L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato il primo rapporto sistemico sulle terapie antifungine in sviluppo clinico e preclinico, lanciando un chiaro allarme: la pipeline globale non è in grado di far fronte all’emergenza rappresentata dalle infezioni fungine invasive e dalla crescente resistenza farmacologica.
Ogni anno, si registrano circa 6,5 milioni di infezioni fungine invasive e 3,8 milioni di decessi, di cui oltre due terzi direttamente attribuibili all’infezione. Patologie spesso trascurate, ma che colpiscono duramente pazienti immunocompromessi – in aumento a causa di trapianti, oncologia, terapia intensiva e malattie infettive come l’HIV.
I patogeni critici secondo l’OMS
Nel 2022, l’OMS ha stilato la lista dei patogeni fungini prioritari (FPPL), con quattro agenti ritenuti “a priorità critica”:
– Cryptococcus neoformans (meningite criptococcica),
– Aspergillus fumigatus (aspergillosi invasiva),
– Candida albicans e Candida auris (candidemie e infezioni sistemiche).
Tutti caratterizzati da elevata letalità, multiresistenza e scarse opzioni terapeutiche. C. auris, in particolare, rappresenta un caso emblematico: si diffonde rapidamente negli ospedali, è resistente a più classi di antifungini e ha causato epidemie globali.
Dal 2014 al 2024, solo quattro antifungini sistemici hanno ricevuto autorizzazione all’immissione in commercio da FDA, EMA o autorità cinesi:
– Isavuconazolo, per aspergillosi e mucormicosi,
– Ibrexafungerp, attivo su Candida auris e A. fumigatus, prima molecola della classe dei triterpenoidi,
– Oteseconazolo, approvato solo negli USA per infezioni vaginali ricorrenti,
– Rezafungin, echinocandina a lunga emivita per candidemie.
Di questi, solo uno soddisfa i criteri di innovazione OMS: appartenenza a una nuova classe chimica, nuovo target molecolare o meccanismo d’azione, e assenza di cross-resistenze note.
La pipeline attuale: quantità scarsa e innovazione limitata
Ad oggi, nove farmaci antifungini sono in fase clinica (1-3): tre in fase 3, due in fase 2, quattro in fase 1. Soltanto quattro soddisfano almeno uno dei criteri di innovazione, e solo due li soddisfano tutti. In particolare:
– A. fumigatus è il patogeno più “targettato”,
– pochissimi candidati in studio contro C. neoformans,
– nessun farmaco in sperimentazione clinica contro meningite criptococcica.
Ancora più preoccupante è la situazione preclinica: solo 22 programmi in sviluppo nel mondo, con la maggior parte in Nord e Sud America. La pipeline pediatrica è quasi assente.
Le raccomandazioni dell’OMS
Il rapporto OMS evidenzia forti barriere scientifiche ed economiche: i funghi sono eucarioti, con target simili a quelli umani, rendendo difficile sviluppare farmaci selettivi. Inoltre, il mercato limitato e il basso ritorno economico scoraggiano l’industria.
L’OMS esorta quindi a:
– potenziare il finanziamento pubblico e i partenariati per lo sviluppo (PDP),
– migliorare la sorveglianza globale delle resistenze,
– promuovere formulazioni pediatriche e diagnostica rapida,
– incentivare la ricerca traslazionale su nuovi meccanismi d’azione.