Lazio: ecco il piano Polverini per la rete ospedaliera

Lazio: ecco il piano Polverini per la rete ospedaliera

Lazio: ecco il piano Polverini per la rete ospedaliera
Due ospedali chiusi e 24 riconvertiti, 6 in attività di specialistica ambulatoriale e 18 in strutture di ricovero a bassa intensità. Questi i principali numeri del piano per la riorganizzazione della rete ospedaliera del Lazio presentato oggi al Governo dalla presidente Renata Polverini.

Dopo il balletto di numeri dei giorni scorsi, ecco i dati reali, quelli cioè contenuti nel decreto per la riorganizzazione della rete ospedaliera presentato oggi dalla presidente della Regione, Renata Polverini. Ventisei, in totale, le strutture che saranno toccate dalla riorganizzazione. Per due di loro (“Ospedale civile di Arpino e Ospedale della Croce di Atina) scatteranno i sigilli. Gli altri 24 saranno invece riconvertiti e riqualificati: 14 in ospedali distrettuali di II livello, 1 in ospedale distrettuale di I livello, poi 6 poliambulatori specialistici a servizio di percorsi assistenziali, 1 hospice, 1 lungodegenza e 1 Rsa (i dettagli sono riassunti nella tabella allegata a fondo pagina e chiariti nel decreto 80 e altri allegati, sempre a fondo pagina).

Numeri che hanno subito scatenato polemiche. “La Polverini è stata costretta a gettare la maschera perché le bugie hanno le gambe corte. Il piano di riordino della rete ospedaliera contenuto nel decreto 80 e che porta la sua firma, sancisce la inattendibilità completa della Presidente della Regione Lazio”, ha affermato il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Esterino Montino, osservando che i contenuti del decreto sono peggiori di quanto fosse immaginabile. “L'intero territorio della provincia di Rieti – osserva Montino – di fatto potrà contare solo sull'ospedale del capoluogo. I cittadini per curarsi dovranno fare viaggi della speranza”.

Giudizio complessivamente positivo invece da parte della presidente della commissione Sanità al Consiglio Regionale del Lazio, Alessandra Mandarelli. “Si è parlato di chiusure, di sanità al collasso, di scarsa sensibilità verso i piccoli comuni: la verità è che questo Piano ha assicurato ad ogni provincia un DEA di II Livello, nonostante i severi diktat dovuti dal commissariamento sono stati garantiti a tutti i cittadini laziali i Livelli essenziali di assistenza definiti dal Ministero”, ha affermato Mandarelli ribadendo che "il cosiddetto ospedale 'sotto casa' non è la risposta” al diritto alla salute, “in quanto appare attualmente impensabile che ciascuno di essi sia attrezzato per affrontare al meglio tutte le emergenze". Dalla presidente della commissione Sanità, infine, l’invito “ai tanti amministratori locali preoccupati, in questi giorni, dei malumori ingenerati nei cittadini dalle voci sulle chiusure di ospedali, di dialogare con la Regione, collaborando in maniera costruttiva, per progettare insieme il futuro della sanità, anche a livello locale”.

 

01 Ottobre 2010

© Riproduzione riservata

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....