Covid. In Umbria due casi sospetti di variante brasiliana

Covid. In Umbria due casi sospetti di variante brasiliana

Covid. In Umbria due casi sospetti di variante brasiliana
A comunicarlo l’Iss, che aveva ricevuto dalla Regione due campioni allo scopo di eseguire approfondimenti. “La variante brasiliana è una mutazione ritenuta particolarmente aggressiva”, spiega la Regione Umbria, che informa come “le attuali misure di contenimento, già compatibili con gli interventi necessari a fronteggiare anche questa variante, saranno comunque oggetto di un’apposita riunione del Comitato Tecnico Scientifico per una completa e ampia valutazione”.

La variante brasiliana del covid potrebbe essere presente in Umbria. La Regione Umbria fa infatti sapere che l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato alla Direzione Regionale Salute e Welfare dell’Umbria la sospetta presenza di una variante brasiliana (o similare) in due campioni, prelevati da altrettanti pazienti umbri, inviati a Roma per effettuare specifici approfondimenti.

“La variante brasiliana – spiega la Regione in una nota – rappresenta una mutazione ritenuta particolarmente aggressiva del virus Sars-Cov-2 e meno riconoscibile dal sistema immunitario addestrato a riconoscere le versioni del virus non mutate. I due campioni, che erano stati selezionati nei giorni scorsi per le caratteristiche cliniche e di laboratorio che presentavano, sono stati inviati dalla Microbiologia dell’Ospedale di Perugia all’Iss, con richiesta di massima urgenza del Direttore Regionale Claudio Dario al Presidente dello stesso istituto Silvio Brusaferro”.

La Regione rassicura che “le attuali misure di contenimento progressivamente adottate in Umbria, già compatibili con gli interventi necessari a fronteggiare anche questa variante” ma fa sapere che le misure “saranno comunque oggetto di un’apposita riunione del Comitato Tecnico Scientifico per una completa e ampia valutazione”.
 
Al fine di approfondire la situazione epidemiologica, la regione Umbria comunica, infine, che “nella giornata di oggi verranno inviati all’Istituto Superiore di Sanità altri 42 campioni, anch’essi rispondenti a determinate peculiarità, che saranno sequenziati per la ricerca di questa o altre eventuali varianti. L’esito sarà comunicato entro il fine settimana”.

02 Febbraio 2021

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