L’offerta residenziale dei Servizi di Salute mentale e dipendenze patologiche in Emilia-Romagna
Le strutture destinate alla salute mentale degli adulti sono 300, per un totale di 3.118 posti letto, di questi 2.266 si trovano nelle 246 strutture residenziali e 852nelle 54 strutture semi residenziali. Quelle dedicate al trattamento delle dipendenze patologiche sono 105, per un totale di 2.352 posti letto così distribuiti: 1.396 nelle 85 strutture residenziali e 956 nelle 20 strutture semi residenziali. Le strutture riservate alla neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono 7, per un totale di 86 posti letto, di cui 18 nelle 3 strutture residenziali e 68 nelle 4 strutture semiresidenziali.


Ad essi vanno aggiunti i punti di accesso alla rete dei servizi di salute mentale, cioè il Centro di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dedicato ai minori e il Centro di salute mentale dedicato agli adulti, entrambi presenti in ogni Distretto dell’Azienda Usl: assicurano servizi di prevenzione, diagnosi e cura in ambulatorio e a domicilio, in collaborazione con i servizi del territorio (a partire da medici e pediatri di famiglia), con i servizi ospedalieri, i servizi sociali dei Comuni, il volontariato e le associazioni di utenti e familiari.
Dati epidemiologici 2023 in Emilia-Romagna
Nel 2023 gli assistiti dai Servizi di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza sono stati 64.895, il 4,1% in più rispetto al 2021 e il 70,5% rispetto al 2010; la maggioranza (61,0%) sono maschi ed ha principalmente un’età compresa fra i 6 e i 13 anni (52,0%). Tra le diagnosi prevalenti figurano i disturbi psicologici ad esordio nell’infanzia (disturbi del linguaggio, dell’apprendimento, ecc..), i disturbi psico-comportamentali, i disturbi dello spettro autistico e il ritardo mentale.
Rispetto al 2019 aumentano le diagnosi legate ai disturbi dello spettro autistico (+55,7), ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (+86,4%), ai disturbi psico-comportamentali (+27,2%); in aumento del 24,7% anche le diagnosi di disturbi legati ad un deficit dell’attenzione.

I pazienti trattati dai Centri salute mentale adulti nel 2023 sono stati 80.740 (+9,2% rispetto al 2021). La quota più consistente di utenti si colloca nella fascia d’età maggiore di 45 anni (64,3%), ma si evidenzia un 10,8% di utenza giovanissima (under 25) e un ulteriore 12,4% di utenti di età compresa tra i 25 e i 34 anni, mentre il 43% sono donne. Gli over 55 sono il 43,6%. Tra le diagnosi più frequenti si registrano i disturbi dell’umore – come depressione e disturbi d’ansia (36,0%) – seguiti dai disturbi riconducibili allo spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici (23%) e dai disturbi di personalità (13,3%). Raddoppiano le diagnosi legate ai disturbi dello spettro autistico che passano dalle 619 diagnosi del 2019 alle 1.248 del 2023 (+101,6%), e le diagnosi legate ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (+23,6%).
Presso i Servizi per le Dipendenze patologiche regionali, relativamente al primo semestre del 2023, sono 21.563 le persone che hanno seguito un percorso di cura; dopo la diminuzione della domanda di trattamento registrata durante gli anni della pandemia, si sta tornando ai livelli precedenti. In quest’ultimo ambito, l’area prevalente è quella relativa a “droghe e/o farmaci” (63,8%) a cui seguono le problematiche alcol correlate (30,2%), il gioco d’azzardo (4,5%) e il tabagismo (1,5%)./VM
Nelle due tabelle a seguire la variazione degli utenti seguiti dal Servizi NPIA e il numero dei ricoveri e dei ricoverati a partire dal 2010 ad oggi

Nel 2023 il numero dei ricoveri è stato pari a 745, in aumento del 157,8% rispetto al 2010.

Rispetto al 2010 crescono pressoché tutti i ricoveri legati alle diverse patologie. In questo aumento generalizzato spiccano i ricoveri legati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (+315,2%), i disturbi relativi allo spettro della schizofrenia e altri disturbi psicotici (225,0%), i dell’umore come depressione e disturbi d’ansia (+219,2%). Seppur con variazioni più contenute, aumentano anche i ricoveri attribuibili ad altri gruppi diagnosi quali i disturbi d’ansia, i disturbi della condotta e i disturbi di personalità.

Da evidenziare come per tutte le categorie diagnostiche, il numero dei ricoveri e dei soggetti ricoverati cresce all’aumentare della fascia d’età 14-17 anni. Nel 2023 il 68,5% dei ricoveri ha interessato soggetti 14-17enni. In questa fascia d’età i ricoveri più frequenti sono attribuibili ai seguenti disturbi: disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (27,8%), disturbi d’ansia e disturbi dell’umore (31,8%), disturbi della condotta (ADHD) con il 15,7%, i disturbi di personalità (12,2%) e i disturbi dello spettro schizofrenico e altri disturbi psicotici (9,6%).
26 Luglio 2024
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