Giro di boa storico nella sanità pubblica globale: l’Oms lancia sa prima Giornata Mondiale per l’Eliminazione del Cancro Cervicale. Un evento che rappresenta una pietra miliare negli sforzi internazionali volti a porre fine a una malattia che, nonostante sia prevenibile, continua a colpire centinaia di migliaia di donne ogni anno.
La giornata vuole stimolare un’azione concreta e coordinata, mobilitando governi, partner internazionali e comunità locali a rafforzare le campagne di vaccinazione, ampliare i servizi di screening e trattamento, e accelerare i progressi verso l’eliminazione del cancro cervicale come problema di salute pubblica globale.
Il cancro del collo dell’utero è attualmente il quarto tumore più comune tra le donne, responsabile di oltre 350.000 decessi ogni anno. Eppure, grazie agli strumenti oggi disponibili – vaccini efficaci contro il papillomavirus umano (HPV), test di screening avanzati e trattamenti efficaci – questa malattia potrebbe essere eliminata. La Giornata mondiale offre quindi un’opportunità unica per sensibilizzare l’opinione pubblica, rafforzare le campagne di advocacy e garantire che tutte le donne e ragazze abbiano accesso a cure salvavita.
Il fulcro della strategia globale dell’Oms per l’eliminazione del cancro cervicale si basa su tre obiettivi chiave, noti come 90-70-90: vaccinare il 90% delle ragazze contro l’HPV, sottoporre a screening il 70% delle donne, e curare il 90% delle donne con lesioni precancerose o cancro invasivo. La Giornata mondiale funge da piattaforma fondamentale per promuovere questi obiettivi, accelerare l’erogazione dei servizi essenziali e mobilitare risorse per ampliare l’accesso alla prevenzione e al trattamento.
“Nel 2018 ho avuto l’onore di lanciare l’invito all’azione globale per l’eliminazione del cancro cervicale”, ha dichiarato il dottor Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell’Oms. “Oggi sono ancora più orgoglioso di vedere come un sogno lontano stia diventando realtà. Sempre più paesi stanno aumentando la vaccinazione contro l’HPV, migliorando lo screening e ampliando il trattamento, avvicinandoci a un futuro libero dal cancro cervicale”.
Questo slancio globale è ulteriormente rafforzato dagli ultimi dati di Gavi, la Vaccine Alliance, secondo cui l’obiettivo ambizioso di raggiungere 86 milioni di ragazze con la vaccinazione HPV entro la fine del 2025 è ormai a portata di mano. Questo risultato testimonia una crescente ondata di iniziative nazionali volte a sviluppare piani di eliminazione e a espandere l’accesso a screening e trattamento.
Azioni concrete in tutto il mondo La Giornata mondiale per l’eliminazione del cancro cervicale viene celebrata attraverso una serie di iniziative pratiche e campagne di sensibilizzazione. In Sierra Leone e Liberia, ad esempio, le campagne di vaccinazione mirano a proteggere oltre 1,5 milioni di ragazze. Contemporaneamente, la Sierra Leone sta pianificando una campagna di screening di massa in tutti i suoi 16 distretti, accompagnata da eventi di sensibilizzazione nella comunità. In Malesia, l’attenzione è posta sull’advocacy: sopravvissute al cancro cervicale guidano una settimana di promozione dell’autocampionamento per il test HPV, un approccio innovativo che può ampliare notevolmente l’accesso allo screening.
L’anno scorso molti paesi hanno già dato importanti segnali di progresso:
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Angola: ha avviato una campagna di vaccinazione HPV per le ragazze tra i 9 e i 12 anni.
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Cina: ha integrato il vaccino HPV nel programma nazionale di immunizzazione, estendendo la vaccinazione a tutte le ragazze di 13 anni.
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Cuba: ha lanciato la vaccinazione HPV per le ragazze della quarta elementare.
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Ghana: ha condotto una campagna nazionale per vaccinare circa 2,4 milioni di ragazze tra i 9 e i 14 anni.
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Indonesia: ha ospitato il secondo Forum Globale per l’Eliminazione del Cancro Cervicale e confermato l’obiettivo di eliminare la malattia entro il 2030 attraverso il programma nazionale 2023-2030, puntando agli obiettivi 90-70-90.
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Nepal: ha introdotto il vaccino HPV nel programma nazionale di immunizzazione e condotto una campagna per ragazze tra i 10 e i 14 anni.
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Nigeria: la First Lady Oluremi Tinubu ha stanziato 700.000 dollari attraverso la “Renewed Hope Initiative” a sostegno della strategia nazionale di eliminazione, co-guidando anche la risoluzione Oms per istituire la Giornata mondiale.
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Pakistan: ha lanciato la più grande campagna HPV mai realizzata da un singolo paese, raggiungendo oltre 9 milioni di ragazze tra i 9 e i 14 anni.
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Ruanda: sta espandendo rapidamente i servizi di screening e trattamento per raggiungere gli obiettivi 90-70-90 entro il 2027, tre anni prima del traguardo globale.
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Spagna: tramite l’Agenzia per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (AECID), sostiene i programmi Oms per migliorare l’accesso a vaccinazione, screening e trattamento in Africa e nel Mediterraneo orientale.
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Sudafrica: ha incluso l’eliminazione del cancro cervicale nell’agenda sanitaria del G20, confermando il suo impegno alla strategia globale e finalizzando un quadro strategico nazionale entro l’anno.
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Tagikistan: ha iniziato la vaccinazione HPV per tutte le ragazze tra i 10 e i 14 anni nel suo programma di routine.
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Tunisia: ha introdotto il vaccino HPV nel programma nazionale di immunizzazione per le ragazze di 12 anni.
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Regione del Pacifico occidentale: Unitaid e OMS hanno ampliato la partnership per rafforzare i programmi di prevenzione e trattamento, garantendo un accesso più equo a screening e cure per il precancro.
Esempi che testimoniano come i paesi di tutto il mondo stiano intensificando gli sforzi per estendere la vaccinazione, lo screening e il trattamento, avvicinandosi progressivamente agli ambiziosi obiettivi 90-70-90 della Strategia Globale dell’Oms. La prima Giornata Mondiale per l’Eliminazione del Cancro Cervicale non è quindi solo una celebrazione, ma una chiamata concreta all’azione: un futuro libero dal cancro cervicale è possibile, e il mondo sta finalmente facendo passi decisivi per realizzarlo.