Risposte sanitarie più semplici per chi abita nelle aree di confine tra Firenze, Siena ed Arezzo

Risposte sanitarie più semplici per chi abita nelle aree di confine tra Firenze, Siena ed Arezzo

Risposte sanitarie più semplici per chi abita nelle aree di confine tra Firenze, Siena ed Arezzo
Siglato un accordo tra l’Asl Toscana centro e l’Asl Toscana Sud Est che riguarda tra le molte aree la rete dell’emergenza-urgenza, accesso al Ps, degenza ordinaria e in day-hospital ma anche le prestazione specialistiche e diagnostiche, dialisi, percorsi di cure palliative e hospice e gli ospedali di comunità

Firmato un protocollo nel segno della ‘prossimità’ tra l’Asl Toscana centro e l’Asl Toscana Sud Est. Il protocollo firmato all’ospedale di Ponte a Niccheri nel comune di Bagno a Ripoli va incontro alle esigenze dei cittadini che abitano nei comuni al confine tra le due Asl.

Cittadini di ambiti territoriali diversi che però, per distanze e collegamenti, sono abituati a rivolgersi a strutture sanitarie dell’Asl confinante perché più comodo.

L’intesa migliora ulteriormente alcune procedure burocratiche di precedenti accordi rendendo tutto più fluido. “I confini – spiega il presidente della Toscana Eugenio Giani, presente stamani alla firma dell’accordo – sono un segno amministrativo, ma in alcuni ambiti ha senso superarli per andare incontro alle esigenze dei cittadini: soprattutto in questo caso, dove l’obiettivo è dare la migliore risposta possibile ai bisogni di salute dei cittadini”. “Per alcuni territori vale anche per i confini tra Regioni – chiosa – e questo accordo potrà essere il modello per intese interregionali che possano andare nella stessa direzione, con l’Umbria o l’Emilia Romagna ad esempio”.

“Questa intesa va incontro alle esigenze di chi abita nei territori di confine, puntando a semplificare l’accesso ai servizi sanitari. Un passaggio significativo che è anche un bell’esempio di collaborazione tra aziende sanitarie” prosegue l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini.

L’accordo siglato, che prova a rendere la vita più semplice a non pochi cittadini, riguarda la rete dell’emergenza-urgenza, l’accesso al pronto soccorso, la degenza ordinaria e in day-hospital ma anche le prestazione specialistiche e diagnostiche, la dialisi, i percorsi di cure palliative, gli hospice e gli ospedali di comunità, i percorsi di riabilitazione ospedaliera e territoriale, le cure intermedie, la presa in carico di alcune patologie croniche, la distribuzione diretta di farmaci e presidi, l’organizzazione di percorsi post-dimissione da una provincia e una Asl all’altra. Dalla Gruccia di Montevarchi ad esempio verso l’Asl Toscana Centro o dall’ospedale di Campostaggia a Poggibonsi verso Firenze. I comuni complessivamente coinvolti sono ventisei: quattro nella Vald’Elsa, quindici nell’area empolese e fiorentina, sette nel Valdarno aretino.

Prima della firma e presentazione dell’intesa il presidente Giani ha visitato assieme all’assessore Bezzini il reparto di radioterapia dell’ospedale Santa Maria Annunziata: “all’avanguarda nella teragnosista – ha commentato soddisfatto il presidente -, ovvero in quelle attività della medicina nucleare che sommano diagnosi e terapia” dopo gli investimenti recenti fatti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza e che hanno permesso di acquistare due moderni acceleratori e una Tac dedicata per il centraggio. Un reparto premiato di recente con una certificazione europea per le cure avanzate che è in grado di offrire.

07 Marzo 2025

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