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Cessione S. Antonio di Padova. L’Ulss blocca l’intramoenia. Anaao: “Illegittimo e inaccettabile”

Con nota del 15 ottobre, il direttore medico facente funzioni ha disposto, a partire dal 1 gennaio 2020, lo stop all’apertura di nuovi attività ambulatoriali istituzionali o in libera professione, motivando la misura proprio con il passaggio della struttura dall’Ulss 6 Euganea all’Aou di Padova. L’Anaao insorge: “E’ una grave limitazione della libertà di esercizio professionale della Dirigenza Medica prevista dalla normativa vigente, che non può essere liberamente interpretata o affidarsi a procedure discrezionali”.


17 OTT - “In previsione del passaggio dell’ospedale S. Antonio all’Azienda ospedaliera di Padova, a partire dal 1 gennaio 2020, presso l’Osa non sarà più possibile aprire nuove attività ambulatoriali né in regime istituzionale né in Libera professione. Saranno garantite dal servizio Ugp chiusure per ferie e/o eventuali malattie, solo previo congruo anticipo della richiesta”. È quanto si legge nella disposizione che il direttore medico facente funzioni dell’ospedale S. Antonio di Padova, Martina Busato, ha fatto recapitare il 15 ottobre scorso ai direttori e responsabili delle Uoc in vista della cessione della struttura dall’Ulss all’Aou.

Disposizioni che hanno incontrato la netta contrarietà dell’Anaao, che ha preso carta e penna e scritto alla Direzione Generale Ulss 6, alla Direzione SanitariaUlss 6, alla Direzione Amministrativa Ulss 6, all’UOC Risorse Umane Ulss 6e alla Direzione Medica dell’Ospedale Sant’Antonio per chiedere l’immediato annullamento delle disposizione ritenuta “illegittima e inaccettabile una disposizione che limiti l’apertura di nuovi ambulatori o di nuova attività libero professionale a partire dal 1.01.2020, rappresentando una grave limitazione della libertà di esercizio professionale della Dirigenza Medica prevista dalla normativa vigente, che non può essere liberamente interpretata o affidarsi a procedure discrezionali, risultando quindi totalmente lesiva dei diritti dei lavoratori”, osserva Mirko Schipilliti, segretario aziendale Anaao Assomed Aulss 6 Euganea .

Schipilliti ricorda, dunque, le rassicurazioni che l’azienda ha dato ai sindacati sulle garanzie lavorative in merito al trasferimento, Schipilliti chiede pertanto “l’annullamento immediato delle disposizioni in Oggetto e la completa garanzia all’esercizio di tutte le attività ambulatoriali in capo al Sant’Antonio – incluse le nuove – anche a partire dal 1.01.2020, in totale continuità con le condizioni e le prospettive di lavoro attuali”.

17 ottobre 2019
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