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Legionella, 14 casi e un decesso a Bresso, in Lombardia. Attivata task force, si cercano le fonti di contagio

L'uomo, di 94 anni, sarebbe morto a seguito delle complicanze legate al batterio. Coinvolti nell'azione di contrasto anche i medici di medicina generale, chiamati ad identificare precocemente eventuali ulteriori casi sospetti e procedere tempestivamente alla diagnosi. La legionella è un batterio che vive nell’acqua e può proliferare all’interno degli impianti idrico-sanitari. Dall’Ats di Milano le raccomandazioni per ridurre i rischi.

24 LUG - Registrati, da martedì 17 luglio, 14 casi di Legionella in pazienti residenti a Bresso, Regione Lombardia. Tra di loro un uomo, 94 anni, sarebbe morto per le complicanze legate al batterio, secondo l'ultimo aggiornamento del Corriere della Sera.
 
L'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, fa sapere che la Regione, attraverso l’Ats Milano, ha attivato gli approfondimenti in relazione alle possibili fonti di contagio attraverso l’analisi, tuttora in corso per le ultime segnalazioni, degli ambienti frequentati dai pazienti nel periodo di incubazione della malattia compreso tra due e dieci giorni antecedenti l’inizio dei sintomi. In accordo con il sindaco di Bresso Simone Cairo è stata costituita una task force presso il Municipio che sta coordinando gli interventi e fornendo le informazioni ai cittadini.

“Abbiamo coinvolto - ha spiegato l’assessore - anche i medici di medicina generale per identificare precocemente eventuali ulteriori casi sospetti e procedere tempestivamente alla diagnosi. Gli esiti definitivi delle analisi di laboratorio saranno disponibili nel fine settimana”.

Gallera ha quindi ricordato che la legionella è un batterio che vive nell’acqua e puòproliferare all’interno degli impianti idrico-sanitari delle abitazioni in certe condizioni di temperatura e ambientali relativi alle condizioni delle condutture e dei serbatori di accumulo dell’acqua. “Il contagio avviene tramite inalazione del germe ad esempio facendo la doccia o il bagno. Non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti o bevendo l’acqua”.

Dall’Ats di Milano, dunque, alcune raccomanda per ridurre i rischi:

- provvedere alla manutenzione dei punti di emissione di acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare;

- lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti;

- effettuare la pulizia periodica dei serbatoi di accumulo dell’acqua.

24 luglio 2018
© Riproduzione riservata

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