Vertenza perequazione dei fondi contrattuali per il personale sanitario. Botta e risposta tra Sorgia (Gruppo Misto) e Bartolazzi

Vertenza perequazione dei fondi contrattuali per il personale sanitario. Botta e risposta tra Sorgia (Gruppo Misto) e Bartolazzi

Vertenza perequazione dei fondi contrattuali per il personale sanitario. Botta e risposta tra Sorgia (Gruppo Misto) e Bartolazzi
Sorgia denuncia, su segnalazioni ricevute, che la delibera mirata a risolvere la disparità salariale tra le Asl sarde non è stata applicata: “Non sarebbero stati ad oggi completati gli adempimenti necessari, né le aziende avrebbero ricevuto le risorse previste”. Bartolazzi risponde, affronta il tema sui tempi tecnici di esecuzione delle norme e alle polemiche associa la probabile “carente conoscenza in materia dettata da anni di inerzia nelle passate legislature”.

Il capogruppo Alessandro Sorgia (gruppo misto) ha attaccato l’operato dell’esecutivo regionale, denunciando attraverso una nota ed interrogazione che “la Giunta Todde, a distanza di sette mesi dall’approvazione della delibera sulla perequazione dei fondi contrattuali per il personale sanitario, non avrebbe erogato nemmeno un centesimo”. Ma l’assessore Armando Bartolazzi risponde a stretto giro approfondendo il discorso sui tempi tecnici di esecuzione delle norme vista, probabilmente, “la carente conoscenza sul tema dettato da anni di inerzia nelle passate legislature”.

“È inaccettabile – spiega Sorgia – che si sia celebrata come ‘storica’ la delibera n. 52/28 del 23 dicembre 2024 che avrebbe dovuto finalmente porre fine all’ingiusta disparità salariale tra aziende sanitarie sarde, salvo poi dimenticarsene totalmente nei mesi successivi. Ci sono lavoratori del Brotzu e del Policlinico che da anni percepiscono stipendi più bassi dei colleghi delle altre Asl. L’Assessore e la Presidente si sono fatti fotografare soddisfatti, ma nessuno dei diretti interessati ha visto un euro.”

“I lavoratori aspettano, ma dalla Regione arrivano solo slogan – tuona Sorgia -. E’ l’ennesimo caso di scollamento tra gli annunci roboanti dell’assessore Bartolazzi e della presidente Todde e la realtà vissuta dai dipendenti del sistema sanitario sardo. Secondo le numerose segnalazioni che mi sono pervenute, tra cui quella di un dipendente che chiede l’anonimato, le promesse non sono mai diventate atti concreti: la Direzione generale della Sanità non avrebbe ancora completato gli adempimenti necessari, né le aziende avrebbero ricevuto le risorse previste”.

“Il metodo è sempre lo stesso – prosegue il Capogruppo –: si confezionano comunicati, si occupano le prime pagine, si fa credere ai cittadini che tutto sia risolto, e poi non si fa nulla. È una strategia sistematica che abbiamo già visto sul caro-voli, sul trasporto pubblico, ora anche sulla sanità. Una Regione che amministra a colpi di propaganda non merita la fiducia dei cittadini. Per questo motivo ho depositato un’interrogazione rivolta al presidente della Regione e all’assessore alla Sanità per conoscere quale sia lo stato effettivo dell’attuazione della delibera, se le risorse siano state effettivamente assegnate alle aziende sanitarie e quali siano i tempi reali per l’erogazione dei fondi al personale”.

“Il tempo della pazienza è finito. I lavoratori della sanità meritano rispetto, non prese in giro. E soprattutto, non si governa con i tweet: servono atti concreti, non conferenze stampa autocelebrative” – conclude il consigliere Sorgia.

“Nessun rallentamento! – incalza replicando l’assessore Bartolazzi -. Il nostro è un risultato storico dopo anni di inerzia, chi polemizza ignora i tempi tecnici di esecuzione delle norme. L’assessorato della Sanità ha da tempo completato gli adempimenti legati alla perequazione stipendiale della dirigenza e del comparto all’interno delle Asl, con un’azione seria e concertata che ha raccolto l’apprezzamento unanime delle parti sociali e che ha messo definitivamente fine ad un’ingiustizia che si protraeva da anni. L’opposizione si preoccupa delle tempistiche di erogazione degli incrementi dimenticando la propria inerzia totale nelle passate legislature e dimostrando una volta di più la mancanza di conoscenza dei passaggi estremamente complessi che caratterizzano nel concreto il meccanismo della perequazione”.

“Con la delibera del 23 dicembre 2024 – spiega l’esponente di Giunta – l’assessorato regionale alla Sanità ha provveduto ad individuare i criteri per la ripartizione delle risorse destinate a riequilibrare il divario retributivo fra le diverse aree contrattuali all’interno delle Aziende sanitarie dell’isola, a partire da quelle più lontane dalla media retributiva pro capite individuata a livello regionale, ossia Arnas Brotzu e AOU Cagliari. Le Aziende a loro volta hanno dovuto ottemperare a dei passaggi interni, integrando le risorse nei fondi contrattuali secondo la dinamica incrementale delle voci dei fondi, e calcolare la distribuzione pro capite delle quote incrementali, ossia per ciascun dipendente del comparto e della dirigenza. Questo passaggio ha richiesto, per ciascuna azienda, il coinvolgimento del proprio collegio sindacale, per le opportune verifiche di compatibilità”.

“Il collegio sindacale dell’Arnas Brotzu, in particolare – prosegue l’assessore -, aveva richiesto dei chiarimenti inerenti i vincoli della legge Madia sui limiti imposti al costo del personale sanitario: gli uffici dell’Assessorato della Sanità hanno rilevato che sulla materia vale il pronunciamento della Corte Costituzionale n 141 del 22/07/2024, che conferma come la Regione Sardegna, provvedendo integralmente al finanziamento della propria spesa sanitaria, non è soggetta alle norme di contenimento della spesa da parte dello Stato. L’Arnas Brotzu pertanto ora si appresta a concludere le procedure di integrazione dei fondi, con il conseguente ricalcolo della parte incrementale sugli stipendi dei propri dipendenti. Tutto è stato fatto attraverso passaggi chiari, ordinati, puntuali, attraverso un’interlocuzione ed una collaborazione costanti fra uffici dell’Assessorato ed uffici delle Asl coinvolte”.

“Comprendiamo la frustrazione delle opposizioni per non essere mai riuscite, negli ultimi anni, a raggiungere questi risultati. Ma non è certamente attraverso sterili allarmismi e la costante ricerca di visibilità che si recupera la credibilità perduta. Il lavoro intrapreso dalla Giunta Todde si basa sulla serietà e sul rispetto delle regole, e per questo produce riscontri misurabili ed inoppugnabili” – termina Bartolazzi.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda 

24 Luglio 2025

© Riproduzione riservata

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...

Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale
Emilia-Romagna. Nessun ticket per le persone che subiscono violenza di genere o a causa del proprio orientamento sessuale

Già era gratuito l’accesso al Pronto soccorso, ai consultori familiari per la presa in carico e il sostegno psicologico. Ora l’esenzione del ticket viene estesa anche alle visite specialistiche ambulatoriali....

Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale
Riparto Fsn. Per la prima volta inseriti i criteri densità demografica e dispersione territoriale

La Conferenza delle Regioni ha approvato la proposta che riguarda il riparto della “quota premiale” relativa al 2025 del Fondo Sanitario Nazionale e introduce per la prima volta i criteri...