Tumori della palpebra. L’Asst Lariana avviato servizio di Chirurgia oculoplastica ricostruttiva 

Tumori della palpebra. L’Asst Lariana avviato servizio di Chirurgia oculoplastica ricostruttiva 

Tumori della palpebra. L’Asst Lariana avviato servizio di Chirurgia oculoplastica ricostruttiva 
L’incidenza stimata dei tumori palpebrali maligni varia tra 0,5 e 1 caso ogni 100.000 abitanti all’anno, quelli benigni sono molto più comuni (si stima che almeno il 3-5% della popolazione li sviluppi). All’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (CO) nasce un percorso strutturato che accompagna il paziente dall’accertamento diagnostico fino al follow-up. Ranno: “I cittadini non dovranno più rivolgersi a centri specialistici lontani”.

I tumori della palpebra rappresentano una patologia più comune di quanto si possa immaginare e, se non diagnosticati e trattati tempestivamente, possono provocare gravi conseguenze non solo sulla vista ma anche sulla salute generale del paziente. Per rispondere a queste necessità, Asst Lariana ha istituito, presso l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia (CO), un nuovo servizio dedicato alla Chirurgia oculoplastica ricostruttiva, creando un percorso strutturato che accompagna il paziente dall’accertamento diagnostico fino al follow-up post-operatorio

“Nel loro complesso – spiega l’Asst in una nota – occorre specificare che i tumori palpebrali sia benigni che maligni, non hanno un’incidenza elevata sulla popolazione generale, ma costituiscono una quota rilevante dei tumori che colpiscono il distretto oculare e facciale. L’incidenza stimata dei tumori palpebrali maligni varia tra 0,5 e 1 caso ogni 100.000 abitanti all’anno e circa il 90% sono carcinomi basocellulari (BCC), seguiti da carcinomi squamocellulari (SCC) e, più raramente, da carcinomi sebacei o melanomi. Mentre i tumori palpebrali benigni risultano molto più comuni, ma non sempre registrati in statistiche ufficiali perché spesso non richiedono biopsia o interventi ospedalieri. Si stima che almeno il 3-5% della popolazione sviluppi nel corso della vita una lesione benigna palpebrale (come cisti, papillomi, nevi, ecc.), ma occorre considerare che anche queste patologie, se non curate, possono creare problemi funzionali. È importante, in quest’ottica, prestare attenzione a segnali come noduli che non guariscono, piccole crosticine che persistono, ulcerazioni o arrossamenti che tendono ad espandersi nel tempo: sintomi che non vanno sottovalutati.

“Spesso ci troviamo di fronte a neoplasie maligne, quali il carcinoma basocellulare o squamocellulare – spiega il dottor Stefano Ranno, primario di Oculistica di Asst Lariana – e per questo la diagnosi precoce è un elemento cruciale per poter intervenire in modo tempestivo e con efficacia, aumentando così le possibilità di guarigione e riducendo i rischi di complicazioni”. Il trattamento di queste lesioni richiede un approccio multidisciplinare, con il coinvolgimento di specialisti e l’impiego di tecniche chirurgiche avanzate. Oggi la Chirurgia oculoplastica ricostruttiva è riconosciuta come lo standard terapeutico per questi casi. “Una volta effettuata la rimozione completa del tumore – continua Ranno – è necessario procedere alla ricostruzione della palpebra, con l’obiettivo di preservarne la funzione essenziale e al contempo di garantire un risultato estetico soddisfacente per il paziente. Si tratta di un intervento complesso che richiede la sinergia tra l’esperienza dell’oculista e quella del chirurgo plastico, bilanciando sempre salute, sicurezza e qualità della vita del paziente”.

Con l’attivazione del nuovo servizio presso il Sant’Anna, sottolinea lo specialista, “i cittadini del territorio non dovranno più rivolgersi a centri specialistici lontani, potendo così accedere a cure tempestive, personalizzate e di elevata specializzazione direttamente vicino a casa”.

I vantaggi di questo nuovo ambulatorio di secondo livello, che è partito in punta di piedi con cadenza settimanale il mercoledì dalle 14 alle 16, non sono soltanto di natura clinica ma anche sociale. La riduzione dei tempi di attesa, la presenza di punti di riferimento chiari e la garanzia di continuità assistenziale sono elementi fondamentali per migliorare l’esperienza del paziente e la qualità delle cure offerte.

“Si tratta di un importante passo avanti – conclude il primario di Oculistica – perché permette a molte persone di affrontare un percorso complesso con maggiore serenità, sapendo di essere seguiti da un’équipe specializzata e competente, senza dover affrontare spostamenti e disagi”. Il nuovo servizio è operativo all’ospedale Sant’Anna tutti i mercoledì e vi si accede con un’impegnativa del medico di medicina generale per visita oculistica di controllo all’ambulatorio di Oftalmoplastica specifica per problemi palpebrali.

02 Ottobre 2025

© Riproduzione riservata

Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva
Via libera dalla Stato Regioni ai fondi per piattaforma liste d’attesa. Rinvio per Piano salute mentale e campagna per la salute riproduttiva

Dal programma sangue 2025 al finanziamento alle Regioni per la realizzazione dell’infrastruttura per la Piattaforma liste d’attesa, fino ai criteri per definire le Regioni benchmark per la definizione dei fabbisogni...

Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”
Piano sanitario nazionale. Monni (Toscana): “Va aggiornato, serve integrazione”

Il nuovo piano sanitario nazionale? Che sia “sempre più integrato: un’integrazione vera tra sanitario e socio-sanitario” per l’assessore al diritto alla salute e alle politiche sociali della Toscana, Monia Monni....

Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”
Riforma professioni sanitarie. Le Regioni al Governo: “Rischio invasione competenze e costi insostenibili”

Arrivano le osservazioni delle Regioni sul ddl Delega al Governo in materia di professioni sanitarie e disposizioni relative alla responsabilità professionale". E non mancano le critiche e preoccupazioni su alcuni...

Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia
Tumore del retto. Studio italiano ‘NO-CUT’ dimostra che un paziente su quattro può guarire senza chirurgia

Una rivoluzione significativa sta cambiando la gestione del carcinoma del retto. Sono appena stati pubblicati sulla rivista scientifica The Lancet Oncology i risultati dello studio clinico NO-CUT, coordinato da ricercatori...