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Malattie pneumococciche. Con il vaccino 13valente -80% di casi nei bambini sotto i 2 anni


I dati arrivano dal 30° incontro annuale della Società Europea per le Malattie Infettive in Pediatria (ESPID) e si riferiscono ai bambini tedeschi. Nei casi di malattia pneumococcica invasiva da sierotipo 19A, un sierotipo virulento e resistente agli antibiotici, la riduzione arriva al 93%.

15 MAG - Sono conferme che ci rassicurano sui benefici di un farmaco approvato in Europa nel dicembre 2009, quelle che arrivano dal 30° incontro annuale della Società Europea per le Malattie Infettive in Pediatria (ESPID): il vaccino pneumococco coniugato 13valente (PCV13) dimostra di essere efficace sui sierotipi contro cui è stato sviluppato e sulla colonizzazione naso-faringea in particolare nei bambini.
 
Lo Streptococcus pneumoniae, più comunemente chiamatopneumococcoè un batterio molto diffuso di cui esistono circa 90 tipi diversi (sierotipi). Nel 40-60% dei bambini e in molti adulti può essere presente nella gola e nel naso senza dare problemi. Ma alcuni di questi sierotipi, in alcuni casi, possono dare luogo a patologie generalizzate (malattie invasive) come sepsi o meningite, oppure polmoniti e infezioni delle prime vie respiratorie, come l’otite.
In particolare quella che riguarda le malattie da pneumococco è ancora oggi una grande preoccupazione nei bambini al di sotto dei due anni di età, poiché queste rappresentano una causa di morbilità ma anche di mortalità: non tanto in Italia o in Europa, dove i contagi sono in numero limitato, quanto più nei paesi più poveri o in quelli in via di sviluppo dove a causa di questo batterio muoiono più di 50 mila bambini l’anno.
Contro 13 dei tipi di pneumococco, è stato sviluppato il vaccino coniugato 13valente: un farmaco indicato sia per l'immunizzazione attiva per la prevenzione delle malattie invasive causate dal microrganismo negli adulti dai 50 anni di età che per la prevenzione di patologie come polmonite, meningite e otite media acuta nei lattanti e nei bambini da 6 settimane a 5 anni di età.
 
La sicurezza e l’efficacia del farmaco, approvato in Europa da qualche anno, sono oggi confermate da diversi studi presentati al Congresso ESPID, condotti in Germania nei bambini fino ai 24 mesi di età e in Uruguay nei ragazzi entro i 15 anni. In Europa, i dati evidenziano come l’uso del vaccino riduca i casi di malattia pneumococcica invasiva addirittura del 78%: da luglio a dicembre 2011 – dopo l’introduzione del vaccino –  in Germania sono infatti stati segnalati solo 6 casi di malattia pneumococcica invasiva causata dai sei nuovi sierotipi inclusi nel vaccino PCV13, rispetto a 28 casi nel periodo luglio/dicembre 2010. Non solo: i dati presentati dimostrano come il numero di casi di malattia pneumococcica invasiva causati dal sierotipo 19A, un sierotipo virulento e resistente agli antibiotici responsabile della malattia, si sia ridotto addirittura del 93%. “È molto incoraggiante vedere che, dopo poco meno di due anni e mezzo di impiego di PCV13 in Germania, si sia raggiunta una tale riduzione dei casi di malattia pneumococcica", ha dichiarato Mark Van der Linden, docente del dipartimento di Microbiologia Medica dell’Universitätsklinikum Aachen, in Germania. "Questi risultati dimostrano il beneficio del vaccino contro la malattia pneumococcica invasiva, rafforzando la necessità di una copertura dei sierotipi il più ampia possibile". 
Nonostante i diversi piani di vaccinazione in tutto il mondo, come già detto, ulteriori studi presentati al congresso hanno poi mostrato modelli simili di riduzione delle malattie da pneumococco e delle colonizzazioni naso-faringee di Streptococcus pneumoniae, laddove PCV13 viene utilizzato di routine: in particolare, dall'introduzione del PCV7 (2008) e PCV13 (2010) è stata osservata una riduzione significativa – pari al 69,6% – di polmonite pneumococcica acquisita in comunità in Uruguay nel 2011 rispetto al periodo 2003-2007. Allo stesso modo si è osservata una riduzione dei vaccinali causa di malattia pneumococcica invasiva e di casi di otite media acuta suppurativa nei bambini con meno di 15 anni e una riduzione dell’acquisizione nasofaringea dei 6 sierotipi vaccinali aggiuntivi nei soggetti riceventi ​​PCV13 rispetto a quelli vaccinati con PCV7 – Studio clinico in Israele.
 
I dati presentati all’ESPID 2012 suggeriscono dunque un impatto positivo del PCV13 sulle patologie pneumococciche dovute ai sierotipi vaccinali e sulla colonizzazione naso-faringea,  in linea con i dati presentati al recente 8° Simposio Internazionale sulle patologie da pneumococco (ISPPD) tenutosi in Brasile nel marzo 2012.

15 maggio 2012
© Riproduzione riservata

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