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Fedigra: “L’ospedale di Palmanova si rafforza e riapre il punto nascita a Latisana”

È quanto annunciato dal Governatore al termine del Consiglio regionale. Ma l'opposizione tuona, per Shaurli, segretario Dem la decisione è il frutto di  emendamento che non ha avuto alcun confronto con gli operatori e senza nessuna programmazione complessiva. “È una vergogna chiudere il punto nascita di Palmanova che fa 800 parti l’anno. Siamo di fronte a un unicum in Italia"

19 GIU - “Oggi ci assumiamo la responsabilità di prendere una decisione su una situazione critica, che mette a repentaglio la salute e la sicurezza di mamme e bambini. Una decisione dalla quale partirà una ripianificazione complessiva dell’assetto sanitario in Friuli Venezia Giulia, nel quale gli ospedali di Latisana e Palmanova avranno un ruolo strategico: nessuna chiusura ma il potenziamento di entrambi i nosocomi”.

Così il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, nel corso di una conferenza stampa assieme al vicepresidente con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, ad altri assessori e ai consiglieri di maggioranza al termine della seduta del Consiglio regionale nel corso del quale sono stati infatti presentati un emendamento alle legge omnibus, che prevede la chiusura del punto nascita dell’ospedale di Palmanova e la riapertura di quello di Latisana; ed anche un ordine del giorno che impegna la giunta a potenziare e prevedere nuove funzioni per l’ospedale di Palmanova nel contesto della legge che ridisegnerà la programmazione sanitaria in Friuli Venezia Giulia entro la fine dell’anno.
 
“I tecnici ci hanno spiegato che ormai era a rischio il livello di sicurezza sanitaria del punto nascita di Palmanova – ha detto il Governatore – abbiamo quindi deciso di riaprire il punto di nascita di Latisana e far diventare Palmanova un super ospedale di programmazione, con l’attivazione di nuove e importanti funzioni, quali il ripristino della struttura complessa di nefrologia, le chirurgie ortopedica, mammaria e oculistica, il day surgery e la riabilitazione ortopedica e neurologica. Vengono inoltre mantenute le strutture di emergenza e urgenza, come il pronto soccorso”.

Insomma, Palmanova sarebbe destinato a diventare un ospedale di eccellenza, per quanto riguarda Latisana, “la scelta di riattivare pienamente anche il reparto pediatrico del nosocomio sarebbe dettata dal fortissimo afflusso di turisti sulle spiagge del litorale di Lignano e Bibione. Inoltre, il potenziamento di questa struttura permetterà di attirare nuovamente pazienti anche dal vicino Veneto”.
 
Ad alzare gli scudi il segretario del Pd Fvg Cristiano Shaurl: “Una scelta di una vergogna assoluta, un precedente che peserà sull’istituzione Regione e che giocoforza alzerà i toni della nostra opposizione. La Giunta Fedriga fa un blitz e si inventa un emendamento mai passato in commissione, mai discusso da nessuno e lo infila in una omnibus che parla di funghi per chiudere un punto nascita e decidere il futuro della nostra sanità. Tutto ciò per evitare che la Giunta si assuma una qualche responsabilità e scaricando per convenienza sul Consiglio l’onere di chiudere il punto nascita di Palmanova. Un emendamento che non ha avuto alcun confronto con gli operatori, senza nessuna programmazione complessiva. Inaccettabile chiudere un punto nascita o riaprirlo con un articoletto a una legge di manutenzione ordinaria".
“Un livello tanto basso non era mai stato toccato – ha aggiunto – nella storia di questa regione e probabilmente, con la chiusura di un punto nascita che fa 800 parti l’anno, siamo anche di fronte a un unicum in Italia. Tutti i consiglieri di maggioranza devono sapere che si assumono una grande responsabilità: spero sappiano quello che fanno, conoscano dati e flussi e si siano confrontati con esperti di sanità e non –  puntualizza il segretario dem –  semplicemente coprano il loro assessore. Perché’ le conseguenze dei loro atti avranno ricadute sulla vita delle persone e ne risponderanno ai cittadini ed agli elettori di questa Regione”.

 
Getta invece acqua sul fuoco il Governatore, sottolineando che “Le decisioni assunte ne consentiranno un rilancio della struttura, in un’ottica di sistema con i nosocomi di Udine e Monfalcone. Sono convinto che i cittadini del palmarino e del latisanese saranno soddisfatti perché si renderanno conto che questa amministrazione regionale opera nel loro esclusivo interesse”

19 giugno 2019
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