“The Lion Sleeps Tonight“, scritta negli anni ‘40 da Solomon Linda con il titolo “Mbube”, è un punto di partenza per descrivere l’iniziativa della Procura della Corte dei conti valdostana, che ha trasmesso – come appreso dai media nazionali – a 23 soggetti invito a dedurre ad alcune contestazioni mosse nei loro riguardi. All’esito delle deduzioni potranno esserci archiviazione, modificazione o prosieguo processuale.
L’iniziativa del Procuratore della magistratura contabile ha riguardato un fatto accaduto 17 anni fa che, se preso in considerazione nei suoi elementi strutturali, ha ben donde di generare qualche preoccupazione non di troppo a tutti quei “primari” divenuti tali fuori dalle regole dell’ordinamento. Anche a quelli divenuti tali senza le esperienze pregresse settennati ovvero quinquennali nonché a quelli nominati senza concorso con il contributo delle università compiacenti di riconoscere semplici Aziende ospedaliere, e finanche Asl, come se fossero AOU, senza però esserlo riconosciute dal previsto Dpcm.
Un accaduto preoccupante, quello venuto fuori alle falde del Monte Bianco, che di qui a poco si suppone di espandersi verosimilmente, solo che le Procure della Corte dei conti si mettano a ruggire.
L’azione dell’anzidetta Procura è stata dirompente, cominciando a mettere sotto la sua lente inquirente un concorso da primario esauritosi con la nomina di un bravo chirurgo vascolare a direttore responsabile dell’UOC del presidio regionale della Azienda Sanitaria di Aosta. Sulla base della sua azione requirente è arrivato a ipotizzare una danno erariale plurimilionario.
Prescindendo dal fatto che l’inchiesta sia partita dall’aver tenuto conto nell’iter concorsuale di un attestato obbligatorio non posseduto, l’inchiesta ha preso in esame tutta la carriera che stata via via progressivamente realizzata dall’indagato. Una carriera svolta con l’ovvio supporto di organismi collegiali che hanno, nella migliore delle ipotesi, approcciato al loro lavoro quantomeno con superficialità (Procura dixit).
Da qui, un cataclisma che ha interessato 23 nomi di elevato livello professionale, distinti per: direttori generali aziendali, direttori amministrativi e sanitari, primari e componenti di organi collegiali.
Insomma, ad essere preso di mira è stato l’incipit di una carriera ospedaliera. I dardi della Procura valdostana hanno infatti intercettato l’esordio dell’interessato principale, basata sul sedicente possesso di un attestato di formazione manageriale mai conseguito.
Dunque, un presupposto irregolare che è stato causa di un mega invito (di 60 pagine) a dedurre alle 23 persone coinvolte, cui viene presentato il conto di due milioni e 31 mila euro di danni erariali.
Il tutto fondato su un presunto illecito rilevante tale, che avrebbe dovuto comportare contestualmente alla sua scoperta il licenziamento, secondo i parametri logici della Procura contabile.
A ben vedere, quest’ultima ha ricordato ai più che quando ci sono le leggi esse vanno applicate e che, proprio per questo, allorquando si cerca di aggirarle si rischia qualche pericolo morso del leone.
Ettore Jorio