I dai regione per regione. A livello territoriale, il flusso dei certificati di malattia digitali risulta così distribuito: 521.008 in Lombardia, 157.274 nel Lazio, 94.507 in Veneto, 67.805 in Campania, 60.442 in Sicilia, 60.038 in Emilia Romagna, 53.535 nelle Marche, 29.707 in Piemonte, 28.431 in Abruzzo, 27.498 nella Provincia di Bolzano, 26.774 in Puglia, 23.114 in Calabria, 22.154 in Toscana, 13.816 nella Provincia di Trento, 13.484 in Liguria, 10.576 in Basilicata, 10.258 in Sardegna, 9.904 in Umbria, 5.594 in Valle d'Aosta, 4.012 in Molise e 3.667 in Friuli Venezia Giulia.
Il confronto con il 2009. Il confronto dei flussi cartacei del 2009 con quelli via web dell'anno in corso consente di stimare l'impatto della digitalizzazione in atto. A livello nazionale, la quota di certificati di malattia dei lavoratori privati INPS trasmessi in modalità digitale sul totale dei certificati acquisiti in modalità cartacea nello stesso periodo del 2009 è passata da circa il 20% di agosto, al 45% di settembre, fino al 56% di ottobre. Anche l'avvio di novembre conferma questo trend positivo, con un tasso di copertura del digitale giornaliero pari al 61%. Nel dettaglio territoriale, per Lombardia e Lazio si stima che il numero medio quotidiano di certificati online dei lavoratori privati INPS è di gran lunga superiore a quello dei certificati acquisiti tramite canale cartaceo nello stesso periodo di un anno fa. Il tasso di copertura del digitale risulta abbondantemente superiore al 70% in Veneto, Abruzzo e Sicilia. In Valle d'Aosta, Basilicata, nelle Province Autonome di Trento e Bolzano, Molise, Marche e Calabria ogni giorno è mediamente trasmesso un volume di certificati digitali pari a ben oltre la metà del totale dei certificati cartacei acquisiti dall'INPS nello stesso periodo del 2009. In Emilia Romagna, Campania, Puglia, Liguria e Umbria almeno un certificato di malattia su tre quotidianamente acquisiti un anno fa in modalità cartacea risulta oggi trasmesso via web.
Quanti medici usano l’online? Sulla base dei dati forniti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sfiora ormai l'89% la media regionale dei medici di famiglia abilitati ad accedere al nuovo sistema. Il processo di distribuzione dei PIN a questi ultimi è infatti terminato in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia (già abilitati alla nuova procedura tramite Carta nazionale dei servizi) e Valle d'Aosta. L'operazione è sostanzialmente conclusa anche in Veneto, Provincia di Bolzano, Marche, Basilicata, Campania, Calabria, Umbria, Piemonte e Sardegna, dove la percentuale dei medici di famiglia abilitati è compresa tra il 91 e il 98%. Tale percentuale oscilla invece tra il 70 e il 90% in Abruzzo, Puglia, Lazio, Sicilia, Provincia di Trento e Molise. Ancora ferma al 45% la Liguria.
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