Il profondo rosso dei bilanci sanitari regionali. Nel 2024 un disavanzo da 1,5 miliardi e spesso le coperture non bastano a coprire i ‘buchi’

Il profondo rosso dei bilanci sanitari regionali. Nel 2024 un disavanzo da 1,5 miliardi e spesso le coperture non bastano a coprire i ‘buchi’

Il profondo rosso dei bilanci sanitari regionali. Nel 2024 un disavanzo da 1,5 miliardi e spesso le coperture non bastano a coprire i ‘buchi’

I conti della sanità regionale affondano: nel 2024 il disavanzo senza coperture supera 1,5 miliardi, più del doppio rispetto al 2019. Anche con trasferimenti e compensazioni il rosso resta pesante, a -759 milioni. Criticità diffuse in quasi tutte le Regioni (anche quelle tradizionalmente virtuose), con Sud e Isole in maggiore sofferenza e performance altalenanti nelle realtà in Piano di rientro.

Un bilancio che peggiora anno dopo anno e un 2024 che segna il punto più critico dell’ultimo quadriennio. I dati della Corte dei conti sui consuntivi sanitari regionali fotografano un sistema in rosso profondo: il disavanzo complessivo, senza considerare coperture e trasferimenti, sfonda quota 1,5 miliardi, quasi triplicando il deficit del 2019. Neppure gli interventi correttivi riescono a invertire la rotta con ben 11 regioni in rosso: anche includendo le compensazioni contabilizzate nei conti economici, il 2024 chiude comunque con un pesante -759 milioni, confermando una crisi finanziaria ormai strutturale, con il Sud che affonda e molte Regioni, anche tradizionalmente virtuose, che non riescono più a tenere in equilibrio i propri bilanci sanitari.


Le Regioni: chi peggiora di più


La peggiore performance è quella della Sardegna: ante coperture nel 2024 registra un disavanzo di 365,4 mln che si riducono a -238,9 mln dopo le coperture. A seguire troviamo la Toscana con un rosso ante coperture di 267,2 mln che scende a 197 mln con le coperture. Disavanzo pesante anche in Emilia-Romagna (post coperture si attesta a 194,2 mln). Male anche il Piemonte (rosso da 180,6 mln ante coperture che scende al 126,1 mln post coperture), la Pa di Trento (rosso ante coperture a 165,9 mln che scende a 0 dopo le coperture), la Puglia (disavanzo ante coperture a 132,4 mln che scende a 84,4 mln dopo le coperture), l’Abruzzo (rosso dopo le coperture a 103,8 mln), la Liguria (-98,3 mln dopo le coperture).


La distinzione tra Regioni in Piano di rientro e Regioni ordinarie continua a evidenziare un gap significativo:



  • Le Regioni in Piano registrano nel 2024 un disavanzo di -176,9 milioni, peggiorando rispetto al -136,7 del 2023.

  • Le Regioni non in Piano crollano a -1,33 miliardi, più che quadruplicando il dato del 2019 (-355 milioni).


Anche includendo i trasferimenti e le coperture presenti nel CE, la situazione resta critica: nel 2024 il disavanzo delle Regioni non in Piano arriva a -873 milioni, mentre le Regioni in Piano scendono comunque a -443 milioni.


Un trend che preoccupa la Corte dei conti


La Corte dei conti, nel suo quadro riepilogativo, segnala come il progressivo deterioramento dei conti regionali sia ormai strutturale: l’aumento della spesa sanitaria, l’impatto dei rinnovi contrattuali e il ricorso crescente al privato accreditato hanno contribuito a erodere i margini di sostenibilità economica. Le coperture straordinarie, anche se rilevanti, non riescono più a compensare integralmente i disavanzi.

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L.F.

L.F.

25 Novembre 2025

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