Padova. Zaia presenta il progetto del nuovo ospedale e annuncia la nascita di un hospice pediatrico

Padova. Zaia presenta il progetto del nuovo ospedale e annuncia la nascita di un hospice pediatrico

Padova. Zaia presenta il progetto del nuovo ospedale e annuncia la nascita di un hospice pediatrico
Per il presidente della Regione “una giornata storica, si parte verso un policlinico universitario di caratura internazionale”. Il Polo sanitario, compreso l’Ospedale Giustinianeo, supererà i 1680 posti letto. E sull’Hospice pediatrico che sorgerà nel capoluogo dice: “esempio nazionale e risposta di civiltà, umanità e scienza”.

“Oggi è una giornata storica, perché si parte con questa grande operazione al termine della quale sarà nato uno degli ospedali di riferimento a livello internazionale, con un Polo sanitario che, compreso l’Ospedale Giustinianeo, sarà con ogni probabilità il primo polo italiano per numero di posti letto, superando i 1680. Nel nuovo Ospedale di Padova Est avremo 90 terapie intensive, 45 sale operatorie e la grande realizzazione della Torre della Ricerca con 7 miliardi di investimento. E’ un sogno che si realizza, che consegneremo alla nostra comunità e a pazienti da tutto il mondo”. Lo ha detto il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, intervenuto ieri alla presentazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica del Nuovo ospedale di Padova.

“Il nuovo ospedale andrà a realizzarsi contemporaneamente al grande master plan di rifacimento del “vecchio” ospedale civile, che resterà completamente ristrutturato nel centro padovano – ha aggiunto Zaia – Il nuovo ospedale ha una struttura di base che, tra nove anni, di sicuro non sarà obsoleta, perché tutto il contenuto, strumenti, macchinari e quant’altro, sarà quello dell’ultimo miglio, dell’ultimo momento, cioè il migliore possibile. Non sarà un ospedale solo per la città, la cui funzione sarà retta principalmente dal Giustinianeo, ma un Policlinico internazionale, arricchito da una ambiziosa Torre della Ricerca. Sarà ricordato come uno dei più grandi interventi della sanità internazionale. Aggiungo che un medico che si laurea oggi possa guardare a questo Ospedale come un vero e proprio punto d’arrivo della carriera”

Il Polo di Padova Est, secondo il progetto presentato dalla Regione, disporrà di un’area dedicata di circa 40 ettari inserita nel quadrante est della Città di Padova e si svilupperà su una superficie di circa 212.000 mq. Avrà una piastra polifunzionale, edifici per le degenze, edifici per le attività di outpatients, una torre della ricerca e un polo dei servizi. Sarà un ospedale assolutamente green, in classe A3.

Unirà in una serie di edifici la parte di cura con apposite aree dedicate alla ricerca: ci sarà una Torre della Ricerca, di sette piani, con laboratori e tecnologie altamente innovative. Il progetto di fattibilità ha avuto il contributo di 9 gruppi di lavoro tematici con 70 professionisti interni all’ azienda sanitaria e un raggruppamento di progettisti esterni di oltre 120 ingegneri e architetti. Confortevole (per l’accoglienza e la cura del paziente), tecnologico (per la cura, la ricerca, l’attività dei lavoratori), sostenibile (edificio ad elevate prestazioni energetiche classe A3 e per la scelta dei materiali e delle tecnologie): saranno i tre aggettivi chiave del Polo di Padova Est.

Le sale operatorie saranno 45 dotate di elevata tecnologia: sale ibride, sale angiografiche, sale operatorie IORT, sale endoscopiche, le sale con robot e apparecchiature diagnostiche d’avanguardia (RX, TAC, RMN, eco, PET-CT, PET-RM, ecc.). A corredo dell’attività assistenziale, è prevista la realizzazione della Torre della Ricerca inserita nel complesso ospedaliero dove l’attività universitaria integrerà con la ricerca, la didattica e il trasferimento tecnologico.

Il Polo Giustiniani con una dotazione di 719 posti letto, avrà il Pronto Soccorso principale, mentre il Polo di Padova Est con una dotazione di 963 posti letto, di cui 90 di terapia intensiva, avrà un HUB di alta specialità e un HUB interregionale.

“Con orgoglio la Regione Veneto ha lanciato questo progetto ambizioso, per sviluppare una progettualità in sanità di assoluto rilievo, con fianco l’Università di Padova ed il Comune di Padova, oltre all’apporto davvero importante della scuola di medicina padovana. Ringrazio le istituzioni e e tutti i professionisti della sanità – oltre alle ditte coinvolte- che proseguiranno con noi questo cammino, per consegnare al nostro territorio un progetto, un ospedale, che diverrà un simbolo per efficienza e capacità di cura”.

Il presidente Luca Zaia è successivamente intervenuto sul nuovo Hospice Pediatrico che nascerà nel capoluogo patavino “per dare una risposta di civiltà, umanità e scienza a bambini che hanno malattie inguaribili”.

“Queste due ultime parole, malattie inguaribili, hanno l’effetto di un pugno allo stomaco – dice Zaia – e di un fortissimo stimolo a fare tutto ciò che è umanamente possibile per alleviare il fine vita di queste creature così sfortunate e delle loro famiglie. Un modello pressochè unico in Italia, che vorremmo poter espandere anche oltre Padova, perché in Italia oggi ci sono solo sette Hospice Pediatrici”.

“Il nostro progetto è il top possibile al momento – aggiunge il Governatore – con 12 stanze attrezzate con le più moderne tecnologie, spazi per i sanitari, appartamenti per i genitori che vengono da lontano. Padova è la prima città italiana ad aver realizzato un Hospice e ora ne verrà fatto uno che può fungere da esempio per tutta Italia”.

“Ma una struttura pur modernissima mancherebbe di qualcosa se non fosse affiancata dalla formazione più elevata possibile degli operatori – dice Zaia – ma qui le cose sono state fatte talmente bene che l’Università di Padova ha istituito quest’anno il primo insegnamento in Italia dedicato alle cure palliative pediatriche. Struttura moderna affiancata a scienza avanzatissima, un connubio che garantisce a questi bambini così sfortunati tutta l’assistenza possibile e alle loro famiglie un accompagnamento fatto di attenzione umana e supporto nel momento di un dolore indescrivibile”.

“Voglio ringraziare per l’impegno e la condivisione nel progetto – conclude Zaia – anche l’Associazione la Miglior Vita Possibile, che ha visti impegnati il prof. Zaccaria ed il dott. Bellon, l’Azienda Ospedale Universitá di Padova con il DG Dal Ben e la prof.ssa Benini, direttrice dell’Hospice, e tutto il personale medico sanitario che sta rendendo possibile questo percorso”.

29 Novembre 2023

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