Sardegna. Al via al Tavolo istituzionale di consultazione degli studenti e specializzandi in assessorato alla Sanità

Sardegna. Al via al Tavolo istituzionale di consultazione degli studenti e specializzandi in assessorato alla Sanità

Sardegna. Al via al Tavolo istituzionale di consultazione degli studenti e specializzandi in assessorato alla Sanità
Bartolazzi: “Chi è in prima linea nell’accesso alla professione sanitaria conosce meglio di chiunque altro i problemi reali e le criticità da affrontare, solo ascoltando loro possiamo pensare a soluzioni efficaci”. Mattu: “Tra i primi risultati arrivati dal confronto, l’inserimento di referenti degli specializzandi nel tavolo di lavoro dell’Ospedale Pediatrico e progetto IRCCS, nonchè la creazione di gruppi di lavoro tematici, per accelerare la stesura e la presentazione di proposte entro 3 settimane”.

Qualche giorno fa si è svolta la prima seduta del Tavolo istituzionale di consultazione degli studenti e specializzandi sardi delle facoltà di medicina e chirurgia, voluto dall’assessore alla Sanità per analizzare le criticità e ascoltare le proposte di intervento sui temi che riguardano l’accesso alla professione nella realtà isolana. È la prima esperienza del genere nell’isola e in Italia.

“Un luogo ufficiale, riconosciuto – spiega l’assessore Armando Bartolazzi a Quotidiano Sanità -, dove gli aspiranti medici potranno portare la loro voce, le loro esperienze, le loro idee. Ho voluto fortemente questa iniziativa perché credo che chi è in prima linea nella formazione e nell’accesso alla professione sanitaria conosca meglio di chiunque altro i problemi reali e le criticità da affrontare. Solo ascoltando loro possiamo pensare a soluzioni concrete ed efficaci”.

“Il Tavolo – prosegue l’esponente di Giunta – sarà rappresentativo di tutta la Sardegna, nord, centro e sud, e vedrà coinvolti studenti, specializzandi, laureati in formazione, associazioni del settore, sindacati, ANCI, direttori delle aziende sanitarie locali e anche le direzioni generali della Regione. Un vero laboratorio di confronto partecipato, senza costi aggiuntivi per l’amministrazione. Tra i nostri obiettivi, l’anali del contesto attuale, con i suoi punti di forza e debolezza; raccogliere bisogni e proposte di chi vive ogni giorno il percorso di studi e formazione; elaborare soluzioni organizzative utili a gestire l’emergenza, ma anche a programmare il futuro della sanità sarda nel medio e lungo termine”.

“Non ci fermeremo qui – conclude Bartolazzi -: al termine dei lavori potremo valutare percorsi sperimentali, anche di scambio con altre scuole fuori regione e all’estero, e proporre eventuali provvedimenti normativi che accolgano le istanze emerse. Queste non sono solamente riunioni tecniche: sarà un segnale chiaro. In Sardegna vogliamo costruire la sanità del futuro con i giovani, non senza di loro”.

Soddisfatto anche Fabrizio Mattu, Medico Specializzando in Igiene e Medicina Preventiva, primo rappresentante sardo eletto quest’anno al Consiglio nazionale degli studenti universitari (CNSU), che commenta al nostro giornale: “il 25 settembre abbiamo fatto un passo importante, abbiamo scritto un altro pezzo di storia. Per la prima volta in Italia viene istituito un tavolo di lavoro di consultazione propositivo che dà voce a studenti, medici in formazione e professionisti sanitari. Non un tavolo simbolico, ma uno spazio reale in cui chi vive la sanità ogni giorno potrà contribuire a scrivere le regole e a proporre soluzioni concrete, efficaci e lungimiranti”.

“E i primi risultati sono già arrivati – prosegue lo specializzando – con l’inserimento di referenti degli specializzandi nel tavolo di lavoro dell’Ospedale Pediatrico e progetto IRCCS; la creazione di gruppi di lavoro tematici, per accelerare la stesura e la presentazione di proposte entro 3 settimane. Questo nuovo percorso nasce però da una storia di battaglie portate avanti con costanza negli anni”.

“Chi conosce il mio impegno e coinvolgimento sul tema sa che parte da lontano: dalla prima legge regionale in Sardegna per l’azzeramento dell’imbuto formativo, che ha aperto la strada all’aumento delle borse di specializzazione a livello nazionale; ai ristori per gli specializzandi in rete formativa (fino a 500€ al mese), primo caso in Italia, estesi nel 2025 anche all’extra-rete in fase di attuazione; fino all’elezione a rappresentante nazionale dei giovani medici specializzandi al CNSU per portare il mio entusiasmo ovunque serva la determinazione delle associazioni che rappresento”.

“Oggi aggiungiamo un tassello fondamentale: dare a chi è in corsia, in ambulatorio, nelle università e nei territori la possibilità di incidere sulle scelte che segneranno la sanità dei prossimi 30 anni. Non servono più interventi-tampone, serve una visione coraggiosa, realizzabile ed efficace. Serve ascoltare chi la sanità la vive sulla propria pelle, ogni giorno. Il mio auspicio è che questo sia solo il primo di tanti tavoli in tutte le Regioni e poi a livello interministeriale. Perché la sanità non può più permettersi di navigare a vista. È tempo di dare voce alle nuove generazioni di professionisti sanitari, affinché possano lavorare davvero per la comunità”.

“Un ringraziamento sincero alle istituzioni, agli uffici e a tutte le colleghe e i colleghi che ogni giorno portano avanti queste battaglie con passione e determinazione. Questi risultati sono la prova che quando si mettono al centro le persone e la comunità, indipendentemente dai ruoli o dagli schieramenti, la sanità ha davvero la possibilità di crescere” – conclude Mattu.

Elisabetta Caredda

Elisabetta Caredda

30 Settembre 2025

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