Infermiere aggredito a Napoli. Nessuno Tocchi Ippocrate: “50 casi in Asl Na 1 da inizio 2024”

Infermiere aggredito a Napoli. Nessuno Tocchi Ippocrate: “50 casi in Asl Na 1 da inizio 2024”

Infermiere aggredito a Napoli. Nessuno Tocchi Ippocrate: “50 casi in Asl Na 1 da inizio 2024”
Il paziente, secondo quanto riferito dall’associazione, sotto effetto di alcool e droga e stanco di attendere il suo turno, ha aggredito un infermiere ed una guardia giurata con calci e pugni. L’aggressore è stato denunciato. Baldini (Enpapi): “Urgenti nuove misure. Il luogo di lavoro deve poter garantire la massima sicurezza agli operatori sanitari, ma anche agli stessi pazienti e ai loro familiari”.

Un nuovo caso di aggressione in un ospedale. È accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì a Napoli, a Villa Betania. “Un paziente, sotto effetto di alcool e droga, stanco di attendere il suo turno, ha aggredito un infermiere ed una guardia giurata con calci e pugni”. Venti giorni di prognosi per lui per l’infermiere, secondo l’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che rende nota la vicenda e sottolinea come questa sia la 50ma aggressione in Asl Napoli 1 da inizio 2024, a cui se ne aggiungono altre 20 nella Asl Napoli 2. L’aggressore, fa sapere l’associazione, è stato denunciato.

Sulla vicenda interviene anche Luigi Baldini, presidente di Enpapi, l’Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica. “Continuano, purtroppo, le aggressioni ai danni del personale sanitario. Le violenze subite la scorsa notte da un infermiere e da una guardia giurata al Pronto soccorso dell’ospedale Betania di Napoli, da parte di un paziente in attesa di essere visitato, sono l’ennesima e drammatica dimostrazione che occorre intervenire subito e con fermezza. Chiediamo più sicurezza e tutele”, dice Baldini in una nota.

“Medici, infermieri, operatori sociosanitari, addetti alla sicurezza non possono essere bersaglio quotidiano di violenze, minacce e insulti – aggiunge Baldini – svolgono un lavoro molto delicato, a contatto con i pazienti, con risorse umane spesso limitate. È urgente avviare nuove iniziative per riportare tranquillità negli ospedali e nelle strutture di accoglienza dei malati. Il luogo di lavoro deve poter garantire la massima sicurezza agli operatori sanitari, ma anche agli stessi pazienti e ai loro familiari”.

Baldini ha ricordato l’importanza della recente Legge n. 137 del 2024, approvata definitivamente alla Camera il 12 novembre scorso, che prevede misure urgenti per contrastare la violenza nei confronti del personale sanitario. “Questa legge introduce sanzioni più severe per chi aggredisce operatori sanitari e sociosanitari, riconoscendo la gravità di questi atti, e prevede l’adozione di strumenti di sicurezza nelle strutture, come sistemi di sorveglianza e pulsanti di emergenza. Inoltre, con l’istituzione di campagne di sensibilizzazione, mira a promuovere un maggiore rispetto verso chi opera in ambito sanitario. È un passo nella giusta direzione, ma non basta: servono azioni ancora più incisive e investimenti strutturali per garantire una protezione adeguata agli operatori e migliorare l’efficienza del sistema sanitario. Credo siano utili, ad esempio, un monitoraggio capillare delle strutture e delle loro criticità, nuovi presidi di Polizia nell’ambito dei nosocomi e in prossimità dei Pronto soccorso, ma anche interventi mirati per gestire le emergenze specifiche e le difficoltà che caratterizzano i diversi territori” conclude il presidente di Enpapi.

22 Novembre 2024

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