Dermatite nodulare dei bovini. Bartolazzi sollecita l’acquisto del vaccino già esistente in commercio

Dermatite nodulare dei bovini. Bartolazzi sollecita l’acquisto del vaccino già esistente in commercio

Dermatite nodulare dei bovini. Bartolazzi sollecita l’acquisto del vaccino già esistente in commercio
L’assessore alla Sanità ha inoltre proposto di stanziare 1,6 milioni di euro aggiuntivi in sede di assestamento di bilancio. “E’ necessario stabilire, attraverso le indagini epidemiologiche allargate anche alle altre regioni italiane, in che modo l’insetto vettore sia giunto nella nostra isola”. Lai (PD) chiede al Governo di riferire in Parlamento sulle misure già adottate e su quelle da mettere in campo “per un’azione decisa e coordinata”.

Dopo la riunione tenutasi con l’Unità di crisi del Ministero della Salute, l’assessore alla Sanità della Regione Sardegna, Armando Bartolazzi, ha indetto una conferenza stampa per fare il punto della situazione con alcuni approfondimenti sul primo caso di Dermatite nodulare contagiosa dei bovini confermato sull’Isola.

“Stamane – ha spiegato l’assessore – si è tenuta la riunione tecnica di coordinamento con l’unità di crisi del Ministero della Sanità per concordare le linee d’azione per contrastare la Dermatite nodulare contagiosa dei bovini, anche nota come Lumpy Skin Disease (Lsd), caratterizzata dalla presenza di noduli sottocutanei, rinorrea e salivazione in eccesso nei capi infetti. È importante sottolineare come subito dopo la segnalazione del primo sospetto di infezione, in data 21 giugno, nell’arco di poche ore l’Assessorato si è immediatamente attivato con una restrizione cautelativa interessante 52 comuni del nuorese, consigliando la giusta profilassi e le misure di disinfestazione da attivare”.

“La Lumpy Skin Disease – prosegue l’assessore – è una malattia che può presentarsi sia in forma sporadica che epidemica: per questo, nonostante sia stato rilevato un solo caso finora, in accordo con le linee guida impartite dal Ministero, sono scattate le misure precauzionali che comporteranno a partire da questo momento una restrizione delle mobilizzazioni degli animali per 10 giorni fuori dalla Sardegna, cui si aggiungono le misure di sorveglianza e restrizione per un’estensione di 50 km dal focolaio”.

“La Dermatite nodulare dei bovini non presenta rischi per l’uomo e registra una bassa mortalità fra gli animali, ma può certamente causare un notevole danno economico a causa della minor produzione di latte e alle misure restrittive temporanee cui essi vengono sottoposti. Per questo l’Assessorato, oltre a sollecitare una rapida acquisizione del vaccino già esistente in commercio, ha proposto di stanziare un milione e 600 mila euro aggiuntovi in sede di assestamento di bilancio per l’acquisto dei vaccini e per le misure correlate”.

“Infine, è importante sottolineare che nell’isola non sono entrati capi malati. Dai riscontri effettuati presso l’azienda dove si è verificato il caso di contagio, emerge infatti che tutti i bovini presenti sono di origine locale e che verosimilmente il contatto con l’insetto vettore è avvenuto sul posto. Rimarrà ora da stabilire, attraverso le indagini epidemiologiche allargate anche alle altre regioni italiane, in che modo l’insetto vettore, presumibilmente una zecca, sia giunto nella nostra isola – conclude Bartolazzi -.

In merito all’importante problematica interviene anche il deputato Silvio Lai (PD): “Il primo caso italiano di dermatite nodulare contagiosa dei bovini, confermato in Sardegna, rappresenta un segnale d’allarme per l’intero comparto zootecnico nazionale. Una malattia virale non trasmissibile all’uomo, ma con gravi conseguenze economiche per gli allevatori: febbre, calo della produzione di latte, lesioni cutanee e, nei casi più gravi, la morte degli animali. Le ricadute sul commercio e sulla movimentazione del bestiame rischiano di essere devastanti, soprattutto in una regione insulare dove la zootecnia è spesso l’unico presidio economico nelle aree interne”.

“Accogliamo con favore – prosegue il deputato – la convocazione e riunione urgente tenutasi dall’Unità di crisi con l’Assessorato regionale alla Sanità, ora occorre un’azione decisa e coordinata: rafforzamento dei controlli sanitari, piena trasparenza sull’origine del contagio e un piano nazionale di contenimento e indennizzo, tenendo presente della necessità urgente di acquisto dei vaccini che hanno un significativo costo così come le spese di risarcimento per il bestiame eventualmente abbattuto. Serve una strategia chiara che tuteli gli allevatori e prevenga la diffusione del virus nel resto d’Italia”.

“Il Governo nazionale non può restare fermo: servono risorse straordinarie, sostegno diretto alle aziende zootecniche colpite, una campagna informativa capillare e controlli rigorosi sui flussi commerciali. È essenziale riferire in Parlamento sulle misure già adottate e su quelle ancora da mettere in campo. Non possiamo permettere che una crisi sanitaria come questa si trasformi in una nuova emergenza economica per la Sardegna” – termina Lai.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

24 Giugno 2025

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