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Covid. In Sardegna contagi in lieve risalita. Solinas: “Circolazione varianti minaccia da non sottovalutare”

di Elisabetta Caredda

Rilevati oggi 51 nuovi casi, ieri 52, sabato 43 e venerdì 51. Aumenti avvenuti in una settimana di grandi eventi. Solinas lancia l’appello: “Da tempo attendevamo di poter condividere l’emozione per un grande evento sportivo, ed altri appuntamenti come questo, ma serve ancora il rispetto delle misure anti-contagio”. Nieddu: “La campagna di immunizzazione è la nostra arma più forte contro il Covid ma i comportamenti individuali fanno ancora la differenza”.

12 LUG - I dati sulla diffusione del Covid-19 in Sardegna sono in costante lieve aumento, anche se per il momento non mettono in discussione la permanenza dell’isola in zona bianca. La Regione, però, tiene alta l’attenzione e chiedere ai sardi di fare altrettanto. Perché il rischio di superare la ‘soglia’ limite di sicurezza esiste e non è da sottovalutare.

“L’Istituto superiore di Sanità – dichiara il Governatore Christian Solinas lanciando un appello ai sardi - nell’ultimo monitoraggio settimanale ha indicato per la Sardegna un rischio epidemiologico moderato a causa del trend dei contagi in lieve risalita e nonostante nell’Isola si registri ancora un’incidenza contenuta. Non dobbiamo commettere l’errore di pensare che la battaglia sia conclusa e che l’emergenza sia definitivamente alle spalle. Serve ancora il massimo impegno da parte di tutti e il rispetto delle misure anti-contagio. La circolazione delle varianti rappresenta una minaccia che non può essere sottovalutata”.

Dagli ultimi aggiornamenti dell’Unità di crisi regionale, a partire da quest’ultimo weekend dove i numeri sono risultati più significativi dei precedenti, si è visto che in giornata odierna sono stati individuati 51 nuovi casi, nella giornata di ieri 52, sabato ne sono stati rilevati 43 e venerdì 51.

“Oggi la ripartenza è una realtà – prosegue il Presidente di regione - e tutta la Sardegna ha iniziato da settimane a muovere i primi passi in una nuova normalità, in un contesto epidemiologico estremamente favorevole raggiunto a costo di grandi sforzi e sofferenze. Ma l’entusiasmo per aver ripreso in mano le nostre vite e la nostra socialità non può però portarci ad abbassare la guardia contro il virus, qualunque sia la circostanza”.

Il Governatore si riferisce ai festeggiamenti legati alla semifinale e finale degli Europei di calcio, ma anche la sfilata dedicata al Gay pride ha fatto registrare, sabato soltanto a Cagliari, oltre duemila partecipanti: “Da tempo attendevamo di poter rivivere e condividere l’emozione per un grande evento sportivo, ma non dobbiamo dimenticare che il virus cammina sulle gambe delle persone. Evitare gli assembramenti, mantenere il distanziamento sociale e l’uso della mascherina, eventualmente anche all’aperto alla necessità, rappresentano un modo responsabile di poter vivere questo tipo appuntamenti”.

“Abbiamo tutti il dovere di difendere gli importanti risultati raggiunti nel contrasto alla pandemia – ribatte l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu – e per questo ognuno è chiamato a fare la propria parte. Le vaccinazioni proseguono senza sosta e la Sardegna oggi è fra le prime sette regioni per dosi somministrate tra quelle ricevute, all’89,7%, al di sopra della media nazionale. La campagna di immunizzazione è la nostra arma più forte contro il Covid, ma non è l’unica. I comportamenti individuali possono ancora fare la differenza. Serve ancora uno sforzo se vogliamo impedire che il virus riprenda forza. La pressione sugli ospedali ormai è quasi azzerata, ma a preoccupare sono i focolai su cui è concentrata tutta la nostra attenzione”.

Elisabetta Caredda

12 luglio 2021
© Riproduzione riservata

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