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Veneto. Iniziato in Commissione Sanità l’esame dei pdl Azienda Zero e Liste di attesa

Una nota del Consiglio riferisce che il dibattito sull’Azienda Zero “si è svolto in un clima di reale collaborazione”; si procederà ora con una scaletta di audizioni che coinvolgerà i sindaci, gli ordini professionali e i sindacati. Quanto alle Liste d attesa, avanzati dubbi sulla copertura finanziaria.


26 AGO - Ha preso il via ieri, nella Quinta Commissione-Sanità del Consiglio Regionale del Veneto presieduta da Fabrizio Boron, la disamina dei progetti sulla cosiddetta “Azienda zero” (Progetto di legge n. 23) e sulla legge sulle liste d’attesa (Progetto di legge n. 24). A fare il punto sui lavori è una conta del consiglio regionale che spiega che la disamina del Pdl 23 d'iniziativa di Luca  Zaia, Nicola Finco e Silvia Rizzotto relativo all’ "Istituzione dell'ente di governance della Sanità regionale veneta denominato 'Azienda per il governo della sanità della Regione del Veneto - Azienda zero” ha occupato gran parte dei centoventi minuti di seduta, raccogliendo pareri e commenti tutti i consiglieri presenti. In primis Bruno Pigozzo (Pd), Sergio Berlato (FdI) e Marino Zorzato (AP) hanno avanzato considerazioni di metodo sul progetto e sul percorso che questo dovrà fare per cercare di divenire legge regionale. Per Pigozzo sarà “fondamentale il processo di coinvolgimento dei sindaci e degli operatori che la Commissione saprà sviluppare, per stabilire un percorso condiviso con i soggetti obbligatoriamente da sentire, per arrivare ad un testo soddisfacente per il territorio e per i cittadini”. Zorzato si è domandato – testo alla mano - se la programmazione in sanità sarà compito del Consiglio o della nuova Azienda, mentre Sinigaglia ha posto l’accento sulla necessità comprendere se “questo soggetto nasce per essere un'azienda di servizi capace di snellire e sburocratizzare il lavoro delle ulss oppure è la nuova azienda di governo del sistema socio sanitario veneto?“.
 
Sul Pdl 23 Jacopo Berti (M5S) ha chiesto, in particolare, delucidazioni su quali prerogative di controllo detenga il Consiglio regionale sulla nuova Azienda, su quali siano i finanziamenti previsti per la sua nascita e gestione, e sulle competenze del direttore generale del nuovo soggetto.

“Il dibattito sul progetto di legge – riferisce la nota del Consiglio - si è svolto in un clima di reale collaborazione, confermato nelle parole di Nicola Finco (capogruppo LN, tra i firmatari del progetto di legge), che ha sottolineato ‘che non c’è alcuna urgenza di portare in aula il Pdl, se non quella che hanno i veneti di godere di una sanità migliore. Per il resto credo sia opportuno licenziare il testo con la più ampia condivisione possibile, senza zone d’ombra, forzature o contrapposizioni’”.
 
Sul Pdl 24 relativo a "Governo delle liste d'attesa nella Regione del Veneto", che sarà approfondito nelle prossime sedute, Sinigaglia e Zorzato hanno preventivamente avanzato dubbi in merito all’assenza di finanziamenti, aspetto che non permetterebbe di comprendere “con quali risorse si dovrebbero tener aperte le strutture di sera e nei week end e che rendono il Pdl sostanzialmente non misurabile”.

La seduta di Commissione si è poi conclusa con il parere all’unanimità sulla delibera di Giunta (Riassunzione della deliberazione 43/CR del 28/04/2015, avente ad oggetto: Azienda ULSS n. 21, Autorizzazione alla costituzione dell'usufrutto su beni di proprietà aziendali ai sensi della legge regionale n. 23 dell'8 agosto 2014) presentata dall’assessore Luca Coletto – che è stato presente a tutta la seduta della Quinta Commissione - in merito all’ospedale di Bovolone (Vr). In pratica si tratta di concedere in usufrutto per un massimo di 30anni l’ospedale di Bovolone alla locale Ipab, in modo tale che il nosocomio sia riconvertito in una struttura di servizi socio-sanitari al territorio.
 
Chiudendo la seduta il presidente Boron ha assicurato la celere convocazione della Commissione per proseguire immediatamente nel lavoro sul Pdl.23: “Procederemo calendarizzando velocemente una scaletta di audizioni che coinvolgerà i sindaci, gli ordini professionali e i sindacati. Sono assolutamente convinto che sapremo mettere sul tavolo tutti i dubbi e tutte le perplessità in merito all’Azienda Zero, anche grazie alla disponibilità di Luca Coletto e Domenico Mantoan, che hanno già assicurato la propria presenza in Commissione per chiarire eventuali punti oscuri del testo presentato”.
 

26 agosto 2015
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