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Pronti a querelare chi associa l’abusivismo al massofisioterapista

di Giacomo Russo

05 MAR - Gentile Direttore,
premesso che ci riserviamo di querelare per diffamazione e grave lesione della reputazione del Massofisioterapista chiunque continui ad associare la figura a concetti direttamente o indirettamente riconducibili all’abusivismo, quello che qui ora ci preme maggiormente è fare informazione. Iniziamo con il precisare che i tanto discussi “Elenchi speciali” sono stati istituiti dalla Legge del 30 dicembre 2018 (Legge di Bilancio 2019) n. 145 entrata in vigore il 1-1-20 19, art.1 comma 537, 538.  
Trattasi di “Elenchi ad esaurimento” istituiti presso gli Ordini dei tecnici e delle professioni sanitarie della riabilitazione e della prevenzione.
 
Sostenere o lasciar intendere che tali Elenchi siano stati concepiti con l’apposito intento di sanare tutti quegli operatori che per 20 anni hanno operato abusivamente nel sanitario, è una mera distorsione della realtà.
Ciò rappresenta di fatto un laido tentativo per cercare di creare un inutile ma strumentale allarmismo, facendo leva sui rischi e sui possibili danni per la salute dei cittadini.
Il Governo sa benissimo a quali professionisti si fa riferimento negli Elenchi speciali.
 
Se il titolo non fosse giuridicamente valido ed abilitante sia in Italia che all’estero, consentendo di fatto l’esercizio professionale in ambito sanitario, oggi non saremmo qui a discutere di alcuna legge.
 
Lo stesso Ministro Giulia Grillo ha ribadito più volte con forza come questo intervento non rappresenti alcuna sanatoria, bensì un atto dovuto per consentire a migliaia di professionisti sanitari di continuare ad operare come sempre nel rispetto della legalità, condizione fortemente messa a repentaglio per effetto dell’istituzione del multi albo delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione, in cui “stranamente” la figura del Massofisioterapista non era stata nemmeno contemplata.
 
Gli “Elenchi speciali” serviranno perciò a consentire di continuare a svolgere la professione a coloro che, se pur in possesso di un titolo valido, abilitante e riconosciuto come sanitario, non hanno i requisiti formali per accedere agli albi delle nuove professioni sanitarie posti in essere dalla Legge 3/2018. Non si tratta pertanto di elenchi per abusivi privi di titoli.
 
Se si valuta la disposizione nel quadro normativo al quale fa riferimento (L. 42/1999, L.43/2006, L.3/2018) e si legge il Dossier del Senato che ne illustra la ratio, ecco il profilo tipo di chi potrà iscriversi in questi elenchi:
· educatori professionali, massofisioterapisti (che non siano già equipollenti o equivalenti alla professione sanitaria di fisioterapista) o altri titoli validamente conseguiti in corsi regionali successivi al 17 marzo 1999, che abbiano autorizzato all’esercizio professionale in ambito sanitario, ma che non possono formalmente essere inseriti negli albi, perché in possesso di un titolo valido ma diverso dalla laurea. Altro requisito sostanziale posto dalla norma è l’aver svolto attività professionale per almeno 36 mesi negli ultimi dieci anni.
 
Ci teniamo a sottolineare e chiarire ancora che:
· nessun abusivo entrerà nella grande casa degli ordini professionali,
· gli elenchi speciali saranno separati e distinti dagli albi, ai quali nulla verrà tolto,
· gli elenchi speciali saranno ad esaurimento, a conferma del chiaro intento da parte del Governo di garantire la continuità e funzionalità dei servizi sanitari e di eliminare l’indeterminatezza del quadro giuridico che si è venuto a delineare a seguito dell’approvazione della L.n.3 del 2018 (dal Dossier 23 dicembre 2018 del Senato sul maxiemendamento del Governo 1.9000, pag 296 e 297),
· definire abusivo un Massofisioterapista configura il reato di diffamazione.
 
Questi sono i fatti. Tutto il resto rappresenta di fatto uno sterile tentativo, facendo breccia sull’opinione pubblica, per far credere che sia a rischio la salute dei cittadini, gli stessi che da oltre 20 anni si rivolgono e si affidano alle cure ed ai trattamenti dei Massofisioterapisti, prima figura storica del comparto fisioterapico.
 
Onore e merito alla Politica e alle Istituzioni, nella fattispecie al M5S ed alla Lega, che hanno ascoltato, approfondito, studiato, compreso e trovato una soluzione tecnica al problema.
Riteniamo però che il vero vincitore oggi sia lo Stato di Diritto: il rispetto dei diritti costituzionali ha finalmente prevalso su qualsiasi altra valutazione di genere, natura o colore.
Rimaniamo pertanto sereni in attesa che i decreti ministeriali rendano finalmente esecutivi gli Elenchi speciali.
 
Auguriamo un buon lavoro a tutte le categorie che operano in ambito sanitario, al Presidente dell’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione, ed auspichiamo finalmente una proficua collaborazione professionale (fisioterapisti, massofisioterapisti, osteopati, chiropratici, etc..) nel rispetto delle proprie specifiche competenze, ricordando come il fine ultimo di ogni professionista del settore debba essere, oltre a  quello di garantire un elevato livello prestazionale, quello di farsi garante e promotore della salute del paziente.
 
Dott. Giacomo Russo
Presidente Federazione italiana massofisioterapisti

05 marzo 2019
© Riproduzione riservata

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