Nel reparto di Geriatria dell’ospedale Sant’Anna è stato avviato un nuovo servizio di musicoterapia, rivolto in particolare ai pazienti affetti da demenza e disturbi dell’umore. Dopo le esperienze già attive all’Hospice di Mariano Comense e all’Ospedale di Comunità di Cantù, anche questa iniziativa è resa possibile grazie al contributo dell’associazione Il Mantello Odv, da anni impegnata nell’ambito delle cure palliative e dell’umanizzazione delle cure. Le sedute, spiega la Asst Lariana in una nota, si svolgono due volte alla settimana, il lunedì e il giovedì, e sono tenute dal musicoterapista Daniele Molteni. Le attività proposte, individuali o in piccoli gruppi, prevedono ascolto guidato, rievocazione di brani celebri e l’utilizzo di strumenti musicali semplici, con l’obiettivo di stimolare la memoria, migliorare l’umore e favorire il benessere emotivo dei pazienti.
“Vogliamo un ospedale più attento e gentile – osserva il professor Andrea Maria Maresca, primario della Geriatria, direttore del Dipartimento di Area Medica di Asst Lariana, nonché direttore della Scuola di Specializzazione in Geriatria dell’Università degli Studi dell’Insubria – e la musicoterapia è un intervento terapeutico complementare che concorre ad attuare l’obiettivo di un ospedale amico della demenza”, secondo il modello internazionale Dementia Friendly Hospital.
“Nell’ottica della collaborazione e della coprogettazione siamo contenti di poter continuare a supportare Asst Lariana in questo progetto di diffusione della musicoterapia nei reparti, accanto a chi attraversa il suo ultimo tratto di vita e ora anche all’anziano fragile – sottolinea Enrica Colombo, presidente dell’associazione Il Mantello Odv – Crediamo fortemente sia uno strumento che migliori la loro qualità della vita e quella dei familiari, soprattutto in fasi delicate, favorisca una relazione umana più completa e condizioni di cura ancora più confortevoli, che sono poi gli obiettivi centrali della mission della nostra associazione. Aver contribuito a portare il progetto in Geriatria all’ospedale Sant’Anna è per noi un risultato importante nel metterci a servizio della comunità e dei bisogni del malato e delle famiglie”.
Per quanto riguarda la stimolazione cognitiva, spiega la Asst, la musicoterapia “aiuta a potenziare la memoria e l’attenzione attraverso l’ascolto attivo e l’uso di strumenti semplici, nel coinvolgimento del caregiver/familiari, l’approccio terapeutico coinvolge attivamente i familiari, creando un ponte emotivo e un ambiente rassicurante che riduce lo stress e rafforza il legame con il paziente”. La musicoterapia “migliora le relazioni: l’uso della musica facilita la comunicazione non verbale tra pazienti, familiari e operatori, rendendo più agevoli anche le attività assistenziali”. Inoltre la musica “agisce sulla sfera emotiva, contribuendo a regolare l’umore e il ritmo sonno-veglia e a far riaffiorare ricordi autobiografici”.