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Cannabis terapeutica. “Istruzioni per l’uso”, il vademecum della Salute per medici e farmacisti


La Direzione generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del ministero della Salute fa chiarezza sull’utilizzo della cannabis Fm-2 per scopi terapeutici con un documento dettagliato. Modalità di prescrizione, posologia e modalità d'uso. Ma anche controindicazioni, effetti collaterali e interazioni con altri farmaci. IL DOCUMENTO.

27 FEB - Dose, modo e tempo di somministrazione. Effetti collaterali e interazioni con altri farmaci. Per medici e farmacisti arrivano i chiarimenti sull’impiego per fini terapeuti della cannabis. Dopo l'entrata in commercio, in Italia, della cannabis Fm-2, il ministero della Salute diffonde un documento per precisare alcune informazioni su questa particolate sostanza.
Nel suo vademecum la direzione generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del ministero della Salute si rivolge in particolar modo a tutti i medici che possono prescrivere la sostanze e a tutti i farmacisti che possono venderla.
 
Chi la produce e chi la prescrive
La cannabis Fm-2 è prodotta anche in Italia dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze (Scfm). È coltivata e poi preparata secondo quanto previsto dalle direttive dell'Unione Europea, in materia di sostanze attive per la produzione di medicinali. Il ministero della Salute specifica che le preparazioni a base di cannabis Fm-2 possono essere prescritte da qualsiasi medico abilitato e iscritto all'ordine professionale. I rimborsi, invece, possono variare secondo la discrezione di ogni singola Regione. Inoltre, si ricorda a tutti i medici che la prescrizione deve essere sempre individuale e personale: non può mai essere ceduta ad altri.
 
La raccolta dati sui pazienti trattati con cannabis
Secondo quanto disposto dal Dm del 9 novembre del 2015 tutte le Regioni e le Province Autonome devono, ogni anno, fornire all’Istituto Superiore di Sanità i dati relativi ai pazienti trattati con le preparazioni a base di cannabis. Per poter permettere questa elaborazione di dati ogni medico, all’atto della prescrizione, dovrà ricordarsi di riempire un’apposita scheda. Qui saranno riportati tutti i dati del paziente - utilizzati secondo la legge sul trattamento dei dati personali e garantendo l’anonimato – come l'età, il sesso, la posologia, la durata del trattamento e l'efficacia di questo in relazione alla patologia trattata. Il ministero della Salute ricorda anche che la cannabis non è considerata una terapia in senso stretto, ma un trattamento di supporto a quelli normalmente previsti per ogni diversa malattia.
Le indicazioni terapeutiche
È consigliata per la terapia del dolore in caso di sclerosi multipla, lesione del midollo spinale o per placare i sintomi dovuti a chemioterapia, radioterapia o terapie per hiv, come il vomito e la nausea. Ha anche un effetto stimolante dell'appetito e, pertanto, può essere utilizzata in pazienti che siano anoressici, malati di tumore o affetti da Aids. Può essere impiegata anche per abbassare la pressione arteriosa nel glaucoma che resiste alle terapie convenzionali e ancora può ridurre i movimenti involontari del corpo e facciali nella sindrome di Gilles de la Tourette.
 
Posologia e metodo di somministrazione
Il trattamento può avvenire per via orale, come decotto, per via inalatoria mediante vaporizzatore. Pur essendo il dosaggio a discrezione del medico, si consiglia di cominciare sempre da dosi minime, per poi regolarsi in base alle reazioni del singolo individuo. Nel caso si scelga la somministrazione orale, il medico dovrà avere cura di indicare anche la quantità di acqua da utilizzare, i tempi e le modalità di preparazione del decotto.
 
Come preparare il decotto
Versare la sostanza in acqua fredda, con un rapporto di 100 ml di acqua per ogni 100 mg di cannabis. Non è consigliabile utilizzare una dose di acqua inferiore ai 100 ml. Riscaldare l'acqua fino ad ebollizione, poi lasciar cuocere a fuoco lento per 15 minuti, non superando mai la mezz'ora, mescolando ad intervalli regolari. Far raffreddare il decotto per circa 15 minuti, prima di filtrarlo. Se non viene immediatamente consumato può essere conservato per un massimo di 24 ore in frigorifero.
 
La via inalatoria e gli effetti dopo l'assunzione
È specificato perché per la somministrazione per via inalatoria bisogna utilizzare un vaporizzatore marcato Ce e non i comuni apparecchi per aerosol, perché non idonei. Va ricordato che dopo l'assunzione soltanto il 10-20% della sostanza totale entra nel sistema circolatorio. Gli effetti sono visibili dai 30 ai 90 minuti successivi all'assunzione e possono durare dalle due alle quattro ore.
 
Le controindicazioni
Prima di effettuare qualsiasi prescrizione il medico curante deve sempre tener conto del rapporto rischio-beneficio. Le principali controindicazioni possono colpire giovani e adolescenti, in quanto le alterazioni mentali sono maggiori durante la fase di completamento dello sviluppo cerebrale. Ancora, individui con disturbi cardio-polmonari possono avere ipotensione ma anche ipertensione, sincope e tachicardia. Chi soffre di insufficienza epatica o renale ha un rischio maggiore di aggravare i suoi problemi. Attenzione anche a coloro che hanno disturbi psichici o hanno una storia familiare di schizofrenia. Un occhio di riguardo pure per gli individui che hanno avuto problemi di tossicodipendenza, abuso di alcol o sostanze psicotrope e anche disturbi maniaco depressivi. I pazienti che sono in cura con farmaci ipnotico sedativi, antidepressivi o in generale psicoattivi sono da trattare con cautela perché la cannabis può generare effetti simili, aggiuntivi o sinergici. Anche le donne che pianificano una gravidanza, sono già in dolce attesa o in allattamento dovrebbero essere trattate con assoluta cautela. Inoltre, il ministero della Sanità ricorda che la cannabis è una sostanza immunomodulante pertanto usarla in modo cronico può alterare l'omeostasi del sistema immunitario.
 
Effetti indesiderati
Alterazione dell'umore, insonnia, tachicardia, crisi paranoiche e di ansia sono gli effetti collaterali più comuni. Se l’assunzione è associata alle bevande alcoliche gli effetti avversi si possono intensificare. Si ricorda che la cannabis va conservata sempre fuori dalla portata di bambini e adolescenti. Chi assume per la prima volta questa sostanza dovrebbe farlo in un ambiente tranquillo e protetto e alla presenza di un'altra persona, per poter essere tempestivamente soccorso nel caso si presentino reazioni avverse.
 
 
Test antidoping e capacità di guidare
L'uso di questa sostanza vegetale può determinare la positività al test antidoping e anche ai controlli previsti dal codice della strada, come quelli per la guida in stato di alterazione psicofisica per uso di sostanze stupefacenti. Si dovrebbe evitare di guidare o utilizzare particolare macchinari dopo l’assunzione, perché il tempo di reazione è ridotto, così come anche la capacità di concentrazione si abbassa notevolmente.
 
Il rischio di dipendenza e l’interazione con altri farmaci
È necessario anche sottolineare che l’utilizzo della cannabis può indurre ad una dipendenza che, a seconda dei casi, può essere complessa o gestibile. Per questo si consiglia ai medici prescrittori di valutare lo stato del paziente per indicare la giusta posologia, così da evitare di creare qualsiasi forma di dipendenza.
Per quanto riguarda le interazioni con altri medicinali, è stato segnalato che ci sono delle forme di contrasto con sostanze psicotrope come l'alcol o con farmaci come le benzodiazepine, gli antidepressivi, gli antiepilettici, i barbiturici e gli oppiacei. Alcuni studi hanno dimostrato che questa sostanza è capace di attraversare la placenta: l'uso di cannabis in gravidanza dovrebbe essere evitato.
 
Il monitoraggio del Ministero
Aldilà di questi effetti collaterali già riscontrati, il ministero della Salute continuerà il monitoraggio di sicurezza. Raccoglierà tutte le segnalazioni di reazioni avverse sospette. A tale scopo tutti gli operatori sanitari dovranno fornire all'Istituto Superiore di Sanità una tempestiva comunicazione della reazione riscontrata, compilando una scheda che l'Iss ha preparato esclusivamente per questa finalità.

27 febbraio 2017
© Riproduzione riservata

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