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Toscana. La Regione introduce una seconda dose di vaccino contro il meningococco C nell'adolescenza

La decisione è stata presa dalla Commissione regionale per gli indirizzi e le strategie vaccinali, a seguito dei casi di meningite verificatisi in Toscana in questi mesi. La seconda dose di vaccino dovrebbe essere somministrata l'11° e il 18° anno di età, meglio se ai 12 anni in associazione con le altre vaccinazioni dell'adolescenza. Marroni: "Si garantisce una maggior protezione nella fascia dei giovani adulti".

26 MAR - La Commissione regionale per gli indirizzi e le strategie vaccinali, che si è riunita in seguito ai casi di meningite verificatisi in Toscana in questi mesi, ha proposto - su richiesta dell'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - di introdurre una seconda dose di vaccino contro il meningococco C (la prima viene fatta nel secondo anno di vita), da fare tra l'11° e il 18° anno di età, meglio se ai 12 anni in associazione con le altre vaccinazioni dell'adolescenza. Attualmente viene effettuata una sola dose nel secondo anno di vita e nel caso questa non sia stata eseguita, i ragazzi vengono richiamati al dodicesimo anno. L'indicazione della Commissione vaccini verrà presto recepita con un'apposita delibera regionale. 
 
Questo, in considerazione della situazione epidemica. "Anche se la seconda dose contro il meningococco C non è prevista dal Calendario vaccinale nazionale - dice l'assessore al diritto alla salute Luigi Marroni - al fine di incidere maggiormente sulla diffusione delle malattie invasive da meningococco C e garantire una maggior protezione nella fascia dei giovani adulti, viene introdotta una dose di richiamo per gli adolescenti". Nella stessa riunione, la Commissione ha stabilito l'introduzione della vaccinazione contro la pneumococco per i 65enni: dall'anno prossimo sarà offerta in concomitanza con la vaccinazione antinfluenzale.

Meningite meningococcica, i dati toscani.
I casi registrati ad oggi in Toscana sono 14: 10 da meningococco C, 2 da meningococco B e 2 da ceppo non noto.
Nel 2014 sono stati 16; nel 2013, 12; nel 2012, 18; nel 2011, 12; nel 2010, 16. E molti di più negli anni ancora precedenti: hanno toccato i 36 nel 2005, i 27 nel 2004, i 22 nel 2002.
 

La prevenzione
Strumento di prevenzione è la vaccinazione. In Toscana la vaccinazione contro il meningococco C è gratuita per tutti fino a 18 anni. E una delibera dell'ottobre 2014 ha introdotto la vaccinazione gratuita contro il meningococco B a partire dai bambini nati nel 2014. La vaccinazione contro il meningococco è comunque sempre offerta gratuitamente ai soggetti a rischio.

Si ricorda che il Piano regionale delle vaccinazioni prevede l'offerta attiva e gratuita contro una serie di malattie infettive, divenute rare proprio grazie alla vaccinazione, ma comunque in grado di provocare gravi conseguenze. E quindi si raccomanda di aderire agli inviti a fare le vaccinazioni secondo le indicazioni del calendario vaccinale, rivolgendosi ai servizi di vaccinazione delle Asl o al proprio pediatra di famiglia per avere informazioni.
 
Altre informazioni
Il meningococco si localizza nel naso e nella gola spesso di portatori sani e asintomatici, fino ad interessare dal 2 a ben il 30% della popolazione. Questa condizione non è correlata a un aumento del rischio di meningite o di altre malattie gravi. L'infezione si trasmette da persona a persona attraverso le secrezioni respiratorie.

Il meningococco è un batterio che, fuori dell'organismo, sopravvive solo per pochi minuti. La principale causa di contagio è rappresentata dai portatori sani del batterio, tant'è che solo nello 0,5% dei casi la malattia è trasmessa da persone affette.

La sorveglianza dei contatti è importante per identificare chi dovesse presentare febbre, in modo da intercettare eventuali ulteriori casi. Questa sorveglianza è prevista per 10 giorni dall'esordio dei sintomi del paziente. Il periodo di incubazione è generalmente 3-4 giorni (da 2 fino a 10 giorni).

26 marzo 2015
© Riproduzione riservata

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