“Siamo felici di aver dato una prima, importante risposta agli oltre 137 mila dirigenti medici e sanitari sulle cui spalle si regge il Servizio Sanitario Nazionale”. Questo il commento a caldo che arriva da Marco Alparone, presidente del Comitato di settore Regioni – Sanità, a margine dell’intesa trovata oggi sull’Ipotesi del CCNL dirigenza sanitaria per il triennio 2022-2024.
“Abbiamo lavorato per garantire il riconoscimento professionale e il giusto equilibrio tra valorizzazione economica e qualità del lavoro – ha aggiunto Alparone -, privilegiando la parte fissa della retribuzione rispetto alla parte accessoria nel quadro di risorse previste da legge di bilancio”.
Per le Regioni e Province autonome l’obiettivo è quello di disegnare un quadro contrattuale in grado sia di tutelare le competenze professionali presenti all’interno del sistema salute sia di richiamarne di nuove, rafforzando così la capacità attrattiva delle amministrazioni regionali e delle aziende sanitarie pubbliche, in un’ottica di sostenibilità economica e organizzativa.
“Abbiamo chiuso in meno di due mesi un contratto atteso condividendo con Aran, che ringraziamo, il percorso negoziale. Con la firma di oggi – chiosa Alparone – si conclude la tornata contrattuale 2022-2024 per tutti i contratti della sanità e delle funzioni locali. Intendiamo procedere con la stessa determinazione per rilasciare in tempi brevi l’atto di indirizzo necessario all’avvio della contrattazione per il triennio 2025-2027”