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Farmacie: accordo ministero Interno-Federfarma per sistema antirapina


Impianti di videoripresa antirapina collegati direttamente con le Questure. È quanto prevede il progetto per la sicurezza delle farmacie messo a punto dal ministero dell’Interno e Federfarma. Il sistema, già utilizzato a Milano, ha consentito nel 2009 una diminuzione delle rapine in farmacia pari al 39% rispetto al 2008.

13 OTT - Farmacie più sicure grazie ad un Protocollo di intesa sottoscritto ieri dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e dal presidente di Federfarma, Annarosa Racca, che prevede l’installazione nelle farmacie che vogliano aderire, di impianti di videoripresa antirapina collegati direttamente con le Questure. Presente alla firma anche il Capo della Polizia, prefetto Antonio Manganelli.
L’accordo stabilisce i criteri generali di collaborazione in tema di videoallarme antirapina e individua una procedura standardizzata per realizzare in modo omogeneo a livello nazionale i collegamenti tra farmacie e sale operative della Questura, che riceveranno in tempo reale le immagini della rapina in corso grazie all'attivazione del sistema tramite il pulsante di un telecomando.
L’immediata identificazione del rapinatore mediante il sistema di videosorveglianza collegato con le Forze di Polizia ha consentito nel 2009, in città come Milano, dove tale sistema è già funzionante, numerosi arresti e la diminuzione del 39% del numero di rapine rispetto all’anno precedente.
“Le nostre farmacie saranno più tutelate – ha commentato il presidente di Federfarma, Annarosa Racca - perché il protocollo tra il Ministero dell’Interno e Federfarma agevolerà la collaborazione con le Forze dell’Ordine in tutto il territorio nazionale, consentendo di garantire maggiore sicurezza ai colleghi, ai collaboratori e ai cittadini che si recano in farmacia”. Racca ha spiegato che in alcune città, come ad esempio Roma, Napoli e Catania, il numero di rapine è notevolmente aumentato negli ultimi anni, facendo diventare la farmacia l’esercizio a più alto rischio rapina, anche rispetto a banche, uffici postali e tabaccai. “È necessario, pertanto, aumentare il livello di tutela di tutti gli operatori anche mediante l’impiego delle più moderne tecnologie”.
 

13 ottobre 2010
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