Cagliari. Ripartono al San Giovanni di Dio le attività dei tre centri trasferiti dal Binaghi

Cagliari. Ripartono al San Giovanni di Dio le attività dei tre centri trasferiti dal Binaghi

Cagliari. Ripartono al San Giovanni di Dio le attività dei tre centri trasferiti dal Binaghi
Si tratta del Centro donna, del Centro di senologia diagnostica e screening mammografico e del Centro di Medicina dello Sport. Solinas: “Avevamo preso l’impegno che l’utilizzo del Binaghi per la lotta al Covid non avrebbe compromesso queste attività e siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo”. Nieddu: “Oltre 30mila le utenti del Centro Donna e circa 150 visite al giorno registrate nel periodo pre-Covid per il Centro di senologia. Ripartono importanti attività rivolte alla prevenzione”.

Inaugurati ieri, all'ospedale San Giovanni di Dio, i servizi sanitari del Centro donna, del Centro di senologia diagnostica e screening mammografico e il Centro di Medicina dello Sport, che dal Binaghi, attualmente terzo ospedale Covid della città, sono stati trasferiti presso i locali dell'antico ospedale oggi completamente rinnovati.

“Il Centro donna – dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas – così come il Centro di senologia e screening mammografico, sono servizi fondamentali sotto il profilo sanitario e sociale. Avevamo preso l’impegno che l’utilizzo del Binaghi per la lotta al Covid non avrebbe compromesso queste attività e oggi, grazie alla collaborazione dei diversi soggetti del nostro sistema sanitario, siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo e a inaugurare una bella struttura che continuerà a essere al servizio di tutte le donne”.

“Oltre 30mila le utenti del Centro Donna e circa 150 visite al giorno registrate nel periodo pre-Covid per il Centro di senologia – rileva l’assessore regionale della Sanità, Mario Nieddu -. Gli spazi, in tutto 1.600 metri quadri, al piano terra e al secondo piano del corpo centrale del San Giovanni di Dio, sono stati ristrutturati con un progetto dell’Aou di Cagliari che ha rivalutato gli ambienti mantenendo inalterato il pregio storico del più antico ospedale del capoluogo”.

“Ripartono dunque importanti attività rivolte alla prevenzione – conclude l’assessore -. Il Covid ha avuto un forte impatto sul nostro sistema sanitario, ma non intendiamo abbassare la guardia contro le altre patologie per cui l’attività di screening e di controllo sono sempre state un’arma indispensabile. Oggi diamo un segnale importate in questo senso, con un risultato reso possibile dal grande impegno degli operatori e dalle sinergie che siamo riusciti ad attivare”.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

27 Gennaio 2021

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