Federalismo. Errani: il Governo ha sbagliato sul metodo. Irrisolti Lea e Lep

Federalismo. Errani: il Governo ha sbagliato sul metodo. Irrisolti Lea e Lep

Federalismo. Errani: il Governo ha sbagliato sul metodo. Irrisolti Lea e Lep
Le Regioni “non condividono” la scelta adottata oggi dal Governo che ha deciso di unificare i decreti sul fisco regionale e sui costi standard sanitari, attuativi del federalismo fiscale. Restano irrisolti Lea e Lep, la “seconda gamba” sostanziale per definire i fabbisogni  e garantire i servizi sul territorio. Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni, in una conferenza stampa, lancia bordate al Governo e promette un’accelerazione dei tavoli su federalismo e costi standard

“Non condividiamo ciò che è stato fatto dal Governo per una questione di metodo e dunque di rapporti istituzionali”. È stato lapidario Vasco Errani, presidente della Conferenza delle Regioni: il via libera al decreto che riunisce il federalismo fiscale regionale e i costi standard in sanità, arrivato questa mattina dal Cdm, è stato un vero colpo basso per le Regioni. Anche perché, ha spiegato nel corso di una breve conferenza stampa che ha tenuto nella sede della Conferenza delle Regioni, “solo 48 ore fa, nell’incontro con i ministri competenti, insieme, avevamo definito un metodo di lavoro che non prevedeva la riunificazione dei due decreti”. In particolare, Errani non ha mandato giù l’approvazione del decreto sui costi standard, sul quale le Regioni non avevano ancora espresso posizioni, a differenza della materia sul federalismo regionale.
Comunque, Errani non intende restare a guardare. Anzi ha promesso un’accelerazione del confronto con l’Esecutivo soprattutto sulla delicata questione dei costi standard, sulla quale la Conferenza delle Regioni ha già calendarizzato, il prossimo 12 ottobre nella sede di via Parigi, un incontro per arrivare a proposte condivise.
Il presidente, quindi, ha mosso al Governo una critica motivata e istituzionale sul metodo. Nella sostanza, invece, “alcune modifiche apportate al decreto, come avevamo chiesto, sono andate, nella direzione del pieno rispetto della legge 42 per quanto riguarda l’Iva, l’Irpef e la non fiscalizzazione di parte del fondo perequativo che riguarda in particolare le regioni del Sud”.
Il problema è che restano irrisolte due questioni che, sotto il profilo della sostanza, sono molto importanti per le Regioni. Questioni decisive per affrontare il percorso verso il federalismo fiscale, ossia quelle sui Livelli essenziali di assistenza e sui Livelli essenziali delle prestazioni. Questi, ha detto Errani sono dopo i costi standard “la seconda gamba sostanziale per definire il fabbisogno, ossia quella parte di risorse che vengono fiscalizzate alle Regioni per garantire i servizi sul territorio per i cittadini".
C’è poi, ha ricordato Errani, da sciogliere il nodo del rapporto con la manovra: “Avevano deciso col Governo di aprire dei tavoli sul trasporto pubblico locale e sulla manovra, due tavoli importanti, ma ora bisogna accelerare”. Insomma, Errani vuole premere sull’acceleratore per proseguire ancora il confronto con l’Esecutivo. Soprattutto sui costi standard, non ha alcune intenzione di cedere il passo anche perché la Conferenza delle Regioni aveva già evidenziato alcune criticità”.
Comunque, ha concluso: “Per quello che mi riguarda, come presidente dell’Emilia Romagna, non ho nessun problema ad arrivare al più presto al federalismo fiscale, così come non ce l’hanno le Regioni, ma dobbiamo essere sicuri che rappresenti per i cittadini e per i nostri territori quel reale passo in avanti che noi auspichiamo”.
(E.M.)
 

07 Ottobre 2010

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