Al Pascale va in scena la gestione anestesiologica del paziente oncologico tra competenze avanzate e collaborazione multidisciplinare

Al Pascale va in scena la gestione anestesiologica del paziente oncologico tra competenze avanzate e collaborazione multidisciplinare

Al Pascale va in scena la gestione anestesiologica del paziente oncologico tra competenze avanzate e collaborazione multidisciplinare
L’Istituto Nazionale Tumori Irccs sottolinea l’importanza di un approccio anestesiologico avanzato e multidisciplinare nella gestione del paziente oncologico, in un contesto di crescente complessità clinica e di collaborazione tra formazione, ricerca e pratica assistenziale

La gestione anestesiologica del paziente oncologico richiede competenze avanzate, un approccio multidisciplinare e una profonda conoscenza delle interazioni tra malattia, trattamenti e risposta all’atto chirurgico: in quest’ottica l’anestesista ha un ruolo cruciale non solo in sala operatoria quando si effettua l’intervento chirurgico, ma durante tutta la durata del ricovero, dalla valutazione del rischio e preabilitazione secondo protocolli personalizzati, fino alla dimissione del paziente. In questo modo l’oncoanestesista si inserisce, con un ruolo attivo e talora dominante, nei protocolli finalizzati al più rapido recupero postoperatorio.

Per questo motivo all’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale è stato organizzato da Arturo Cuomo, Direttore SC Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica il primo Corso di Perfezionamento in Oncoanestesia, coadiuvato da Francesca Bifulco e Maurizio Marchesini, con il supporto organizzativo dell’Associazione Partenos ed il patrocinio della Scuola Superiore Meridionale.

“Non si tratta soltanto di addormentare e risvegliare il paziente – afferma Arturo Cuomo – perché l’anestesista è coinvolto dalla fase preoperatoria, in cui i pazienti necessitano di un percorso di preparazione all’intervento con la valutazione dei fattori di rischio, fino alla cura del dolore post-operatorio e alla loro dimissione con il ritorno alle terapie postoperatorie”.

Oggi l’anestesista, spiega Cuomo, lavora a 360 gradi in campo oncologico, non solo nella pratica chirurgica: “La gran parte dei pazienti oncologici necessita di un’anestesia anche per procedure diverse da quelle chirurgiche: procedure diagnostiche e terapeutiche propedeutiche alla cura del tumore o esse stesse parte della cura (di tipo endoscopico, di tipo radiologico-interventista, nonché nel crescente settore dell’impiantistica vascolare). Tutto questo giustifica la necessità di skills specifiche e, quindi, di un’ultraspecializzazione dell’anestesista. Sulla scia dei feedback ricevuti, per accontentare le richieste che da più parti ci giungono, siamo pronti ad accogliere le adesioni per il secondo corso che partirà a febbraio 2026”.

“Un corso unico, quello di Oncoanestesia promosso dal Pascale grazie all’intuizione di Arturo Cuomo – dichiara Alfredo Budillon, Direttore Scientifico dell’Istituto – Si tratta di un’esperienza che sicuramente ripeteremo e che peraltro rafforza e allarga anche la nostra strategica collaborazione con la Scuola Superiore Meridionale per la formazione superiore post laurea in oncologia”.

“Questo percorso formativo rappresenta non un evento isolato, ma una tappa significativa di un programma di collaborazione strutturata tra la Scuola Superiore Meridionale e l’Istituto Nazionale Tumori Irccs Fondazione Pascale – ha detto Michelino de Laurentiis, Direttore S.C. Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia del Pascale – una sinergia che coniuga alta formazione, ricerca avanzata e trasferimento delle conoscenze in oncologia, e che trova il suo fondamento nella Convenzione quadro per la ricerca sottoscritta tra le due istituzioni. In questo contesto, la realizzazione di questo corso dimostra quanto la cooperazione tra enti di eccellenza possa generare opportunità concrete di crescita scientifica, professionale e culturale per i nostri giovani specialisti. È la testimonianza di come la visione comune delle nostre istituzioni, fondata sull’integrazione tra pratica clinica, ricerca e formazione, stia producendo risultati tangibili e stia contribuendo alla costruzione di una nuova generazione di professionisti altamente qualificati nel campo oncologico”.

18 Novembre 2025

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