L’Umbria sta intraprendendo un percorso di trasformazione profonda nel suo sistema sanitario, puntando sulla digitalizzazione come chiave per migliorare l’accesso alle cure, l’efficienza e la qualità dei servizi per ogni cittadino. Il fulcro di questo cambiamento, delineato in un recente incontro di approfondimento, è la creazione di un sistema sanitario più vicino, accessibile ed equo.
“Ciò significa – spiega la Regione in una nota – cure più integrate e coordinate: grazie a piattaforme digitali unificate, i dati clinici, le immagini diagnostiche e i referti di laboratorio saranno disponibili in tempo reale a tutti i professionisti sanitari autorizzati. Questo garantirà decisioni più rapide e informate, percorsi di cura più fluidi e una maggiore continuità assistenziale, sia in ospedale che sul territorio”.
La casa diventa il primo luogo di cura con la telemedicina: “Per rispondere alle esigenze di una popolazione che invecchia e alla complessità geografica della regione, la telemedicina assume un ruolo centrale. Attraverso televisite, teleconsulti, teleassistenza e telemonitoraggio, sarà possibile ricevere cure e monitoraggio direttamente dalla propria abitazione”.
Per le urgenze non emergenziali ci sarà un nuovo punto di riferimento: “Per alleggerire il carico sui Pronto Soccorso e offrire risposte più rapide, sta nascendo il servizio 116117. Questo numero unico, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, sarà il punto di contatto per le urgenze sanitarie non emergenziali”.
Gli investimenti in nuove tecnologie, spiega ancora la Regione, “porteranno a una diagnostica per immagini più efficiente grazie all’unificazione di due sistemi a livello regionale e alla digitalizzazione dell’anatomia patologica. Tutto questo sarà protetto da una strategia di cybersicurezza robusta, fondamentale per garantire la privacy e l’integrità dei dati sanitari di ogni cittadino”.
Inoltre il l’intelligenza artificiale verrà a supporto per migliorare la diagnostica e l’efficienza delle cure.
Per accompagnare la comunità in questa trasformazione, è stato lanciato “Umbria in Salute”, un nuovo modello di comunicazione e orientamento. Attraverso un portale dedicato e profili social, i cittadini avranno accesso diretto a servizi digitali come prenotazioni, consultazione referti e informazioni sanitarie. Si sta lavorando attivamente per superare il divario digitale, specialmente per le fasce più anziane della popolazione, attraverso sportelli digitali integrati (Urp Digitale), la rete dei Digipass e facilitatori digitali che offriranno supporto e formazione.
“Questo percorso – ha evidenziato la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti – rappresenta un momento cruciale per il futuro della sanità umbra. La digitalizzazione non è solo una questione tecnologica, ma un pilastro fondamentale per garantire equità e qualità nell’accesso alle cure. Il nostro obiettivo è costruire un ecosistema digitale integrato che permetta a tutti i cittadini umbri, indipendentemente dal territorio di appartenenza, di accedere agli stessi servizi sanitari con la stessa qualità e tempestività. È per questo motivo che abbiamo investito oltre 53 milioni di euro nei progetti della sanità digitale, tra cui: il fascicolo sanitario elettronico, la telemedicina, la cybersicurezza, l’ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero. Il Piano Sociosanitario 2025-2030 pone la trasformazione digitale al centro della nostra strategia per una sanità più efficiente, più vicina ai cittadini e più sostenibile per il futuro”.
Il Vicepresidente della Regione Umbria con delega al digitale, Tommaso Bori, ha aggiunto che “il digitale è una leva fondamentale per migliorare i servizi, semplificare i processi, rafforzare l’interazione tra cittadini e istituzioni. È su questa convinzione che stiamo costruendo un’azione politica chiara: vogliamo fare dell’Umbria una delle regioni più digitali d’Italia”.