Hpv: vaccinata solo la metà delle ragazze italiane

Hpv: vaccinata solo la metà delle ragazze italiane

Hpv: vaccinata solo la metà delle ragazze italiane
Si ferma, infatti, al 53% il numero della coorte di giovani nate nel 1997 interessate al programma nazionale di vaccinazione contro il papilloma virus tra i responsabili del cancro alla cervice uterina.  Sale al 66,3, invece, la percentuale che è stata vaccinata con una sola dose. Un report a cura del Cnesps-Iss fa il punto sulla vaccinazione nelle Regioni e Province autonome italiane a fine 2009

Luci e ombre sulla copertura vaccinale contro il papilloma virus umano-Hpv. Nonostante tutte le Regioni italiane offrano gratuitamente il vaccino somministrato in tre dosi, la copertura vaccinale sulle giovani donne italiane non è ancora completa: solo il 53% delle ragazze nate nel 1997 ha completato il ciclo di vaccinazione, il 61,5% è stato vaccinato con almeno due dosi e il 66,3% con una sola dose. È questa la fotografia sullo stato di avanzamento dei programmi vaccinali per Hpv nelle Regioni e nelle provincie nel 2009, scattata dall’Iss-Cnesps (Centro nazionale di epidemiologia sorveglianza e promozione della salute).
Dal Report dell’Iss-Cnesps emerge un’Italia a macchia di leopardo.
Tra le Regioni più virtuose, che hanno portato a termine il ciclo vaccinale con le tre dosi, guidano la classifica la Puglia con il 78,2% delle ragazze vaccinate, seguita dalla Basilicata con il 75,8% (i dati sono però aggiornati al 30 giugno 2010), dal Molise (74,3%) e dalla Toscana (73,4%). Le percentuali più basse si registrano invece nella provincia autonoma di Bolzano (19,1%) e in Campania (27,4%). In Sicilia solo il 30,1% delle ragazze nate nel 1997 ha portato a termine la vaccinazione con le tre dosi. Dati comunque positivi, perché andando a guardare i numeri delle
Regioni che hanno somministrato almeno una dose, emerge che solo 5 regioni superano l’80% delle ragazze vaccinate. In testa alla classifica troviamo ancora una volta Puglia, Basilicata e Molise (rispettivamente con l’84,8, l’83,5 e l’81,3%), seguite da Toscana (81,8%) e dalla Sardegna (80,2%). Le peggiori perfomance, invece, si registrano nella provincia autonoma di Bolzano (26,6%). Lontane dalla media nazionale (66,3%) Sicilia, Campania e Calabria (rispettivamente con il 51%, il 54,2 e il 54,7%). Distanziate anche Lazio con il 57,1% di ragazze del 1997 vaccinate con una sola dose (in questa Regione i dati sono parziali in quanto quelli aggiornati a dicembre 2009 sono solo di 10 Asl su 12) e la Provincia autonoma di Trento (58,3%).
Comunque, la campagna contro l’Hpv è stata avviata entro la fine del 2008, in tutte le Regioni, come previsto dall’intesa siglata con il Ministero della Salute nel 2007 in accordo con le indicazioni dell’Oms. Intesa, lo ricordiamo, che aveva identificato come target prioritario le ragazze dodicenni (quindi, per il 2008 quelle nate nel 1997 che avevano compiuto undici anni dal 1° gennaio al 31 dicembre 2008), e il cui obiettivo è quello di raggiungere una copertura del 95%, con tre dosi di vaccino, entro 5 anni dall’avvio del programma di immunizzazione.
Nel panorama regionale la Basilicata è l’unica realtà locale che ha scelto di offrire gratuitamente il vaccino a ben quattro coorti di età (12, 15, 18 e 25 anni). La maggioranza delle Regioni (esattamente 13) ha puntato solo sulle dodicenni, mentre altre sette Regioni (Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche e Puglia) lo danno gratuitamente a due coorti di età (Liguria, Puglia e Marche hanno iniziato l’offerta nel 2010).
Ci sono, infine, differenze regionali sul tipo di vaccino offerto. Solo la Puglia somministra sia il vaccino bivalente, sia il quadrivalente (il bivalente Cervarix offre copertura contro il papillomavirus umano tipi 16 e 18 responsabili dei tumori; il quadrivalente Gardasil agisce contro i tipi 16 e 18 e i tipi 6 e 11 responsabili dei condilomi). Del quadrivalente possono usufruire le giovani del Piemonte, della Provincia di Bolzano, del Veneto, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata e Sicilia. Nelle restanti undici regioni e nella Provincia di Trento è disponibile il vaccino bivalente. (Cfr. figura 2 in allegato)

(E.M.)

24 Settembre 2010

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