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L’Ospedale di Bosa non chiude. Revocata la disposizione che lo trasformava in PPI

di Elisabetta Caredda

La buona notizia dopo un incontro urgente convocato ieri sera dall’amministrazione comunale per evitare il rischio di chiusura del Presidio. “In giornata - spiega il sindaco Casula - il Direttore della Assl di OR e il Direttore dei PP.00. hanno trasmesso una direttiva chiedendo di dare attuazione alla nota del Direttore del DAP che ricomprendeva il PS dell'Ospedale di Bosa come Punto di Primo Intervento. In serata il Commissario straordinario ATS ha revocato la disposizione ai sensi della  legge regionale di ridefinizione della rete ospedaliera del 2017”.

30 GIU - Scongiurare la chiusura dell'Ospedale di Bosa. E’ questo il tema che ha visto riunirsi d’urgenza  nella serata di ieri, presso il Palazzo Municipale di Bosa, il Sindaco di Bosa, Piero Franco Casula, il Sindaco di Tresnuraghes, G. Maria Luigi Mastinu, anche Primario del reparto di Medicina dell'Ospedale di Bosa, il rappresentante del CIMO, Dr. Silvio Tanda e il Consigliere Regionale dei riformatori, anch’esso di Bosa, Alfonso Marras.

Una riunione convocata per affrontare le problematiche sui Servizi Ospedalieri della comunità bosana. “Nel mese di marzo il Direttore del Dipartimento delle Attività dei Presidi Ospedalieri (DAP), Dr. Sergio Pili – spiega il Sindaco di Bosa - ha trasmesso una nota che, di fatto, ricomprendeva il Pronto Soccorso dell'Ospedale di Bosa come Punto di Primo Intervento (PPI) insieme agli Ospedali di La Maddalena, Sorgono, Ghilarza, Isili e Muravera. Nota ritenuta da tutti illegittima in quanto non rispettosa della legislazione regionale”.

“La stessa nota – continua Casula - prevedeva nei Presidi minori succitati la riorganizzazione ‘esclusivamente elettiva’ delle attività chirurgiche con setting di day e week surgery e spostava i servizi di anestesia e rianimazione nei Presidi Ospedalieri, sede di Strutture Complesse, escludendo di fatto Bosa”.

“In giornata poi – rileva il Primo cittadino - il Direttore della ASSL di Oristano, Mariano Meloni, e il Direttore dei PP.00. Nicola Orrù, hanno trasmesso una direttiva al Responsabile del Servizio di Anestesia e Rianimazione dei PP.00.di Oristano, dr. Giorgio Piras, e ai Responsabili del P.O. di Bosa, chiedendo di dare attuazione alla nota del Dr. Pili che, di fatto, avrebbe decretato la chiusura dell'Ospedale di Bosa”.

Il Comune di Bosa si è quindi immediatamente attivato per chiedere insistentemente all'Assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu e al Commissario ATS Giorgio Steri, la revoca della prima nota del Dr.Pili, in quanto illegittima. Sottolinea Casula: “In serata il Commissario Straordinario Giorgio Steri ha fatto pervenire una disposizione urgente, indirizzata al Direttore della ASSL Mariano Meloni e al Direttore dei PP.00. Nicola Orrù, con oggetto “Continuità assistenziale emergenziale di Bosa”, dove si precisa che “/ Presidio di Bosa, ai sensi della normativa regionale sulla ridefinizione della rete ospedaliera del 25 ottobre 2017, è qualificato come Presidio di base di Zona disagiata” e, continua la nota, chiede di mantenere l’attività anestesiologica H2, superando in concreto tutte le precedenti disposizioni e recependo le richieste del territorio. Nei prossimi giorni si definirà anche la questione della carenza degli Internisti”.

“La riunione – prosegue il Sindaco - ha avuto termine con l’accordo con l'Assessore Regionale Mario Nieddu di un prossimo incontro Tecnico per programmare la copertura del personale necessario atto a garantire i Servizi Ospedalieri, partendo dal PS, dall’Anestesia H24, dalla Chirurgia e dalla Medicina, servizi attualmente più in sofferenza. Grande attenzione è stata data anche alla riattivazione di tutti i Servizi ambulatoriali, per i quali la stessa ASSL ha oggi comunicato disposizioni per la ripartenza”.

Conclude il Primo cittadino: “Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato raggiunto, frutto di un sinergico e serio lavoro nei confronti della Regione da parte del Consigliere Regionale Alfonso Marras e dei Sindaci, che non deve farci abbassare la guardia ma che riteniamo sia il primo passo e risultato concreto verso il raggiungimento di obiettivi importanti in materia sanitaria, con il mantenimento e potenziamento dei servizi ospedalieri e territoriali”.

Soddisfatto anche lo stesso Consigliere regionale Marras che commenta: “Oggi abbiamo chiesto ed ottenuto dall’ATS la nota ufficiale che garantisce che l’Ospedale di Bosa manterrà il suo Pronto Soccorso, come previsto dalla normativa regionale. Il risultato è frutto della collaborazione delle varie parti coinvolte: personale sanitario, amministratori comunali, Regione Sardegna e ATS. L’attenzione verso il nostro ospedale è e rimarrà alta”.

Elisabetta Caredda

30 giugno 2020
© Riproduzione riservata

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