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Vaccini. Toscana approva legge e conferma l’obbligo. Si allarga il fronte anti-rinvio

Dopo Emilia Romagna, Marche e Molise, anche la Toscana rende obbligatoria, attraverso una legge regionale, la vaccinazione per l'accesso a nidi, asili e servizi per l'infanzia. Hanno votato a favore Pd, Art.1/Mdp, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Contrari Lega, M5S e Sì-Toscana a sinistra. Ai presidi sarà permesso l'accesso all’anagrafe vaccinale per conoscere la situazione vaccinale degli alunni. Nella banca dati sono registrate anche le opposizioni alle vaccinazioni.

12 SET - Non ci saranno passi indietro sul fronte delle vaccinazioni neanche Toscana. Dopo Emilia Romagna, Marche e Molise, anche il Consiglio regionale della Toscana ha infatti approvato una legge specifica che, in linea con la normativa nazionale ancora in vigore, conferma l’obbligo vaccinale per l’accesso a scuola. A maggioranza passa il testo già licenziato dalla commissione Sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd). Hanno votato a favore Pd, Art.1/Mdp, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Si sono espressi contro Lega, Movimento 5 stelle e Sì – Toscana a sinistra.  

Il testo, spiega una nota del Consiglio, è frutto di “un lungo e approfondito lavoro iniziato a gennaio del 2017” e “non sposa teorie o asseconda fronti. Non ci sono simpatizzanti Vax o sostenitori NoVax. C’è invece l’identificazione del vaccino come strumento indispensabile di prevenzione primaria in linea con la normativa statale che li considera requisiti obbligatori per l’iscrizione a nidi, asili e ai servizi integrativi per la prima infanzia (decreto legge 73 del 7 giugno 2017, come convertito dalla legge119 del 31 luglio 2017)”.
 
In conformità a quanto previsto dalla normativa nazionale, la proposta di legge precisa che la vaccinazione è omessa o differita in caso di “accertati pericoli concreti per la salute del minore e in relazione a specifiche condizioni cliniche”.

È compito del servizio sanitario regionale assicurare l’informazione e la sensibilizzazione in materia anche attraverso l’ascolto dei genitori. Le iniziative di sensibilizzazione saranno monitorate con cadenza annuale dalle aziende sanitarie.

È compito della Regione monitorare gli eventi avversi a seguito di vaccinazione nell’ambito del sistema di sorveglianza regionale su farmaci, vaccini e dispositivi medici, anche ai fini dell’anagrafe nazionale vaccini.

Per renderla efficace sin da quest’anno scolastico, è previsto che la proposta di legge entri in vigore il giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bollettino ufficiale.
 
Il controllo degli alunni avviene attraverso l’anagrafe regionale che permette il monitoraggio in tempo reale. Il sistema è alimentato dai centri vaccinali e dai pediatri attraverso l’inserimento su una piattaforma dedicata. Tale piattaforma è messa a disposizione dei direttori scolastici che, in tempo reale, possono accedere e vedere la situazione di ciascun alunno.

La banca dati restituisce la situazione non solo in termini di bambini in regola e non, ma anche sulla tipologia di vaccini effettuati in modo da agevolare la formazione delle classi. Se un bambino è stato vaccinato fuori Toscana non risulterà in banca dati. In questo caso, ma comunque per tutti quelli non in regola, il direttore scolastico invia una lettera alla famiglia per chiedere o la certificazione di avvenuta vaccinazione o l’appuntamento fissato per procedere.

La banca dati registra anche i rifiuti alle vaccinazioni. I bambini non in regola vengono infatti chiamati dal servizio regionale, o prima ancora dai pediatri, e la non accettazione viene annotata. Gli alunni che da sistema risultano in regola, non devono fornire alcuna certificazione in quanto la loro situazione è già nota ai direttori scolastici.
 
Collegato alla proposta di legge, un ordine del giorno di Paolo Marcheschi (Fdi) su “specifiche direttive per attivare un monitoraggio presso le strutture come nidi d’infanzia e scuole”. Il consigliere intende così “verificare e accertare la copertura vaccinale di operatori ed insegnanti” che possono entrare in contatto con i soggetti più a rischio, cioè quelli che non possono vaccinarsi.
 
Nel corso del dibattito in aula, il consigliere Sì – Toscana a sinistra Paolo Sarti ha lamentato un “clima sociale di incultura in tutto il Paese e a tutti i livelli” e affermato che “la scienza, e solo questa, può dire cosa è necessario fare”. L’obbligo, per Sarti, “non è la strategia giusta. Non lo è mai stata, produce fazioni e martiri”.
 
“Siamo favorevoli ai vaccini, ma contrari all’obbligo” ha dichiarato Jacopo Alberti (Lega) che ripete la richiesta già avanzata in commissione. “Aspettiamo il Governo. Aspettiamo di vedere cosa succede a livello nazionale per non rischiare il superamento di questa proposta”.
 
Convincere le persone a vaccinarsi obbligandole è un fallimento che considero professionale” ha affemrato la capogruppo Art1/Mdp Serena Spinelli che elenca i punti considerati “fondamentali” del testo. Tra questi la “formazione degli operatori e quindi dei genitori”, l’incrocio dell’anagrafe sanitaria con le scuole che assicura “dati certi”, la “sicurezza su potenziali reazioni, anche banali, che spaventano”.
 
“Questa legge è organica e sistematizza un’attività che prende atto del sistema di verifica della banca dati. È un testo sano e merita di essere considerato”. Sono le parole del capogruppo Pd Leonardo Marras che annuncia il voto favorevole all’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia e parla di una proposta di legge “costruita nel rispetto della legislatura nazionale”, che “risponde alle tante perplessità”.
 
“Nessuno di noi ha mai messo in discussione l’importanza dei programmi vaccinali – ha affermato Andrea Quartini (M5S) – Vaccinarsi è importante. Le vaccinazioni sono un presidio della prevenzione primaria. Sarebbe però stato molto meglio non arrivare all’obbligo vaccinale. Poteva infatti essere adottata una strategia diversa, ad esempio quella della raccomandazione (colloqui motivazionali, sms e altro). L’obiettivo è di avere coperture adeguate”. A suo parere giungere all’obbligo vaccinale è comunque un fallimento e costringe a votare contro la proposta di legge.
 
Il presidente del gruppo Forza Maurizio Marchetti ha annunciato il voto favorevole, sia sull’ordine del giorno di Marcheschi sia sulla proposta di legge.
 
L’assessore Stefania Saccardi ha ringraziato il presidente della commissione Sanità Scaramelli per la tempestività del lavoro svolto. “Se non ci fosse stato qualcuno che ha messo in dubbio il valore e il ruolo dei vaccini non saremmo qui a discutere - ha affermato -  Quando la politica è chiamata a pronunciarsi sulla salute pubblica, deve assumersi questa responsabilità, anche se questo non è popolare. Deve dire da che parte sta, e noi con questa legge lo diciamo: stiamo dalla parte della scienza”.

12 settembre 2018
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