Medicinali contaminati. 1.300 morti in 90 anni, molti sono i bambini. “Servono azioni per proteggere i pazienti da danni prevenibili”. Report Oms e Unodc  

Medicinali contaminati. 1.300 morti in 90 anni, molti sono i bambini. “Servono azioni per proteggere i pazienti da danni prevenibili”. Report Oms e Unodc  

Medicinali contaminati. 1.300 morti in 90 anni, molti sono i bambini. “Servono azioni per proteggere i pazienti da danni prevenibili”. Report Oms e Unodc  
Falsificazioni, scarsa vigilanza e criminalità organizzata alla base dei casi di contaminazione. Dietilenglicole ed etilenglicole le sostanze chimiche tossiche di tipo industriale più letali, usate come sostituti di eccipienti di grado farmaceutico. Ingredienti utilizzati nella formulazione di medicinali, inclusi sciroppi per la tosse e paracetamolo. Colpite quindi soprattutto le popolazioni pediatriche dei Paesi a basso e medio reddito. Oms e Unodc: “Senza interventi, nuove tragedie sono inevitabili”

Negli ultimi 90 anni sono stati almeno 25 i casi documentati di medicinali contaminati da eccipienti che hanno causato oltre 1.300 decessi in tutto il mondo, molti dei quali tra i bambini. Incidenti che si sono verificati spesso a causa di vulnerabilità sistemiche nella catena di approvvigionamento globale degli eccipienti farmaceutici e hanno colpito in modo sproporzionato le persone nei Paesi a basso e medio reddito (LMIC), dove la supervisione normativa e l’accesso a medicinali di qualità garantita possono essere limitati.

Sul banco degli imputati le sostanze chimiche tossiche di tipo industriale, in particolare dietilenglicole (DEG) ed etilenglicole (EG). Sostanze utilizzate come solventi industriali e agenti antigelo, che possono causare gravi problemi di salute ed essere fatali se ingerite, anche in piccole quantità, soprattutto per i bambini. Spesso vengono utilizzate illegalmente come sostituti di eccipienti di grado farmaceutico come glicole propilenico, glicerina e sorbitolo, ingredienti utilizzati nella formulazione di medicinali, inclusi sciroppi per la tosse e paracetamolo.

Questi i risultati del Rapporto “Medicinali contaminati e integrità della catena di fornitura degli eccipienti farmaceutici”, pubblicato dall’Oms e dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (Unodc) che svela risultati critici sulla minaccia persistente e prevenibile dei medicinali contaminati. Farmaci che hanno causato la morte e compromesso la salute di innumerevoli pazienti, soprattutto bambini, attraverso l’ingestione di medicinali con livelli pericolosamente elevati di sostanze chimiche tossiche.

Da ottobre 2022, l’Oms ha emesso 7 Allerte sui Prodotti Medici riguardanti diversi lotti di medicinali orali liquidi contaminati, molti dei quali commercializzati per uso pediatrico ed esportati ampiamente verso i Paesi a Basso e Medio Oriente (LMIC). Non solo, sono state emesse anche 2 Allerte riguardanti prodotti chimici falsificati spacciati per eccipienti di qualità farmaceutica.

A seguito di un caso particolarmente grave in Gambia, spiega una nota dell’Oms, in cui almeno 66 bambini hanno perso la vita, l’attenzione si è nuovamente concentrata su questo problema. Il caso in Gambia è stato rapidamente seguito da incidenti simili in Indonesia e Uzbekistan, con altri 268 decessi segnalati e due ulteriori allerte sui prodotti medicali dell’Oms.

La maggior parte dei casi recenti riguarda farmaci orali liquidi a basso costo, acquistabili senza prescrizione medica. Nella maggior parte dei casi, questi farmaci sono stati commercializzati specificamente per i bambini e sono farmaci registrati, disponibili in farmacia, parafarmacia o mercatini di strada informali.

Risultati chiave

Il rapporto rivela come le reti criminali sfruttino la volatilità del mercato e le lacune normative per introdurre sostituti tossici nella catena di approvvigionamento. Tra i risultati principali:

  • L’uso di etichette falsificate e la sostituzione di eccipienti legittimi come il glicole propilenico con sostanze chimiche tossiche.
  • La commercializzazione di eccipienti falsificati tramite piattaforme online, tra cui e-commerce e social media.
  • Mancanza di supervisione normativa per produttori e distributori di eccipienti ad alto rischio.
  • Carenze nei meccanismi di sorveglianza e di applicazione post-commercializzazione sia nei paesi produttori che in quelli importatori.
  • Condotta criminale intenzionale, tra cui la falsificazione deliberata di eccipienti e documentazione, che contribuisce direttamente a molteplici incidenti di contaminazione.
  • Coordinamento e capacità inadeguati tra le autorità di regolamentazione, doganali e di polizia, ostacolano indagini e azioni penali tempestive in alcune giurisdizioni.

Chiamata all’azione Il Rapporto sollecita un’azione globale urgente per colmare le lacune normative, rafforzare la supervisione delle catene di fornitura degli eccipienti e proteggere tutte le popolazioni, in particolare le più vulnerabili come i bambini, da avvelenamenti prevenibili e mortali. L’Oms svolge già da tempo un ruolo centrale e proattivo nella prevenzione, individuazione e risposta ai prodotti medici scadenti e falsificati. Questo rapporto sottolinea quindi l’importanza cruciale di sistemi di regolamentazione dei farmaci solidi ed efficaci per garantire l’accesso a prodotti sicuri, efficaci e di qualità garantita.

A complemento di questa prospettiva di salute pubblica, l’Unodc evidenzia la dimensione criminale del problema, documentando come gruppi criminali organizzati falsifichino la documentazione, sostituiscano prodotti chimici di uso industriale e sfruttino piattaforme digitali per infiltrarsi illegalmente nella catena di approvvigionamento farmaceutica globale con sostanze tossiche e non regolamentate. Il suo contributo sottolinea l’importanza di risposte di giustizia penale parallele all’azione regolamentare.

Il rapporto sottolinea la necessità di:

  • Miglioramento dei quadri normativi e dei meccanismi di attuazione.
  • Maggiore conformità da parte di produttori e distributori.
  • Maggiore trasparenza e tracciabilità nella filiera degli eccipienti.
  • Una collaborazione più forte tra autorità sanitarie, forze dell’ordine e settore privato.
  • Una più stretta collaborazione e uno scambio tempestivo di informazioni tra autorità di regolamentazione, forze dell’ordine e dogane a supporto delle indagini e delle azioni penali.
  • Maggiore applicazione delle leggi esistenti, compresa l’applicazione di sanzioni nei casi di grave inosservanza delle normative relative agli eccipienti contaminati.
  • Miglioramento della qualità delle indagini e della capacità dell’autorità giudiziaria di affrontare gli atti intenzionali di contaminazione e falsificazione degli eccipienti farmaceutici.
  • Rafforzamento dei meccanismi di sorveglianza post-commercializzazione per individuare e rispondere a incidenti con potenziali implicazioni criminali.
  • Quadri giuridici e operativi rafforzati per contrastare la falsificazione deliberata di etichette, certificati di analisi e composizione degli eccipienti.

In molti casi, i medicinali contaminati sono il risultato di condotte criminali intenzionali. Affrontare questa minaccia, sottolineano le Organizzazioni, richiede sforzi coordinati da parte di tutte le parti interessate, comprese le forze dell’ordine, i funzionari doganali, i pubblici ministeri e gli organismi anticorruzione. Il rapporto sollecita, perciò, una maggiore cooperazione transfrontaliera, una maggiore capacità investigativa e l’uso di strumenti giuridici internazionali come la Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale (Untoc).

Oms e Unodc esortano infine gli Stati membri, le autorità di regolamentazione nazionali, gli attori della giustizia penale, le forze dell’ordine, le case farmaceutiche e i distributori di eccipienti ad adottare misure immediate e decisive per prevenire ulteriori tragedie evitabili. Non agire ora rischia di condannare le future generazioni di bambini agli stessi danni inaccettabili ed evitabili.

24 Luglio 2025

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