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Nuoro. Dal 22 al 28 novembre (H)-Open Week dedicato alle donne vittime di violenza

di Elisabetta Caredda

Un’iniziativa che vede coinvolta la Ginecologia dell'Ospedale San Francesco e il Consultorio familiare di via Lamarmora. E’ necessario prenotare (per la Ginecologia telefonando allo 0784/240240, dalle ore 15.00 alle 19.00, sino al 20 novembre; per il Consultorio al numero 0784/37227, dalle ore 8.00 alle 9.30, o all’email barbara.murgia@atssardegna.it, senza limiti di giorni e orario). Cattina: “Il nostro PS garantisce la tutela alle donne, che non è venuta meno nemmeno con il lockdown”

17 NOV - In occasione della ricorrenza della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne che ricade al 25 novembre, l’ASSL di Nuoro con l’Ospedale San Francesco e il Consultorio familiare di via Lamarmora aderisce all’(H)-Open Week lanciato dalla Fondazione Onda per il periodo compreso dal 22 al 28 novembre e offrirà gratuitamente alla popolazione femminile servizi clinici e informativi, in presenza e a distanza, con consulenze e colloqui.

L’iniziativa che ha l’obiettivo di supportare coloro che sono vittime di violenza e incoraggiarle a rompere il silenzio, fornendo strumenti concreti e indirizzi a cui rivolgersi per chiedere aiuto, fa parte del progetto di sensibilizzazione “La violenza ha molti volti: nessuna maschera per combatterla”. Si tratta di una campagna social promossa dalla stessa Fondazione Onda che, testimonial del mondo della cultura, dello spettacolo, della scienza, dell’innovazione e dello sport, la vede promuovere un messaggio chiaro e conciso contro la violenza sulle donne.

Per quanto riguarda gli appuntamenti previsti presso l’Unità Operativa di Ginecologia del Presidio Ospedaliero San Francesco (9° piano), diretta dal Dottor Antonio Onorato Succu, mercoledì 24 e venerdì 26 novembre, dalle ore 9.00 alle ore 13.30, per tutte le donne che vorranno rivolgersi sarà possibile effettuare un colloquio inerente le problematiche legate alla violenza sulla donna con una specialista ginecologa, la Dottoressa Giovanna Pittorra. Si potrà prenotare entro il 20 novembre al numero di telefono 0784 240240 dalle ore 15.00 alle 19.00.

Per quanto concerne invece il Consultorio familiare di Nuoro, in via Alberto Lamarmora n. 99, nei giorni 22, 23, 24 e 25 novembre dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00, la psicologa del servizio, dott.ssa Barbara Murgia, sarà disponibile per chi volesse, per un colloquio e un incontro tematico. Anche in questo caso è prevista la prenotazione telefonando al numero 0784 37227, dalle ore 8.00 alle 9.30, o scrivendo all’indirizzo di posta elettronica barbara.murgia@atssardegna.it (senza limiti di giorni e orario).

Sentita da Quotidiano Sanità la direttrice sanitaria del San Francesco di Nuoro, Grazia Cattina, sottolinea: “Nel nostro Pronto Soccorso, diretto dalla dott.ssa Michela Matta, è sempre attivo, già a partire dal 2013, il percorso ‘Rosa’ per le donne o minori vittime di violenza. E’ sempre operativo, a tutela della donna e del minore, e viene svolto con grande discrezione. C’è sempre stata una grande attenzione per quanto riguarda questa tematica”.

“Nel 2018 – ricorda la direttrice - abbiamo inoltre sottoscritto come direzione di Assl un protocollo di intesa, con la Fondazione onda, tutte le forze di polizia, e diversi comuni sia del territorio nuorese che dell’Ogliastra, su iniziativa della prefettura, per un rafforzamento della collaborazione tra tutti gli Enti istituzionalmente coinvolti, per poter meglio coordinare le iniziative di sensibilizzazione, le varie situazioni come anche le soluzioni abitative per chi aveva bisogno di protezione e non poter rientrare in famiglia. Ed abbiamo tenuto già diversi incontri per fare il punto sulla situazione”.

“Relativamente ai dati – rileva Cattina -, nel 2019 abbiamo avuto 19 casi, undici nell’anno 2020 e sei nel 2021. Numeri, questi degli ‘anni del Covid’, che rilevano una riduzione da prendere però con le pinze: questi dati potrebbero risultare infatti sottostimati perché corrispondono ai soli casi ‘dichiarati’, ma potrebbero esserci stati altri pazienti assistiti al pronto soccorso per traumi di violenza per i quali servirebbe una ricerca specifica”.

“La nostra del Pronto Soccorso – conclude puntualizzando la direttrice sanitaria - è una realtà che garantisce la tutela alle donne già da molto tempo e non è venuta meno assolutamente nemmeno nel periodo del lockdown o in relazione con le ben note carenze di organico. E’ un servizio garantito! Siamo organizzati con personale competente che puo’ gestire tutti i casi che vorranno a noi rivolgersi con estrema discrezione e professionalità e con un raccordo delle tutte altre istituzioni coinvolte nel percorso. Ne siamo orgogliosi”.  
 
Elisabetta Caredda

17 novembre 2021
© Riproduzione riservata

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