Mettere in contatto studenti fuori sede e internazionali in cerca di una sistemazione economica con cittadini che dispongono di stanze libere, come famiglie, coppie o anziani. Questo scambio consente agli studenti di vivere in un ambiente accogliente e familiare, offrendo in cambio piccoli servizi di compagnia, assistenza nelle attività quotidiane o supporto tecnologico, abbattendo i costi e favorendo la creazione di relazioni significative tra generazioni. È stato presentato con una conferenza stampa al Consiglio Regionale del Lazio il progetto intergenerazionale di media education nato dalla collaborazione dell’Università di Roma Tor Vergata con Corecom Lazio e Municipio VI.
Il progetto – indica una nota – ha previsto la realizzazione di due spot sul tema “L’uso della tecnologia al servizio del miglioramento della qualità della vita e analisi dei rischi di un uso disfunzionale” e “Scambio intergenerazionale sul tema dell’uso della tecnologia. Gli spot realizzati hanno come titolo “Connessioni senza tempo”, “Scrolla meno abbraccia di più”. L’idea, sviluppata dalla Prorettrice alle politiche di innovazione sociale Rosaria Alvaro, dalla Delegata all’Internazionalizzazione Bianca Sulpasso, dal Delegato dell’Orientamento, Tutorato e Placement, Vito Introna e dal Dirigente di Ricerca e Terza missione Ing. Domenico Genovese, si fonda su un concetto semplice ed efficace: “Insieme Siamo Migliori/Together We Are Better rappresenta un esempio concreto del nostro impegno nell’inclusione, nell’integrazione e nell’internazionalizzazione, valori cardine della missione del nostro Ateneo – hanno spiegato i responsabili di Tor Vergata – ; non è solo una risposta innovativa alla crisi abitativa che ha colpito duramente studenti e famiglie nel post-pandemia, ma anche un modello che rafforza il dialogo con il territorio, promuove lo scambio culturale e sociale, e consolida il diritto all’abitare e allo studio”.
Protagonisti i ragazzi della terza classe dell’Istituto Francesca Morvillo di Tor Bella Monaca e gli anziani del Centro Anziani I Pini del VI Municipio, divisi in due gruppi ciascuno composto da 10 anziani e 10 ragazzi per un totale di 40 partecipanti. Ciascuno dei due gruppi ha presentato le stesse caratteristiche relazionali ed emotive di seguito descritte. Gli incontri che si sono svolti presso l’Istituto F. Morvillo sono stati condotti con il metodo del Gruppo Esperienziale che si caratterizza per essere un metodo che pone al centro il concetto di gruppo inteso quale strumento di sperimentazione, di scambio ed elaborazione dell’esperienza vissuta. Durante gli incontri i componenti dei gruppi hanno avuto la possibilità di mettersi di fronte ai propri pregiudizi e poterli verbalizzare e condividere. La condivisione ha permesso di avviare il processo di analisi delle differenze tra le generazioni sul tema delle tecnologie e non solo ma anche di comprendere che proprio le differenze hanno creato nuove opportunità di conoscenze. I componenti dei gruppi hanno sperimentato il valore della comunicazione efficace quale strumento fondamentale per poter entrare in relazione mettendo in campo non solo la capacità di comunicare in modo chiaro ma anche di ascoltare con attenzione ciò che gli altri dicono e di cercare di coinvolgere tutti nel processo comunicativo e dare valore all’apporto di ciascun componente del gruppo per la buona ed efficace riuscita del compito che nel caso specifico era la creazione di due spot.
Partendo dal tema del buon uso della tecnologia i gruppi hanno affrontato temi quali l’amicizia, il sacrificio, lo sport, la famiglia, le emozioni. Tutti i partecipanti, nessuno escluso, hanno offerto al gruppo il proprio contributo per il raggiungimento della realizzazione degli spot che hanno rappresentato il patrimonio comune del gruppo all’interno del quale è narrata la storia degli incontri avvenuti., che hanno declinato il valore dello scambio intergenerazionale attraverso il riconoscimento del valore della diversità. L’esperienza ha rappresentato non solo un percorso di apprendimento di nuove competenze comunicative e relazionali ma anche l’acquisizione di nuove conoscenze tecnologiche. Il percorso ha visto il delinearsi di un susseguirsi di funzioni dove non c’è stato un ruolo rigido di formatori e discenti né tra i ragazzi nei confronti degli anziani, né tra gli anziani nei confronti dei ragazzi ma si è realizzato un vero e proprio scambio reciproco di competenze e conoscenze ponendo tutti sullo stesso piano e condividendo che la chiave per usare al meglio la tecnologia è: scollare meno e abbracciare di più.
L’Università di Tor vergata è inoltre impegnata a promuovere lo scambio intergenerazionale anche con altri progetti il più importante che si sta realizzando è Insieme siamo migliori. Il progetto si basa su alcuni dei pilastri fondamentali della missione dell’Ateneo: inclusione, integrazione e internazionalizzazione. L’obiettivo è creare un modello di comunità fondato sulla solidarietà e sulla condivisione, rafforzando il legame tra l’Università e il territorio. Questa iniziativa rappresenta non solo una risposta alla crisi abitativa degli studenti, ma anche un modo per promuovere una cultura di collaborazione, inclusione, scambio culturale e sociale.