È stata inaugurata alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea la mostra fotografica Fotogarf@mens, curata da Francesco Zizola, che segna ufficialmente l’apertura della quarta edizione di Ro.Mens, il Festival della Salute Mentale. L’evento, introdotto dalla Direttrice della GNAMC, Renata Cristina Mazzantini, ha visto la partecipazione del Direttore Generale della ASL Roma 2, Francesco Amato, accompagnato dal Direttore Sanitario, Maria Cedrola, e dal Direttore Amministrativo, Mirella Peracchi. Sono intervenuti inoltre Isabella De Stefano, Responsabile dell’Area Marketing, Comunicazione e Relazioni Esterne, Massimo Cozza, ideatore della manifestazione e Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma 2, Roberto Natale, Consigliere di Amministrazione della RAI, e lo stesso curatore e direttore artistico della mostra, Francesco Zizola.
Nel suo saluto istituzionale, la Direttrice della GNAMC, Renata Cristina Mazzantini, ha sottolineato l’importanza della collaborazione con la ASL Roma 2, dichiarando: “Ritengo che il protocollo di intesa tra lo GNAMC e la ASL Roma 2, attraverso il grande lavoro che stanno facendo gli uffici, e che portano avanti questi laboratori e queste iniziative, sia motivo di arricchimento vero.”
Il Direttore Generale della ASL Roma 2, Francesco Amato, ha ribadito il valore di un approccio culturale alla salute mentale: “Attraverso momenti come questi, che diffondono cultura e conoscenza, riusciamo a trovare le ragioni per orientare nuove scelte di programmazione sanitaria. I manicomi non erano luoghi di cura, ma luoghi di esclusione, frutto di vergogna e stigma. La malattia psichiatrica è una sofferenza che va oltre i segni del corpo, è dolore interiore, legato alle relazioni e alle perdite. Il portatore di malattia mentale non è un fantasma, ma l’altra metà di noi stessi. Oggi, attraverso il confronto e l’arte, possiamo restituire dignità e possibilità a ciò che in passato era considerato incurabile”.
Massimo Cozza, ideatore di Ro.Mens, ha posto l’accento sull’attualità dei dati emersi dall’indagine Doxa 2025: “Un cittadino su tre in Italia si vergognerebbe di avere un disturbo mentale, e due giovani su tre vedono la diversità come un rischio. A fronte di questi dati, questa esposizione acquista un valore ancora maggiore: non esistono i normali da una parte e i diversi dall’altra, ma persone, tutte con la loro dignità. Anche la follia, come ricordava Franco Basaglia, è una condizione umana”.
Roberto Natale, Consigliere di Amministrazione della RAI, ha ricordato la collaborazione storica tra il servizio pubblico ed il Festival Ro.Mens: “Abbiamo lavorato sul linguaggio, creando un vademecum per un’informazione rispettosa della salute mentale, capace di superare stigma e pregiudizi. Ora, attraverso l’uso delle immagini, vogliamo compiere un ulteriore passo per abbattere le barriere culturali. Da quando ho conosciuto Ro.Mens, pensavo di fare un corso di formazione sull’argomento. Dall’idea di quel corso di formazione è nato un vademecum: informare sulla salute mentale. E’ prezioso per noi giornalisti, ma non solo, perché dice come usare le parole in maniera che non siano motivo di stigma, che non siano motivo di pregiudizio, che non siano motivo di, in tempi nei quali le politiche di diversità e di inclusione non godono di buona salute”.
Infine, il curatore e direttore artistico Francesco Zizola ha raccontato la genesi del progetto: “La responsabilità era grande: raccontare, attraverso la fotografia, quel fragile equilibrio che caratterizza la vita di tante persone. Per questo abbiamo scelto l’autoritratto come strumento narrativo: non uno sguardo esterno, ma la possibilità di rappresentarsi in prima persona. Nei centri di salute mentale sono così nati spazi di libertà e creatività, dove pazienti, operatori, volontari e cittadini hanno trovato un terreno comune di espressione”.
La mostra Fotogarf@mens rimarrà aperta al pubblico presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea fino al 12 ottobre e rappresenta uno degli appuntamenti centrali della quarta edizione di Ro.Mens, un festival che, con i suoi eventi, si conferma come un laboratorio di riflessione culturale e sociale sul tema della salute mentale.