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Vaccini. Question time di Grillo alla Camera: “Loro valore sanitario non è in discussione. Obiettivo è alleggerire oneri per famiglie e consentire a tutti di frequentare asili e scuole dell’obbligo”

di Giovanni Rodriquez

Il ministro della Salute, rispondendo a due interrogazioni sul tema vaccini presentate da Andrea Cecconi (Misto) e Vito De Filippo (Pd), ha anticipato in parte i contenuti della circolare che verrà presentata domani. Nella sua risposta è stato richiamato quel "migliore bilanciamento" tra il diritto all’inclusione, il diritto all’istruzione, e il diritto alla tutela della salute, richiamato anche nel contratto di Governo. "Non una semplice proroga ma una significativa semplificazione dell’onere documentale a carico dei genitori"

04 LUG - "L’obiettivo prioritario del Governo sul tema vaccini è, in questo momento, rappresentato dalla volontà - da una parte - di alleggerire gli oneri ricadenti in capo alle famiglie senza che vengano in alcun modo compromesse le positive finalità di prevenzione che vanno riconosciute, senza alcun dubbio, alle vaccinazioni; e – dall’altra – di consentire a tutti i minori di poter frequentare gli asili nido e le scuole dell’obbligo". Questo il 'cuore' dell'intervento del ministro della Salute, Giulia Grillo, intervenuta oggi pomeriggio al question time alla Camera per rispondere a due diverse interrogazioni sul tema dell'obbligo vaccinale presentate da Andrea Cecconi (Misto) e Vito De Filippo (Pd).
 
Nel corso del suo intervento, il ministro ha in parte anticipato il contenuto della circolare, elaborata in questi giorni da Ministero della Salute e Miur, che verrà presentata ufficialmente solo domani. "Colgo questa solenne occasione per informare che proprio in questi giorni il Ministero della salute è al lavoro, insieme al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, per individuare le iniziative più idonee a tal fine: iniziative che terranno certamente conto di quel migliore bilanciamento tra il diritto all’inclusione, in età scolare e pre-scolare, e il diritto alla tutela della salute - individuale e collettiva – che è rinvenibile nel contratto di Governo e che, dunque, costituisce la stella polare per la nostra attività in materia. Non una semplice proroga, dunque, ma una significativa semplificazione dell’onere documentale a carico dei genitori dei minori di anni sedici, che frequentano le scuole di ogni ordine e grado e i servizi educativi per l’infanzia; non una misura temporanea, per così dire 'a tampone', ma un insieme di accorgimenti che rendano, progressivamente, sempre più pacifico e meno conflittuale il rapporto tra cittadino e istituzioni sanitarie e scolastiche".
 
La circolare a cui Grillo fa cenno dovrebbe far sì che, in vista della scadenza del prossimo 10 luglio, termine ultimo previsto dalla legge Lorenzin per dimostrare di essere in regola con le vaccinazioni, per l’iscrizione a scuola (per asili e scuola dell’infanzia, 0-6 anni) e per non incappare nelle multe (per la scuola dell’obbligo, 6-16 anni), sarà sufficiente presentare una semplice autocertificazione.
 
L'appiglio è stato trovato all'articolo 3 comma 1 della legge, laddove si parla in maniera generica della presentazione di "idonea documentazione comprovante l'effettuazione delle vaccinazioni". "Occorre precisare, infatti, che l’articolo 3, comma 1, del decreto-legge n. 73 del 2017 - spiega Grillo - non prescrive che venga necessariamente consegnato alle scuole un certificato di avvenuta vaccinazione, ma, più in generale, qualsivoglia documentazione che possa essere considerata 'idonea' a comprovare l’effettuazione delle vaccinazioni obbligatorie ovvero la richiesta di vaccinazione all’Azienda Sanitaria".
 
L'obiettivo dichiarato è quello di semplificare gli adempimenti burocratici a carico delle famiglie, imposti da una legge a più riprese definita "molto complessa" e frutto di un "lavoro parlamentare frettoloso". Tutto questo, però, sottolinea la ministra, non significa mettere "in alcun modo in discussione il valore sanitario delle vaccinazioni, ciò di cui bisogna discutere, a livello politico, è l’individuazione delle modalità migliori attraverso le quali esse debbano essere proposte alle famiglie affinchè sia sempre più consapevole – e senza riserve – la loro volontaria adesione".
 
"Al riguardo, il Ministero della salute e i Dipartimenti di prevenzione delle Aziende Sanitarie, anche avvalendosi della collaborazione operativa dei pediatri di libera scelta e dei medici di medicina generale, accompagneranno ulteriormente le famiglie, formandole ed informandole sia in merito all’accesso alle vaccinazioni (le sedi, gli orari, le modalità di prenotazione presso i centri vaccinali) sia in ordine alle finalità dei vaccini, alla loro efficacia e al loro grado di sicurezza. Il Ministero della salute - aggiunge - si sta, inoltre, già attivando anche per promuovere una nuova campagna d’informazione sul valore dei vaccini come fondamentale misura di prevenzione primaria".

 
"Allo stesso tempo, questo Governo, nella ferma e sincera convinzione della centralità del ruolo del Parlamento nell’ambito delle istituzioni del nostro Paese, ascolterà ogni seria e condivisa proposta di modifica della normativa vigente nell’ottica di un migliore bilanciamento tra il diritto all’inclusione, il diritto all’istruzione, e il diritto alla tutela della salute - individuale e collettiva. Un atto, questo, di doverosa attenzione alle prerogative parlamentari che – mi spiace far notare – non ha caratterizzato l’adozione del decreto sui vaccini da parte del precedente Governo, che non ha tenuto in debita considerazione le tante sollecitazioni provenienti dalle minoranze che avrebbero potuto rendere più pacifica e serena l’applicazione della nuova normativa", ha concluso Grillo.
 
Giovanni Rodriquez

04 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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