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Sangue. In Emilia Romagna parte la nuova campagna per reclutare donatori

Promossa da Regione, Avis e Fidas, vede protagonisti chi il sangue lo dona e lo riceve, che attraverso le loro testimonianze raccontano l’importanza di donare il sangue e invitano a farlo. Oltre 16mila nuovi donatori in Emilia Romagna nel 2017. Più di 216.400 unità di sangue raccolte e 6.159 quelle inviate ad altre regioni non autosufficienti. “Ma non possiamo abbassare la guardia”, spiega l’assessore Venturi.

12 GIU - “Dono sangue perché dona tutta la mia famiglia. Ho deciso di donare perché mia sorella è stata salvata grazie alla disponibilità di sangue. Dono perché sono giovane e in buona salute. Dono perché senza scorte di sangue non esisterebbero trapianti, medicina d’urgenza e cure oncologiche. Dono perché sono zero negativo e c’è bisogno di me. Dono perché così la mia salute è sempre sotto controllo”.
 
Ci sono mille buoni motivi per donare sangue, e a spiegarli sono e saranno loro, i donatori, protagonisti della nuova campagna di comunicazione di Regione Emilia-Romagna, Avis e Fidas: #IoTiRaccontoChe. Utilizzando questo hastag, ovvero l’etichetta che sui social network funge da aggregatore tematico, chi dona potrà raccontare, e socializzare, la propria esperienza, per far sì che un gesto prezioso diventi anche contagioso. E potrà far sentire la propria voce anche chi il sangue lo riceve: “Storie che rimangono spesso nell’ombra e che rappresentano il senso della donazione. Perché il sangue è un bene prezioso che a volte viene dato per scontato, ma scontato non è”, evidenzia la Regione.

“Chi dona sangue, inizia un nuovo racconto”: questo lo slogan della campagna 2018 presentata oggi in Regione, a Bologna, dall’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, dalla direttrice del Centro regionale sangue, Vanda Randi, dal responsabile del servizio Assistenza ospedaliera, Anselmo Campagna, e dai presidenti di Fidas e Avis Emilia-Romagna, Michele Di Foggia e Maurizio Pirazzoli.  Una campagna lanciata in prossimità della Giornata mondiale del donatore, giovedì 14 giugno, il cui slogan - scelto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità - quest’anno sarà “Sii disponibile per qualcun altro. Dona sangue e condividi la vita”.

Saranno soprattutto i social i motori della campagna, il cui materiale è consultabile sul sito web della Regione www.donaresangue.it: le associazioni dei donatori invieranno messaggi ed e-mail con lo slogan ai propri iscritti, e ogni donatore potrà a propria volta mandare l’immagine ad altri, anche utilizzando le applicazioni di messaggistica per smartphone, o condividerla sui social network. Altra novità, i Corner informativi dove chi vorrà potrà lasciare la propria testimonianza di donatore su una lavagna, fotografarsi e condividere l’esperienza sui social. Le stesse associazioni e federazioni di donatori giocheranno un ruolo determinante nel promuovere i racconti. Infine, strumenti specifici e una specifica comunicazione sono stati pensati per la stagione estiva, un periodo in cui è particolarmente importante sostenere la donazione.

“Dobbiamo dire grazie ai nostri donatori, perché donare sangue è un gesto che rivela sensibilità, generosità, altruismo- ha sottolineato l’assessore Venturi-. E diciamo grazie anche ai tanti volontari di Avis e Fidas, che con il loro impegno contribuiscono a confermare, anno dopo anno, la solidità e l’autosufficienza del sistema sangue dell’Emilia-Romagna. Un sistema che consente di continuare a donare a regioni che quell’autosufficienza non ce l’hanno e quindi, soprattutto in caso di emergenze, devono essere aiutate. Ma non possiamo abbassare la guardia, perché di sangue c’è sempre bisogno, a maggior ragione con l’avvicinarsi dell’estate, in cui il flusso di turisti aumenta. Dalle testimonianze che raccoglieremo - ha aggiunto Venturi- siamo fiduciosi che possa giungere un’ulteriore spinta a donare, sangue o plasma, che in tanti casi si rivelano indispensabili per salvare delle vite”.

“L’autosufficienza regionale, massimi livelli di sicurezza nelle trasfusioni, l’utilizzo corretto del sangue, una rete informatica più omogenea a livello territoriale, un sostegno ancora più forte per le associazioni e federazioni di donatori: questi- ha evidenziato la direttrice Randi-  sono i principali intenti del sistema sangue regionale”.

Nel 2017, in Emilia Romagna, le unità raccolte di sangue intero sono state 216.479, le unità trasfuse 201.552. Dati che confermano la capacità del sistema regionale di essere autosufficiente e di riuscire anche a fornire unità di sangue alle regioni che più ne hanno bisogno: 6.159 quelle inviate lo scorso anno.

Complessivamente stabili i nuovi donatori: 16.171 nel 2017 rispetto ai 16.634 nel 2016. Il numero maggiore di donatori si registra nella fascia d’età 18-25 (5.675, di cui 2.854 donne e 2.821 uomini). Si è registrato un lieve calo delle unità raccolte, che però è associato ad una diminuzione delle unità trasfuse. Il Centro regionale sta lavorando assieme alle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna per promuovere il buon uso del sangue, ovvero un utilizzo appropriato alle necessità e alle condizioni del paziente.

12 giugno 2018
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