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Carenza medici. Indirizzi operativi per la stipula di un accordo tra la Regione Sardegna e Cuba

di Elisabetta Caredda

Prosegue l'impegno per potenziare gli organici di personale sanitario e medico del Ssr. Doria: “In armonia a quanto già discusso in Consiglio regionale, la direzione generale alla Sanità ha trasmesso ad Ares la proposta di accordo di collaborazione. Alla stessa Ares abbiamo dato mandato di effettuare una valutazione specialistica in merito ai contenuti del documento, avvalendosi se necessario anche di una consulenza esterna”. LA DELIBERA

28 AGO - Prende piega l’iniziativa dell'assessorato regionale alla Salute della Regione Sardegna che, nel mese di maggio, per far fronte alla cronica carenza di medici nelle strutture sanitarie pubbliche del territorio, ha deciso di aprire al reclutamento anche di medici e infermieri stranieri. Qualche giorno prima di ferragosto, infatti, la Giunta approva gli indirizzi operativi riguardanti la procedura sulla sottoscrizione di un accordo di collaborazione tra il Governo della Repubblica di Cuba e la Regione Autonoma della Sardegna, mirato a disciplinare l’attività di supporto al SSR dell’isola.

“Siamo consapevoli – dichiara l’assessore Carlo Doria a Quotidiano Sanità - che la persistente carenza di personale medico, in particolare nelle discipline afferenti ai servizi di emergenza-urgenza, non permette una razionale distribuzione delle professionalità mediche e sanitarie, soprattutto nei presidi ospedalieri delle aree colpite da particolare disagio demografico e geomorfologico, con elevata carenza assistenziale”.

“Tenuto conto di ciò – prosegue il professore -, oltre ad una nuova valutazione sull’assetto degli organici, è indispensabile portare avanti interventi immediati di potenziamento del personale nelle aree succitate dove peraltro abbiamo visto che i precedenti interventi regionali finalizzati sempre a tentare di sanare se pur parzialmente le situazioni di carenza del personale, come ad esempio la corresponsione di risorse aggiuntive regionali (RAR), hanno sortito solo parzialmente gli effetti auspicati”.

“Su tali criticità – sottolinea l’esponente di Giunta - il Consiglio regionale nel corso dell’iter del disegno di legge collegato alla manovra finanziaria 2023 – 2025 ha approvato due emendamenti ai quali intendo immediatamente dar seguito. Emendamenti con i quali si è presupposto sia di garantire i servizi funzionali al mantenimento dei medici provenienti da Paesi esteri e, in particolare, da Cuba, presso le sedi di assegnazione, come per esempio per quanto riguarda il vitto, l’alloggio, la formazione complementare, etc.; sia di assicurare l’operatività dei presidi ospedalieri nelle aree colpite da particolare disagio demografico e geomorfologico per le discipline con elevata carenza assistenziale tramite un fondo con una dotazione di 5 milioni di euro/annui per tutto il territorio regionale finalizzato alla corresponsione di un’indennità da definire in sede di contrattazione collettiva, per il personale sanitario della dirigenza e del comparto”.

“A seguire dunque – continua l’assessore -, è necessario ora procedere alla attivazione di un accordo di collaborazione con il Governo Cubano per fornire l’erogazione di servizi specialistici nelle branche carenti del SSR da parte dei professionisti medici specialisti cubani. Accordo che, come abbiamo condiviso in sede di Giunta, coinvolge l’azienda regionale alla Salute (Ares) in qualità di parte attiva dello stesso, in armonia alla l.r. n.24/2020 che pone in capo ad ARES l’“attività di gestione delle procedure di selezione e concorso del personale del SSR, sulla base delle esigenze rappresentate dalle singole aziende”.

“Pertanto – evidenzia Doria – la direzione generale dell’assessorato alla Sanità ha trasmesso ad ARES la proposta di accordo di collaborazione, ed alla stessa ARES abbiamo dato mandato affinché si occupi di effettuare una valutazione specialistica in merito ai contenuti dell'accordo, alle procedure da seguire per l’attivazione dell’intesa e della gestione delle fasi successive, compresi i contratti di dettaglio per la definizione delle condizioni e degli aspetti normativi e di interesse comuni. Nell’eventualità vengano richieste specifiche competenze per la definizione di tali procedure, ci si potrà avvalere anche di una consulenza esterna”.

“L’accordo di collaborazione succitato definito e stipulato – conclude puntualizzando il professore - dovrà poi essere recepito con successivo provvedimento della Giunta Regionale in piena coerenza con il quadro regolamentare previsto dalla normativa europea, italiana e contrattuale, specifica delle categorie professionali che verranno assunte, ed i contenuti in esso avranno valore vincolante tra le parti solo alla sottoscrizione dei successivi contratti volti a definire le condizioni e gli aspetti normativi e di interesse comuni, specificando il numero dei medici specialisti reclutati, la data di arrivo in Sardegna, la decorrenza del servizio e dei relativi pagamenti. Tutti i medici specialistici provenienti dalla Repubblica di Cuba, così come già avviene in Calabria, verranno contrattualizzati secondo le norme del CCNL della dirigenza medica previa verifica della conoscenza della lingua italiana”.

Elisabetta Caredda

28 agosto 2023
© Riproduzione riservata

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