Roberto Fico, già deputato alla Camera dal 15 marzo 2013 al 12 ottobre 2022 per il Movimento 5 Stelle, candidato oggi alle elezioni regionali per il centrosinistra, ha vinto con il 60,63% delle preferenze, contro il 35,72% dello sfidante di centrodestra Edmondo Cirielli (FdI), il 2,03% di Giuliano Granato per la lista Campania popolare, lo 0,95% di Nicola Campanile per ‘Nicola Campanile’, lo 0,49% di Stefano Bandecchi per la lista Dimensione Bandecchi, e lo 0,17% di Arnese Carlo per Forza del Popolo. Un risultato che vede la partecipazione di 2.193.840 votanti (44%) su 4.975.253 elettori.
“Lavoreremo con al centro il progetto delle aree interne – ha detto il neo presidente della Campania nel suo primo discorso avuto con la stampa -. I sindaci saranno al centro della vita politica anche della Regione, con momenti di ascolto importanti, strutturati, dove insieme potremo coprogrammare e coprogettare il futuro. I territori della nostra regione sono fondamentali, come Napoli che sarà centrale come strumento di crescita per gli altri territori; la Campania deve crescere in modo uniforme”.
Tra le priorità di programma di governo, Fico cita la medicina territoriale e “la lotta alle disugualianze, perché dobbiamo creare lavoro, qualificato e professionale, facendo si che le università possano lavorare con la ricerca e le imprese, che a loro volta possono avere più capacità di assunzione con un reddito adeguato affinché sul nostro territorio si possa sviluppare una crescita del reddito, del lavoro, università e ricerca in genere. Rafforzeremo anche i distretti industriali da un punto di vista innovativo e di ammodernamento. La Regione dovrà inoltre essere vicina alle persone, vicino alle situazioni più difficili; vorrei provare con molta umiltà a rappresentare la voce di chi non ha voce, di chi è in difficoltà e non si sente mai aiutato”.
“Oggi abbiamo un dato politico importante – prosegue il presidente -, quello di una coalizione che ha lavorato in modo molto specifico e strutturato sui programma. Parlare oggi di sanità pubblica e rafforzamento, parlare di scuola e trasporto pubblico, di aree interne, di potenziamento dei servizi pubblici in generale, sempre in equilibrio rispetto al mondo privato e dell’impresa, che oggi deve essere il grande valore aggiunto del nostro territorio, ed il mettere tutto a sistema deve poter essere una grande opportunità per la Campania, per il Sud, l’Italia”.
“Dalla Campania arriva anche un grande messaggio, non vogliamo l’autonomia differenziata. Noi crediamo che l’Italia sia una sola Repubblica, come dice la nostra Costituzione, indivisibile”.
Una ultima riflessione sui risultati delle elezioni, il neo presidente eletto afferma: “Non siamo contenti dell’astensionismo, dovremo pertanto lavorare affinché nelle prossime elezioni ci sia meno astensionismo. Relativamente alla pubblica amministrazione che è fondamentale per dare risposte ai cittadini, ci sarà un investimento importante perché con più formazione, organico dove manca, anche più professionisti giovani, possa crescere una regione che possa lavorare meglio, più velocemente e al passo con i tempi nelle grandi sfide che ci attendono” – conclude Fico.
Elisabetta Caredda