Il Gruppo Ospedaliero Leonardo potenzia il settore della chirurgia robotica con l’acquisto di due sistemi da Vinci Single Port (SP) per un investimento complessivo parti a 6 milioni di euro. Le nuove acquisizioni sono destinate, rispettivamente, al Policlinico Abano di Abano Terme (PD) e alla Casa di Cura Villa Igea di Ancona.
Le due piattaforme robotiche saranno utilizzate dapprima in Urologia e successivamente l’impiego sarà esteso alla Ginecologia e alla Chirurgia Generale. I primi due interventi sono stati eseguiti nei giorni scorsi a Villa Igea, la prima nella Regione Marche a dotarsi dell’SP, per due casi di tumore prostatico da trattare con la prostatectomia radicale robotica. I pazienti, un uomo di 55 anni e uno di 60 anni, sono stati dimessi dopo tre giorni di degenza. Ad Abano, successivamente, sono stati operati due pazienti, sempre con patologie oncologiche. Il primo, un 61enne, è stato sottoposto a una prostatectomia radicale robotica, il secondo, un 62enne, a una nefrectomia parziale robotica (parziale asportazione di un rene). Anche in questi due casi i pazienti sono stati dimessi, rispettivamente, dopo quattro e tre giorni di ricovero.
Gli specialisti che nelle sale operatorie del Gruppo GOL utilizzeranno il nuovo robot sono, in attesa dell’estensione dell’utilizzo ad altre specialità, il professor Luigi Schips, direttore Clinica Urologica Universitaria della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Unicamillus – Saint Camillus International University of Health and Medical Sciences di Roma, Angelo Cafarelli, responsabile dell’Urologia robotica e mininvasiva di Villa Igea, e Daniele Romagnoli, responsabile dell’Urologia del Policlinico Abano. 
L’introduzione di questa innovativa tecnologia si inserisce nel solco di una consolidata tradizione nella robotica che contraddistingue da anni l’attività delle due strutture del Gruppo GOL, caratterizzate da una casistica di rilievo nazionale, e nel progetto di formazione degli specializzandi nella sede principale di Abano Terme, dove appunto è stata aperta la Scuola di Specializzazione in Urologia, e nella sede collegata di Villa Igea.
Il Single Port nel dettaglio
Il sistema da Vinci Single Port (SP) è una piattaforma chirurgica robotica avanzata progettata per eseguire interventi mininvasivi con un unico accesso: un piccolo foro di circa 3 centimetri, attraverso il quale passano gli strumenti chirurgici, ottimizzando precisione, sicurezza e riducendo il trauma per il paziente. Il paziente, inoltre, viene operato in posizione supina, con tutti i vantaggi conseguenti da un punto di vista respiratorio e circolatorio.
Le componenti principali
Il nuovo robot è dotato di un carrello paziente, di un unico braccio robotico che gestisce simultaneamente tre strumenti chirurgici articolati e di un endoscopio completamente snodato che fornisce una visione tridimensionale ad alta definizione del campo operatorio e una migliore visualizzazione delle strutture anatomiche.
A ciò si aggiunge la Tecnologia Firefly®, che integra l’imaging a fluorescenza e consente la visualizzazione in tempo reale del flusso sanguigno e della perfusione tissutale facilitando l’identificazione di strutture critiche durante l’intervento.
Inoltre, gli strumenti EndoWrist offrono una libertà di movimento su più assi: il chirurgo ha, dunque, una maggiore destrezza e precisione nelle manovre chirurgiche.
Il robot Single Port facilita il posizionamento ottimale degli strumenti all’interno del corpo, consentendo interventi complessi anche in spazi ristretti. Il sistema elimina anche il tremore fisiologico: compensa i movimenti involontari del chirurgo, garantendo massima stabilità.
Tra le altre caratteristiche, il sistema consente la chirurgia multiquadrante e permette di operare su più zone senza necessità di spostare il paziente o riposizionare il robot e la collaborazione a due console. Questa caratteristica permette la chirurgia in team e l’apprendimento diretto per la formazione di nuovi specialisti.
I vantaggi della mininvasività
L’impiego della chirurgia robotica da Vinci SP ha risvolti positivi su più fronti. “Con questa tecnologia – spiega il professor Luigi Schips, direttore della Scuola di Specializzazione in Urologia dell’Università Unicamillus di Roma al Policlinico Abano – il chirurgo può scegliere accessi alternativi al sito chirurgico, quali, ad esempio, spazio extra e retroperitoneale, orifizi naturali e sito di estrazione del pezzo anatomico. Può operare in spazi anatomici ristretti e difficili da raggiungere con maggiore facilità e grazie alla visualizzazione avanzata migliorare la precisione chirurgica. Consente anche di aumentare l’accuratezza sia nelle fasi demolitive sia in quelle ricostruttive”.
La mininvasività degli interventi effettuati con il Single Port ha indubbi vantaggi per il paziente, che viene operato in posizione supina e non con il lettino ruotato con la persona collocata a testa in giù. “Questo consente un minor stress operatorio, l’utilizzo di minori dosi di anestetico e di antidolorifici, un recupero più veloce con un rischio più basso di complicanze post-operatorie”.
Ad Abano l’eccellenza della chirurgia moderna
In ambito urologico il Single Port può essere utilizzato per trattare patologie come tumori della prostata e del rene, l’iperplasia prostatica benigna e le stenosi ureterali.
“I due sistemi Single Port – spiega Antonio Petruzzi, amministratore delegato di GOL – Gruppo Ospedaliero Leonardo – vanno ad aggiungersi al parco delle strumentazioni robotico già in uso nelle due cliniche, dotate del robot da Vinci multi-port, per offrire ai nostri pazienti la migliore tecnologia esistente a oggi sul mercato, da impiegare in base alle patologie e alle linee guida, e le migliori competenze. Questa acquisizione va nel senso delle nuove tendenze della chirurgia moderna, sempre più orientata a essere mini-invasiva e centrata sul paziente: non solo efficace dal punto di vista clinico, ma anche attenta al comfort post-operatorio e alla qualità complessiva della cura”.