Opi Taranto contro i piani triennali di fabbisogno del personale: “Ci auguriamo sia un ‘pesce d’Aprile’”

Opi Taranto contro i piani triennali di fabbisogno del personale: “Ci auguriamo sia un ‘pesce d’Aprile’”

Opi Taranto contro i piani triennali di fabbisogno del personale: “Ci auguriamo sia un ‘pesce d’Aprile’”
“È inaccettabile che nella provincia dei “due mari” contaminata dall’ILVA siano stati previsti solo 188 infermieri e un solo Oss, considerando la peculiarità del nostro territorio legata all’emergenza oncologica”, osserva il presidente Pierpaolo Volpe. “Se questi sono davvero i numeri, ci siamo nuovamente piegati alle logiche del “contenimento di spesa”, perdendo di vista i buoni propositi avanzati durante la fase di piena emergenza sanitaria da Covid”.

Dura presa di posizione del Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche della provincia di Taranto, Pierpaolo Volpe, a seguito dell’approvazione da parte della Regione Puglia del Piano del fabbisogno triennale del personale anno 2020/2022. “Ci auguriamo che i numeri pubblicati sulla stampa contengano dei refusi o siano un “pesce d’Aprile”, afferma Volpe, evidenziando come “per l’ennesima volta la provincia di Taranto è stata sottodimensionata rispetto alle altre province della nostra regione”.

È subito balzato agli occhi del Presidente Opi Taranto il numero di Infermieri e OSS destinati alla ASL Taranto per il triennio 2020/2022. “È inaccettabile che nella provincia dei “due mari” contaminata dall’ILVA siano stati previsti solo 188 infermieri e un solo Operatore Socio Sanitario, considerando la peculiarità del nostro territorio legata all’emergenza oncologica”, commenta Volpe.

“Molte Unità operative nella ASL Jonica – spiega – sono carenti di personale OSS e fa specie come a causa dell’assenza di personale di supporto durante il turno notturno, gli Infermieri siano costretti a svolgere attività previste solo come residuali dal Profilo professionale e dall’evoluzione delle competenze avanzate e specialistiche”.

Per Volpe, “se questi sono davvero i numeri, ci siamo nuovamente piegati alle logiche del “contenimento di spesa”, perdendo di vista i buoni propositi avanzati durante la fase di piena emergenza sanitaria da COVID 19”.

Il presidente dell’Opi di Taranto osserva che come, “purtroppo, nonostante il legislatore nazionale abbia annoverato l’Ordine delle Professioni Infermieristiche tra gli Enti sussidiari dello Stato, nessun confronto è stato avviato a livello regionale sul piano di fabbisogno di personale. È opportuno ricordare che la Federazione nazionale degli Infermieri ha sottoscritto già da diversi anni un protocollo di intesa con la Conferenza Stato Regioni, di cui il Presidente Michele Emiliano riveste la carica di Vicepresidente, in cui le Regioni si sono impegnate ad un confronto attivo con gli Ordini provinciali proprio su questi temi”.
 
“Siamo curiosi – prosegue Volpe – di conoscere da quale analisi dei modelli organizzativi sono scaturiti i fabbisogni nella Regione Puglia e soprattutto nella Provincia di Taranto. Il modello organizzativo adottato in quasi tutte le Unità operative della nostra regione, compresa la ASL Taranto, è per compiti secondo il sistema tayloristico degli anni ’30 non più in uso neanche nel sistema industriale. Abbiamo bisogno di applicare i migliori modelli organizzativi esistenti come il primary nursing, un modello di assistenza personalizzata e fondata su principi umanistici in grado di dare una risposta olistica ai bisogni della persona assistita. Per applicare il modello del primary nursing abbiamo bisogna di personale, abbiamo bisogno di Infermieri e Operatori Socio Sanitari. Destinare un solo OSS alla ASL Taranto è davvero incommentabile”, conclude il presidente Opi Taranto.

01 Aprile 2022

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