La riforma dell’accesso a Medicina compromette la dignità, l’autonomia, il valore sociale e la formazione delle Professioni Sanitarie

La riforma dell’accesso a Medicina compromette la dignità, l’autonomia, il valore sociale e la formazione delle Professioni Sanitarie

La riforma dell’accesso a Medicina compromette la dignità, l’autonomia, il valore sociale e la formazione delle Professioni Sanitarie

Gentile Direttore,
in qualità di Gruppo di Coordinamento dei Direttori/Responsabili delle Attività Didattiche Professionalizzanti (DADP/RADP) dei Corsi di Studi in Infermieristica della Regione Emilia-Romagna, desideriamo esprimere, per quanto di nostra competenza, alcune riflessioni in merito al Decreto Ministeriale n. 418 del 30/05/2025, che introduce la possibilità di iscrizione ai Corsi di Studi in Infermieristica a seguito del mancato superamento del “semestre filtro” per i Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria o Medicina Veterinaria.

Questa disposizione, a nostro avviso, veicola un messaggio culturalmente svalutante e pericoloso: le Professioni Sanitarie, e in particolare quella Infermieristica, verrebbero percepite come un “ripiego”, una seconda scelta. Questo rischia di compromettere profondamente la dignità, l’autonomia e il valore sociale di una professione fondamentale per la salute pubblica e per la tenuta del nostro Servizio Sanitario Nazionale.

La scelta di ammettere gli studenti dalla fine del primo semestre in avanti, può compromettere gravemente la qualità della formazione, in quanto comporterebbe:
• la perdita di insegnamenti fondamentali previsti nel primo semestre, tra cui discipline di base e discipline professionalizzanti
• la mancata partecipazione ai laboratori esperienziali pre-clinici, essenziali per acquisire competenze tecnico-relazionali-organizzative necessarie ad affrontare con consapevolezza e sicurezza il tirocinio clinico previsto nel secondo semestre
• la necessità di rivedere l’intera programmazione didattica già pianificata, con impatti negativi sulla formazione di coloro che sono motivati e desiderano prioritariamente intraprendere la Professione Infermieristica.

Riteniamo che tale scenario possa, da un lato contribuire al progressivo calo delle iscrizioni ai Corsi di Studi in Infermieristica, già oggi critici in molte sedi e, dall’altro, aggravare la pesante carenza di infermieri che affligge il nostro sistema sanitario.

Ciò nondimeno pensiamo possa configurarsi anche un’iniquità di trattamento nei confronti degli studenti, con una parte degli stessi obbligati a superare un test di ammissione ed altri ai quali sarebbe consentito accedere direttamente, in caso di collocazione in posizione non idonea al superamento del “semestre filtro”.

È importante sottolineare che la formazione nei Corsi di Studi in Infermieristica è strutturata e rigorosa tanto quanto quella prevista per il Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. I nostri studenti affrontano percorsi didattici e di tirocinio impegnativi e qualificanti e, in soli tre anni, devono acquisire competenze complesse, immediatamente spendibili nel contesto clinico. Si tratta di una responsabilità formativa che richiede serietà, impegno e dedizione, sia da parte dei docenti che degli studenti.

Non devono esistere studenti di serie A o di serie B, ma persone che intraprendono percorsi diversi con consapevolezza, anche grazie a un importante investimento da parte delle Università nelle attività di orientamento in ingresso. Riteniamo quindi che il sistema di accesso ai Corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e alle Professioni Sanitarie, debba essere coerente con le reali esigenze formative e professionali dei futuri operatori della salute.

Nel ribadire il nostro impegno a garantire percorsi formativi di qualità, al fine di formare professionisti responsabili e motivati, in grado di rispondere con competenza ai bisogni assistenziali dei cittadini, auspichiamo una ridefinizione del Decreto in oggetto, che tenga conto del valore e della specificità delle Professioni Sanitarie e del ruolo strategico della Professione Infermieristica nel futuro della Sanità pubblica.

Cordiali saluti,

Cinzia Merlini
Presidente del Gruppo di Coordinamento dei Direttori/Responsabili Didattici dei Corsi di Studi in Infermieristica – Regione Emilia-Romagna
Direttore delle Attività Didattiche Professionalizzanti del CdS in Infermieristica – Università di Parma, sede didattica di Piacenza

Cinzia Merlini

26 Giugno 2025

© Riproduzione riservata

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