“Sono estremamente preoccupanti i dati emersi dal rapporto ‘Mental Health Promotion and Prevention. Best Practices in Public Health’ pubblicato dall’Ocse in vista della Giornata mondiale della salute mentale di domani. Secondo il documento, quasi il 20% della popolazione europea accusa sintomi da lievi a moderati di depressione o ansia. Si tratta di condizioni che, se sottovalutate o comunque non trattate, possono sfociare in forme decisamente più serie, come ad esempio la depressione grave, di cui già soffre il 3% della popolazione del continente. Altro dato molto allarmante del rapporto è quello che riguarda i giovani, visto che i problemi di salute mentale tendono a comparire in età precoce, addirittura nel 75% dei casi prima dell’età adulta. In questo contesto, non può non preoccupare l’inerzia del governo Meloni sul tema. Tra tagli e rinvii, le misure che stavano dando risultati – innanzi tutto il bonus psicologo – sono state quasi dimenticate, mentre le nostre proposte sullo psicologo di base nazionale e sullo psicologo scolastico sono state del tutto ignorate. L’esecutivo deve invertire la marcia e stanziare importanti risorse, perché i fondi dedicati alla salute non sono costi, ma investimenti nel futuro del Paese. Gli esborsi reali sono i costi sanitari, quelli previdenziali e quelli legati a riduzione dell’occupazione e della produttività sul lavoro, per un conto finale spaventoso di circa 600 miliardi di euro, pari al 4% del PIL dell’Unione Europea”.
Lo scrive in una nota Andrea Quartini, deputato del Movimento 5 Stelle in Commissione Affari Sociali e Coordinatore del Comitato Politico Salute e Inclusione Sociale del M5S.