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Sardegna. Riforma sanitaria, la Regione accentra i poteri e i controlli su di sé. Ecco il testo

di Elisabetta Caredda

Il testo del DL si compone di 47 articoli, modifica ed integra significativamente la bozza illustrata alla Giunta nell’agosto 2019. La Governance del Sistema sanitario prevede l’Ares, le 8 Asl, l’Arnas, le Apu di Cagliari e Sassari, l’Areus, l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (Izs), l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (Arpas). Riguardo il commissariamento dell’ATS e dell’Azienda ospedaliera Brotzu, l’incarico di Giulio Steri e di Paolo Cannas  è stato prorogato per altri sei mesi. LA DELIBERA

24 FEB - Sul sito Istituzionale della Regione è stata pubblicata la delibera del 23 dicembre 2019, n. 52/28, con il disegno di legge allegato sulla riforma sanitaria annunciata alla vigilia di Natale dal Presidente della Regione Christian Solinas e dall’Assessore alla Sanità Mario Nieddu
(Sardegna. La Giunta approva la riforma sanitaria. Addio all’Ats, le Asl diventano 8)

Il testo del DL si compone di 47 articoli, modifica ed integra in modo significativo la bozza  illustrata alla Giunta regionale da Solinas nell’agosto 2019. Si rileva ad esempio che riguardo alla governance, il Sistema sanitario regionale pubblico, rispetto a quanto era stato definito inizialmente, lo si propone ora articolato nei seguenti enti di governo: l’Azienda Regionale della Salute (ARES); le Aziende Sociosanitarie locali (ASL); l’Azienda di Rilievo Nazionale ed Alta Specializzazione “G. Brotzu” (ARNAS); le Aziende Ospedaliero Universitarie (AOU) di Cagliari e Sassari; l’Azienda Regionale dell’Emergenza e Urgenza della Sardegna (AREUS); l’Istituto Zooprofilattico della Sardegna (IZS); l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Sardegna (ARPAS).

Viene eliminato l’articolo 7 che definiva un termine della carica del Commissario dell’Azienda per la tutela della salute (ATS) fino al 31 dicembre 2019. Si propone di ripristinare in termini di quantità, com’erano prima della riforma ATS, le otto ASL: l’Azienda sociosanitaria locale n. 1 di Sassari, l’Azienda sociosanitaria locale n. 2 della Gallura, l’Azienda sociosanitaria locale n. 3 di Nuoro, l’Azienda sociosanitaria locale n. 4 dell’Ogliastra, l’Azienda sociosanitaria locale n. 5 di Oristano, l’Azienda sociosanitaria locale n. 6 del Medio Campidano, l’Azienda sociosanitaria locale n. 7 del Sulcis, l’Azienda sociosanitaria locale n. 8 di Cagliari. In merito agli Organi delle Aziende Sociosanitarie locali (ASL),  al direttore generale e al collegio sindacale viene aggiunto il collegio di direzione. Se poi si parla delle aziende ospedaliere universitarie, si aggiunge ulteriormente l’organo di indirizzo.

Dal nuovo testo si deduce inoltre un potenziamento nella guida e controllo del sistema da parte della Giunta, ed in particolar modo dell’Assessore regionale per la Sanità. Se nell’ATS infatti il Direttore Generale manteneva quel minimo di autonomia amministrativa in determinate decisioni legate alla propria funzione e ruolo, sembrerebbe che la riforma sanitaria che si appresta a far discutere di sé nell’aula della Commissione consiliare Sanità ed in quella dell’Assemblea legislativa, riproponga invece la politica come cuore pulsante del Sistema che riformerà in Sardegna la Sanità.

Circa il commissariamento dell’ATS e dell’Azienda ospedaliera Brotzu, l'Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu, di concerto con il Presidente della regione Christian Solinas, hanno prorogato per sei mesi l’incarico sia del Dott. Giulio Steri (delibera G.R. n. 4/33 del 06.02.2020), Commissario straordinario dell’Azienda per la Tutela della Salute, sia del Dott. Paolo Cannas (delibera G.R. n. 4/32 del 06.02.2020), Commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Brotzu.

A tal proposito si ricorda che Steri è stato nominato con deliberazione della Giunta regionale n. 31/2 del 5.08.2019 e che la suddetta nomina, come evidenzia l’Assessore nella stessa deliberazione, era intesa per il tempo strettamente necessario all'approvazione della riforma del sistema sanitario e, comunque, per un periodo massimo di sessanta giorni, con decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto. L’Assessore sottolineava inoltre che il Dott. Giorgio Carlo Steri è collocato in quiescenza, per cui, secondo le disposizioni di cui all'art. 6, comma 1, del D.L. 24 giugno 2014, n. 90, convertito con modificazioni in legge n. 114/2014, proponeva che il Commissario straordinario svolgesse le sue funzioni a titolo gratuito.

Dalla sua nomina, il contratto di Steri è stato prorogato di volta in volta, sempre per un periodo di 60 giorni, già con deliberazione n. 39/40 del 3.10.2019, dove si era rilevata una modifica dello schema di contratto, e deliberazione n. 49/27 del 05.12.2019.

Cannas  è stato nominato invece con deliberazione della Giunta regionale n. 21/28 del 4.6.2019 e la suddetta nomina, come evidenzia l’Assessore nella stessa deliberazione, era intesa per il tempo strettamente necessario alla nomina del nuovo Direttore generale e, comunque, per un periodo massimo di 60 giorni, con decorrenza dalla data di sottoscrizione del contratto, in considerazione anche che, com’è noto, la nuova Autorità di governo della Regione intendeva procedere, in tempi brevi, alla riforma del Sistema Sanitario Regionale.

Dalla nomina, il contratto di Cannas è stato prorogato anche in questo caso di volta in volta, sempre per un periodo di 60 giorni, con deliberazione n. 31/1 del 5.08.2019, n. 39/39 del 03.10.2019 e n. 50/37 del 10.12.2019, senza però modifiche dal punto di vista economico sullo schema del contratto.

Elisabetta Caredda

24 febbraio 2020
© Riproduzione riservata

Allegati:

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