“L’Italia è il secondo paese dopo la Germania che assicura l’immissione sul mercato dei farmaci approvati da Ema, come confermano le ultime rilevazioni Epfia nel triennio ‘20-‘23. E questo non è banale. Siamo un Paese che mette a disposizione dei pazienti tanti farmaci e tanta innovazione, un aspetto che si lega al concetto dell’attrattività e della competitiveness. Ma dobbiamo spingere ancora di più su questo punto, per essere al passo con i tempi in un momento di grande trasformazione”.
Questa la sfida lanciata dal presidente dell’Aifa, Robert Nisticò in collegamento video allevento “Innovazione e Produzione di Valore” promosso da Farmindustria presso i Laboratori Guidotti di Pisa.
“Dobbiamo quindi accelerare sui tempi per favorire un accesso precoce ai farmaci – ha aggiunto – soprattutto per quelle patologie non differibili, patologie progressive e per le quali non ci sono alternative di cura. Non possiamo stare fermi, per questo stiamo lavorando con Farmindustria per rendere il sistema regolatorio più flessibile e meno rigido”.
Per Nisticò una delle carte da giocare è anche quella della formazione: “Occorre investire in aggiornamento, in competenze. Dobbiamo lavorare su questa dimensione”. Anche perché, ha sottolineato, siamo nell’era dell’intelligenza artificiale digitale e questo richiama ad un aggiornamento veloce e continuo.
“Bisogna lavorare nella formazione anche dell’Università – ha chiosato – i corsi di laurea in medicina e in farmacia credo non siano al passo con i tempi. Bisogna partire da qui e anche seguire, ad esempio, modelli come quello olandese o modelli europei”.