Bolzonello (Fedriga Presidente): “Troppi anziani pluripatologici, occorre creare salute sin dai banchi di scuole”

Bolzonello (Fedriga Presidente): “Troppi anziani pluripatologici, occorre creare salute sin dai banchi di scuole”

Bolzonello (Fedriga Presidente): “Troppi anziani pluripatologici, occorre creare salute sin dai banchi di scuole”
Progetti di educazione alla salute nelle scuole per crescere ed invecchiare bene. È questa l’idea del presidente della commissione Salute, alla luce dell’alto numero di anziani che assumono tantissimi farmaci, con una qualità di vita scadente. Protagonisti del cambiamento dovrebbero essere, per Bolzonello, i tecnici della prevenzione e gli assistenti sanitari: “Se riusciremo a valorizzare e sfruttare meglio queste figure, creeremo salute prima della fase delle acuzie”.

“I professionisti sanitari della prevenzione primaria, tecnici della prevenzione e assistenti sanitari, sono figure poco conosciute ma fondamentali per favorire una vita in salute. A loro dico non siate autoreferenziali, uscite dagli uffici e dalla mera applicazione della norma e andate oltre. Cercate alleanze, leggete e analizzate le peculiarità di un territorio e proponete azioni multidisciplinari perché il vostro scopo è quello di creare la cultura della salute, dove ciascuno deve sentire il dovere di avere corretti comportamenti nell’arco di tutta la propria vita, fra il proprio quotidiano e nei luoghi di lavoro di lavoro”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Carlo Bolzonello (Fedriga Presidente) e presidente III commissione Salute del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia.

Una dichiarazione che nasce da una constatazione di Bolzonello dal quale prima di essere un politico e presidente della II Commissione di mestiere è un tecnico della prevenzione.

“Si muore fondamentalmente per quattro cause – ribadisce Bolzonello – la prima per una cattiva alimentazione, poi per fumo, alcool e poco movimento. Ma se riusciremo nel nostro mandato a valorizzare e sfruttare meglio le figure dei tecnici della prevenzione e degli assistenti sanitari che non lavorano quasi mai nel caso singolo ma nella comunità assieme ai medici di medicina generale, creeremo salute prima della fase delle acuzie”.

L’obbiettivo per il presidente delle III commissione è quello nel suo mandato di creare prevenzione fin dagli nelle singole persone fin dalle prime fasce di età, affinché quando diventeranno vecchie non si trovino in una condizione di pluripatologie da gestire.

“Un progetto ambizioso, me ne rendo conto, ma un progetto per cui ci credo per il motivo che stiamo parlando del mio lavoro che è anche un obbiettivo che mi sono posto come politico. Siamo abituati a sentire parlare di questi professionisti – continua Carlo Bolzonello – nella prevenzione sui luoghi di lavoro nella sicurezza alimentare, ecc. In realtà sono figure professionali specifiche della prevenzione, ma poco usate e in grado di essere dei facilitatori verso la massa. Alcuni progetti che rappresenta questo pensiero è il programma “10.000 passi di salute” in accordo con Federsanità Anci Fvg, gli studi sugli impatti ambientali, tutte quelle attività fatte finora e nate assieme agli imprenditori, dove nei luoghi di lavoro si deve creare salute”.

Fare salute, per il presidente Bolzonello può passare attraverso molti progetti di divulgazione e valorizzazione dei tecnici della prevenzione e assistenti sanitari, il quale da inizio mandato sta investendo su tutte le professioni sanitarie spostando l’attenzione anche fuori dall’ospedale con tutta una serie di attività territoriali iniziando dai comuni incontrando tutta una serie di figure fra sindaci e terzo settore.

“Siamo arrivati ad un punto dove il numero degli anziani aumenta sempre di più – spiega il presidente Bolzonello – portandosi dietro pluri patologie e tenuti in vita da una “ventina” di farmaci, con una qualità di vita “scadente” e senza, in alcuni casi, di una rete famigliare di supporto, per le cause che sappiamo. Dobbiamo arrivare, invece, vivere gli ultimi anni di vita senza aver bisogno di una parte clinica che ci tenga in vita a forza di farmaci. Dobbiamo capire che questo modello è un modello superato e che dobbiamo riorganizzare la salute iniziando dalla prevenzione dalle scuole in poi, usando le figure che abbiamo sulla prevenzione. I tecnici devono andare furori dagli ospedali e oltre alla norma e saper creare nuovi modelli di salute iniziando dal territorio e dagli assessori e dagli assistenti sociali e dai sindaci”.

Endrius Salvalaggio

Endrius Salvalaggio 

05 Febbraio 2024

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