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Infertilità: allarme giovani, a rischio un maschio su tre


E per informare i ragazzi tra i 18 e i 20 anni parte la “Campagna Nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani” Androlife patrocinata dal ministero della Salute. Dibattiti, convegni e spot con testimonial d’eccezione come Totti, Ghedina e Zanardi, dal 16 al 25 marzo, punteranno a sensibilizzare i giovani alla prevenzione.

15 MAR - Sei giovane e vivi in città? Attento perché sei a rischio di infertilità. Il potenziale di fertilità maschile è, infatti, in calo: il numero degli spermatozoi nei giovani tra i 18 e i 20 anni, si è ridotto del 25%. E così su mille ragazzi, il 33,4% sono già ipofertili e l’11,7% lo sono gravemente. Inoltre rispetto ai coetanei che vivono lontani dalle città i giovani metropolitani hanno un potenziale di fertilità ridotto del 30%. Le cause? Molteplici, si va dall’esposizione ambientale a pesticidi, inquinanti e altre sostanze chimiche all’obesità alla sedentarietà, al consumo di alcol, fumo e droghe.
E se il prezzo in termini di salute è alto, lo è anche per quanto riguarda i costi economici: l’infertilità maschile in Italia vale 140 milioni di euro l'anno in fecondazioni artificiali, e se si considerano anche i costi indiretti si arriva a 225 milioni di euro.
Questa la fotografia scattata nel corso della presentazione, oggi al ministero della Salute, della “Campagna Nazionale per la prevenzione dell’infertilità maschile nei giovani” Androlife, organizzata dall’Università di Roma Sapienza, in collaborazione con la Società Italiana di andrologia e medicina della sessualità (Siams), la Fondazione per il benessere in andrologia – Amico Andrologo Onlus e patrocinata dal Ministero della Salute. Obiettivo: sensibilizzare i giovani alla prevenzione - la prima arma per arginare un problema che al momento della procreazione potrebbe diventare irrisolvibile - rispettando 10 regole basilari per evitare l'infertilità. Testimonial d'eccezione della campagna Androlife, Francesco Totti: in un video che andrà in onda sulla Rai invita i giovani a non trascurare la propria salute, ed anche Kristina Ghedina e Alex Zanardi.
Parlano chiaro le indagini epidemiologiche effettuate dalla Siams, che per la prima volta hanno indagato sulla fertilità maschile nei giovani.
Un maschio su tre ha pochi spermatozoi. Da una prima ricerca condotta a Padova, che ha comparato i parametri seminali dei giovani con quelli dei quarantenni, è emerso che nei diciottenni vi è una diminuzione del 25% della conta degli spermatozoi rispetto ai maschi adulti. Un ragazzo su tre ha meno di 39 milioni di spermatozoi totali e uno su dieci ne ha meno di 15 milioni. Un dato allarmante, se si considera che, secondo l’Oms, il valore  minimo di normale fertilità, al di sotto del quale si è ipofertili, è di 39 milioni di spermatozoi totali per eiaculato.
“Questo confronto tra giovani e adulti – ha spiegato Carlo Foresta, Presidente Società italiana di andrologia e medicina della sessualità Siams e Direttore del Centro di crioconservazione dei gameti all’università di Padova – evidenzia per la prima volta differenti potenziali di fertilità tra due generazioni contigue. È verosimile che l’influenza negativa sulla spermatogenesi dei nostri giovani risenta di influenze che si sono già manifestate durante la vita embrionale quando il patrimonio spermatogenetico viene stabilito e può essere modificato da fattori ambientali che dall’esterno agiscono come ormoni”.
Da un’ulteriore indagine condotta sul liquido seminale di oltre 2mila giovani, fra i 18 ed i 20 anni , 1.la metà residenti in aree urbane industrializzate e  l'altra in aree periferiche e rurali ha evidenziato che il potenziale di fertilità dei giovani che vivono nelle grandi città è del 30% più basso rispetto a quello dei loro coetanei residenti in provincia: 170 milioni per i ragazzi delle metropoli verso i 240 milioni per i giovani che vivono fuori città.
E le ricerche si sovrappongo alle altre proiezioni internazionali confermando che in Italia 1 maschio su 3 è a rischio di infertilità (oltre 5 milioni di maschi), il 10-15% della popolazione in età riproduttiva presenta fattori di rischio per l’apparato riproduttivo. A oggi, il 50% delle coppie infertili presenta problematiche di origine maschile.
“Sono molte le condizioni che possono incidere negativamente sulla capacità riproduttiva maschile – ha detto Andrea Lenzi, Direttore del Dipartimento di Fisiopatologia Medica ed Endocrinologia Sapienza Università di Roma – l’informazione diventa uno strumento di prevenzione primaria poiché un precoce intervento di rimozione dei fattori di rischio, può evitare, o quanto meno ridurre, la possibilità che si instauri un danno alla fertilità maschile. Così come scoprire e curare nelle prime fasi di sviluppo alcune patologie, in aumento fra i giovani e ancora trascurate, come varicocele, problematiche sessualmente trasmesse, patologie flogistiche, ipogonadismo, cause genetiche e tumore del testicolo, che possono provocare un danno irreversibile alla produzione di spermatozoi. La prevenzione è la prima cura dell’infertilità maschile”.
Visite gratuite dal 16 al 25 marzo. Per i giovani futuri padri e per la salvaguardia della fertilità maschile, dal 16 marzo, sarà attivo il numero verde gratuito della Campagna Nazionale per la Prevenzione dell’ Infertilità maschile nei giovani, Androlife.
Telefonando al numero 800.100.122 sarà possibile prenotare una visita andrologica gratuita. Le visite si svolgeranno in 23 città della penisola a partire dal 19 marzo al 25 marzo.
Negli stessi giorni si svolgeranno nelle Regioni che hanno aderito all’iniziativa, convegni di approfondimento presso le università e sponsorizzazioni di eventi sportivi per sensibilizzare i giovani sulla propria salute andrologica.
Info su www.androlife.it
 

15 marzo 2011
© Riproduzione riservata

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